Capitolo diciassette

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Inspirazione, espirazione. Inspirazione, esp...
-James! Smettila! È solo una cavolo di partita di Quiddich!- urlo Sirius.
James stava misurando il dormitorio a grandi passi, irrequieto.
-Solo una partita?! Solo una cavolo di partita?! Se io non prendo quel dannato Boccino, perdiamo! E lo capisci cosa vuol dire perdere?! Tutto Grifondoro contro di me!-.
-Beh, è normale che tu non sia bravo le prime volte...-
-Peter! Chiudi quella bocca!-
-Dai, James. Sono sicuro che andrai bene- disse Remus, l'unico che riusciva a rassicurarlo.
Il pomeriggio arrivò troppo velocemente, come la partita contro i Serpeverde.
Seguì la squadra negli spogliatoi e indossò tremante la divisa.
-Ehi Potter! Pronto per vincere?- gli chiese Martin, il capitano.
-S...sì-.
Alex, il portiere sembrava davvero sicuro di sé.
Si levarono con le scope in aria. James tremava, mentre guardava i Serpeverde che erano molto più alti di lui. Il Cercatore era una donna, Luigina Mirrel, del sesto anno.
-Tutto ok James?- urlò Martin dall'altro lato del campo. Lui giocava come Battitore.
James annuì, titubante. Cercò con lo sguardo Remus, Sirius e Peter sulle tribune.
Poi il fischio del professore arrancò severo nelle sue orecchio.
Cominciò a ispezionare il campo, intento a avvistare il Boccino prima di Luigina.
-Gurriel, dei Grifondoro avanza quasi fino alle porte.. ma c'è un Bolide. Gurriel lo schiva abilmente e.. sii!!! Segna! Dieci a zero per Grifondoro!- urlò il cronista, Michael Hizz.
James si rincuorò un po'. Rispostò lo sguardo verso le tribune, sperando di vederla. Quel 'la' era la rossa che...
-Ma no, James! Lei non ti piace!- si sussurrò da solo, inutilmente. Perché oramai la aveva avvistata. Un'energia gli ribollì dentro. Doveva prendere il Boccino. Ultimamente Lily stava sempre con Mocciosus e lui se l'era un po' presa. Non che lei dovesse trascorrere del tempo con lui, ma almeno degnarlo di uno sguardo! Era estremamente geloso.
Passarono una ventina di minuti. Grifondoro 70- Serpeverde 50.
Nelle tribune c'era anche Delly, la pazza del treno.
-Forza James! Ce la puoi fare, lo so!- gridava, svampita.
Poi James vide sfrecciare Luigina e lo vide. Si lanciò sul Boccino, sovrastandolo. Cercò di acchiapparlo ma vide che stava arrivando un Bolide. Le grida si fecero lontante. Si raddrizzò sulla scopa, vedendo la terribile realtà. Luigina aveva il Boccino in mano. Serpeverde aveva vinto.
James si trovava sul letto, mortificato. Remus, Peter e Sirius erano lì a cercare di consolarlo.
-Dai, James, la prossima volta andrà meglio...- diceva Remus, dandogli piccole pacche sulla spalla.
-È tutta... colpa mia- rispose lui, cercando di trattenere le lacrime.
-No. È stata colpa del Bolide. Altrimenti lo avresti preso quel Boccino- lo rassicuro' Sirius.
James non li ascoltava. Si sentiva tremendamente in colpa, anche se Martin non gli aveva fatto pesare la situazione.
Decise di uscire dal dormitorio e andò fuori. Tutti gli studenti erano probabilmente all'interno della scuola. Si sdraiò, solo, sulla riva del lago nero.
Pensò alla 'casa' che avevano trovato grazie al Platano Picchiatore. Forse poteva andarci. Ma no, ci sarebbe andato il giorno dopo con gli altri.
Era sul punto di addormentarsi quando sentì qualcuno avvicinarsi sulla riva. Si mise seduto, noncurante della sabbia sulla divisa.
Lily si avvicinò lentamente, senza spiccare parola e si sedette vicino a lui.
Rimasero zitti alcuni minuti, con vergogna.
-Mi dispiace-.
Ma vide che non riceveva risposta da James.
-Intendo per la partita. Era la prima volta... è normale...-.
-No. Perché sei venuta? Non c'era Severus ad aspettarti oggi?- disse James alzandosi.
Imboccò la strada per tornare dentro. Perché aveva avuto un attacco di gelosia? Se Lily era la fidanzata di Mocciosus non erano affari suoi. Nel dormitorio non c'era nessuno. Si mise a letto e pensò all'odiosa giornata che aveva avuto. Poi si addormentò, con le guance ancora bagnate.

I MalandriniWhere stories live. Discover now