Capitolo dodici

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Quando James e Burn potevano iniziare, il boccino era già scomparso. James era mortificato: la scopa della scuola andava davvero malissimo, altro che la Bask 200 di suo padre.
Burn cavalcava una scopa altrettanto rudimentale, ma almeno era la sua e ci era abituato. Dalle tribune James sentì gli amici gridare incoraggiamenti, ma nulla lo faceva star bene.
Dopo una ventina di minuti infruttuosi udirono Martin gridare:- Forza! Prendete quel dannato boccino!-.
Burn continuava a girovagare silenzioso e serio, intento ad avvistare la pallina d'oro.
James era intento a fissare le tribune. Una ragazzina dalla chioma fiammeggiante era altrettanto intenta a fissarlo, mentre lui si domandava se era lei. Era ormai vicino alle tribune quando si ricordò del suo compito. E era troppo tardi quando lo vide.
Burn sfrecciava veloce, all'inseguimento del boccino. James si fondò dritto sul ciccione, incominciando una gara vera e propria. La pallina svolazzante stava a due metri da loro. Volavano veloce, tagliando l'aria. Erano ormai vicino a una tribuna. La pallina sembrava non voler fermarsi. Quando erano a un metro dal muro della tribuna, Burn girò per non schiantarsi. James si fondò sul boccino, spiaccicandosi al muro come una polpetta. L'ultima cosa che sentì fu lo svolazzare del boccino tra il suo petto e la tribuna. Lo prese con la mano e poi, svenuto, cadde a picco.
                                
Quando aprì gli occhi vide tre facce famigliari che lo fissavano.
-Come ti senti?- chiese Sirius.
-Io?-.
-Vedi qualcun'altro di infortunato qui?- chiese Remus ridacchiando.
James si portò una mano sulla fronte. Era bendata.
-Cosa è successo?-.
-Ti sei schiantato contro la tribuna. Ma almeno hai preso il boccino-.
-Sono nella squadra?-balbetto' James.
-Sì- la voce di Martin Douglas, il capitano, irruppe nella sala dell'infermeria. Era appena entrato dalla porta.
-Benvenuto nella squadra, Potter- disse, porgendogli la mano. James la strinse, accigliato.
Due giorni dopo gli venne concesso di frequentare le lezioni, nonostante la gamba debole e il braccio ingessato. Non che gli dispiacesse saltare le lezioni, ma almeno adesso era riempito di un po' di gloria.
Lily Evans fu l'unica dei grifondoro a non degnarlo nemmeno di uno sguardo. Il che infastidiva James in una maniera assurda. La ragazza pareva interessata soltanto a Mocciosus, ragione per cui l'odio che James provava nei confronti di quest'ultimo aumentò.
Una sera, mentre i quattro si aggiravano nei corridoi, lo videro avvicinarsi. I capelli corvini erano unti come al solito e la pelle bianchissima.
-Vi presento Mocciosus- disse James ai suoi amici, accurandosi che anche lui sentisse.
Severus questa volta estrasse la bacchetta prima di lui.
-Expelliarmus!-.
Le bacchette di James, Peter, Sirius e Remus volarono in alto, fuori dalla loro portata.
Quando finalmente restituì loro le bacchette, rientrarono nella Sala Comune dei Grifondoro, sconfitti e umiliati.

I MalandriniWhere stories live. Discover now