Capitolo diciotto

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-Qui sono l'unico che lavora, a quanto pare- disse James mentre spazzava il pavimento della stanza del Platano Picchiatore.
-Ma guardati! Sei ridicolo! I maghi non usano le pulizie manuali- ridacchiò Sirius.
-Se qualcuno di noi fosse capace di togliere gran parte della polvere da questo posto, non dovrei farlo a mano!-
Remus cominciò a spolverare le cornici dei quadri e il tavolo rotondo che stava nel centro della stanza, così anche Peter e Sirius cominciarono a darsi da fare. Pulirono per ore e ore, dimenticandosi dell'orario.
Alla fine, quando ormai l'appartamento appariva abbastanza pulito e vivibile, si abbandonarono sulle poltrone di peltro.
-Dobbiamo dare un nome a questo posto- disse Peter, con i capelli biondastri madidi di sudore.
-Non a questo posto, ma al nostro guppo- fece James
-Oh, giusto. Potremmo chiamarci 'i quattro Animagus'-.
-Peter! Non fare il cretino. E poi non sarebbe un nome giusto. Remus non diventerà Animagus- disse Sirius.
-Anche perché, vorrei ricordarvi, che nessuno dovrà sapere che lo diventerete- disse Remus.
-Giusto- fece eco James -Abbiamo ancora molto tempo per decidere il nostro nome. Almeno diamolo a questo posto. Serve un nome che renda questo luogo non interessate-.
-Sì! In modo che anche se lo scoprissero, avrebbero troppa paura ad entrarci-.
-Giusto, bravo Sirius- disse Remus.
Quando la stanza fu lasciata dai quattro amici aveva ormai un nome: la Stramberga Strillante.
Il giorno dopo Peter e Sirius si dedicarono allo studio a fine di diventare Animagus, James andò ad allenarsi assieme alla squadra mentre Remus assisteva dalle tribune.
Le lezioni continuavano abbastanza tranquille, anche se solo Remus era l'unico a non prendere voti sgradevoli. Trascorrevano la maggior parte del tempo nella Stramberga Strillante a studiare sugli Animagus.
Remus si trasformò nuovamente durante un altro ciclo di luna piena, ma quella volta la situazione fu più facile da superare. Le settimane intanto passavano e Dicembre era alle porte.
Le vacanze di natale si avvicinavano e nessuno dei quattro amici decise di rimanere a scuola.
Hogwarts cominciò a splendere grazie alle decorazioni natalizie, che la rendevano meno triste e scolastica.
La mattina di Natale la neve aveva ricoperto tutti i davanzali e il lago nero era completamente ghiacciato.
-Buon Natale!-.
-Anche a te Sirius-.
-Non ti offendere Peter, ma i tuoi calzini puzzano-.
-Scusa miss profumo-.
-Ma smettetela!-.
-Auguri anche a te Paciock-.
-Grazie, Potter-.
-Non sono stato io è stato Remus-.
-Oh, allora grazie Lupin-.
James regalò ai tre dei guanti di lana;  Remus un libro sul Quiddich; Sirius delle Cioccorane e Peter si dimenticò di comperare i regali.
Partirono tutti per le proprie case e, proprio quando James fu sulla soglia della sua dimora insieme a suo padre arrivò l'idea.
Forse potevano chiamarsi 'i Malandrini'.

I MalandriniOn viuen les histories. Descobreix ara