Capitolo nove

515 40 5
                                    

James stava sfogliando un libro dal titolo 'Come un lupo mannaro può sottrarsi alla luna' insieme a Remus. Nella biblioteca c'erano solo loro due. Sirius e Peter erano nell'ufficio del professor Gublet, l'insegnante di astrologia. Erano in punizione perché avevano fatto esplodere il telescopio comune durante una lezione.
Siccome avevano avuto l'ordine di Silente di non parlare a nessuno della sindrome di Remus, James e quest'ultimo parlottavano silenziosamente per non farsi sentire dalla bibliotecaria.
-È stato doloroso trasformarsi?- chiese James all'amico.
-Un pó. A dire il vero non me ne sono quasi accorto. Sai, non siamo coscenti da trasformati-.
James annuì. Non gli piaceva porre troppe domande all'amico, ma a volte era inevitabile mettere a tacere la curiosità. Remus rispondeva sempre, anche alle domande più pesanti. Sirius la sera prima gli aveva chiesto:- Chi ti ha morso? Insomma, se sei un lupo mannaro significa che sei stato morso da un altro, giusto?-.
Remus era sbiancato in volto, ma aveva spiegato la sua storia:- Quando avevo otto anni un lupo mannaro, GreyBack, mi catturò mentre ero nella foresta vicino a casa mia. E poi, potete immaginarvi che cosa è successo-.
James e Remus stavano ancora sfogliando 'Come un lupo mannaro può sottrarsi alla luna', quando Lily, la ragazzina dai capelli rossi, entrò in biblioteca. Al suo fianco aveva un ragazzino pallido, con i capelli unti. James gli rivolse uno sguardo di disgusto. I due si sedettero su un tavolo non lontano da quello di James e Remus e questi ultimi due potevano sentire perfettamente la loro conversazione.
-Avrei voluto che fossi in Serpeverde- James sentì che il ragazzino scarno diceva a Lily.
Lei ridacchiò.
-Anch'io vorrei essere lì, nella tua casa, Severus. Non ho molti amici tra i Grifondoro. Nel dormitorio dormo accanto a una pazza. Parla nel sonno.   È davvro insopportabile. Si chiama Dellis-.
James la conosceva. Era la ragazzina del treno. Sentì la rabbia montargli dentro. Anche se pensava che Dellis fosse un pochino fuori di testa, Lily non aveva il diritto di mettere un giro così brutte voci su di lei.
Si alzò in piedi, ignorando Remus che gli tirava la manica.
-Dellis non è una pazza!- esclamò. Lily e Severus si girarono a guardarlo. Poi, senza preavviso, ridacchiarono.
-Chi sei tu per vietarci di parlare di quello che vogliamo?-chiese Severus.
James si sentiva rabbioso. Aveva fatto una cavolata. Non doveva alzarsi così, non doveva nemmeno ascoltarli. In fondo, aveva reagito così più per gelosia che per difendere Dellis.
-Sono un suo amico-.
-Sei uno sciocco che origlia le conversazioni degli altri- disse beffardo Severus.
James rise.
-Da quanto è che non ti lavi i capelli?-.
-James, Severus! Basta!- sbottò Lily.
Severus estrasse la bacchetta, ma James lo anticipó.
-Vingardium leviosa!-.
Il ragazzino volò in alto, sul soffitto. Lily rimase sbalordita. Remus si alzò dal tavolo e disse:- James, andiamocene da qui-.
Lui annuì e prima di sparire dietro alla porta rivolse uno sguardo a Severus, che volteggiava sul soffitto.
E fu così che nacque il soprannome.
-Ci vediamo, Mocciosus!-.

I MalandriniNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ