11. Voglia di essere libera.

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-Tutti i cuori fanno bum bum.- Mormorò affondando il viso nell'incavo del suo collo e respirando a fondo il suo profumo di talco, ricordandogli quanto fosse complicato aiutarla a fare il bagno, visto che si rifiutava sempre di togliere la maglietta.

-Quando avvocato?-

-Tra un po' sarà qui, vuoi che io resti con te giusto?-

-Sì.-

-Dopo andiamo a fare fisioterapia, così riprenderai a camminare più in fretta.-

-Anne?- Si staccò dall'abbraccio, sorridendo timidamente.-Con lei?-

-Sì, ti piace Anne non è vero?- Ricambiò il sorriso, dandole un tenero buffetto sul naso.

-Lei ha queste grandi!- Esclamò sfilando le mani dalla felpa per portarle sopra la sua maglietta, più di preciso sopra al piccolo seno.-Quando mi abbraccia è buffo!- Disse facendo scoppiare Justin in una grossa risata.-Ti piace il seno della signora Anne?-

Annuì, gonfiando le guance divertita.-E la sua pelle, no avevo mai vista di quel colore.- Ammise arricciando le labbra al pensiero.

-Non avevi mai visto una persona di colore?- Domandò pentendosi immediatamente di aver posto quella domanda, lo sguardo della ragazzina di fronte a lui che si spostava a disagio gli fece capire che la prossima volta sarebbe dovuto rimanere in silenzio.

Hazel evitò di rispondere, limitandosi a riabbracciarlo.

-Hey, siete già qui a quanto pare, come va?- Un uomo dalla bassa statura e i capelli grigi si guardò intorno, notando quanto fosse grande e vuota la stanza colorata di rosa e azzurro. A destra c'era una televisione con alcune videocassette poste nello scaffale sotto, mentre a sinistra si trovavano i giocattoli, come bambole di pezza e di plastica oppure vari giochi in scatola consumati.

-No...Justin no voglio parlare con lui.- Con uno sguardo terrorizzato verso quell'uomo si strinse di più a lui, desiderando di scappare come mai prima.-Voglio andare via.-

-Ma no, che ti prende? Eravamo d'accordo che ci avresti parlato.-

-No, voglio andare via, dov'è Ryan? Voglio Ryan, voglio stare con lui adesso.- Respirò con affanno, girando il viso verso destra e sinistra, sperando di poter intravedere il suo secondo sostegno morale.-Lasciami.- Provò a scansarsi in qualche modo dalla sua presa, ma fu tutto inutile.

-No, Ryan sarà qui più tardi, è ancora a scuola, perché non vuoi più parlare con lui? Che succede?- Le afferrò il mento, spingendola a guardarlo dritto negli occhi.

-Va tutto bene? Posso fare qualcosa per aiutarla?- Tom, il quale era rimasto in silenzio a osservare la scena, allungò la mano verso di lei per tentare di calmarla, ma ebbe l'effetto contrario.

-No!- Strillò colpendolo direttamente sul viso, graffiandolo così forte da farlo sanguinare.-Va via!- Continuò emettendo un ringhio animalesco nel notare che fosse ancora fermo di fronte a lei.

-Che cazzo!? Hazel, che cosa ti prende?- Justin sgranò gli occhi, afferrandole i polsi per tenere a bada i suoi attacchi d'ira.-Hazel smettila!- Alzò la voce sperando di convincerla in qualche modo a farla finita.

-Vado a chiamare gli infermieri.-

-Lasciami stare!- Quella volta si rivolse allo stesso ragazzo a cui era in braccio, muovendo i polsi per potersi liberare. La voglia di calmarsi e parlare era pari a zero in quel momento, dovevano solamente allontanarle quell'uomo.

-Hazel per favore, ragiona, non hai mai fatto così prima!- Distrattamente le lasciò un polso così da poterle accarezzare il viso, ma quella distrazione fu un grosso sbaglio, visto che graffiò pure la sua guancia con la stessa forza di prima.-Mi fai male, smettila.- Sibilò fermandole di nuovo il polso, avendo però il timore di farle troppo a causa della stretta.

Kidnapped [J.B]Where stories live. Discover now