All'improvviso sento squillare il cellulare, è mio padre...
Vorrei tanto non rispondere, ma purtroppo devo.Chiamata:
Io: Pronto, papà dimmi
Papà: Dove sei?
Io: Ehm... S-sto facendo una passeggiata, perché?
Papà: Peeeeerché la mamma ha avuto un problema *risatina*
Io: Cosa hai fatto alla mamma?!
Papà: Niente *ride*, le ho solo fatto capire che deve fare tutto ciò che le dico, altrimenti finisce male...
Io: Sei di nuovo ubriaco e di nuovo le hai fatto del male?! Maledetto!
Fine chiamata.Riattacco e corro piangendo da loro, ma sento che qualcuno mi sta seguendo, è Mark.
-Manuela ferma, ti prego! Perché piangi? È successo qualcosa?- ora non posso, non posso rispondergli, devo solo andare da mamma
-Lasciami in pace!- dico singhiozzando e aumento il passo prendendo una scorciatoia per casa: l'ho seminato.
Eccomi, sono davanti alla porta, ho paura di ciò che sto per vedere. Apro e vedo sdraiata sul divano la donna più importante della mia vita, piena di lividi. Corro da lei e l'abbraccio, chiamando poi un'ambulanza, assicurandomi che mio padre non mi vedesse.
____
Sono in ospedale, aspettando con ansia il medico. Eccolo che esce. Gli corro in contro in cerca di una speranza.-Lei è?- dice.
-La figlia della paziente.- dico ansiosa.
-Bene, tua madre è stabile. Per fortuna non le è successo niente di grave. Dovrebbe svegliarsi entro qualche ora.- Sono così contenta!
-Posso vederla?- il medico annuisce. Entro e le corro incontro.
È l'unica persona che davvero mi vuole bene e morirei senza di lei.
Dopo alcune ore il medico mi costringe a tornare a casa, ma ho troppa paura. C'è solo una soluzione...: Mark.
Esco e vado a cercarlo in giro.Eccolo, come al solito munito di pallone, si sta allenando.
-Mark!- esclamo.
-Oh, Manuela, ciao...- mi risponde freddo, ma cerca comunque di sorridere.
-Ecco io, sono qui per... Per chiederti aiuto...- mi guarda stupito.
-Certo, cosa ti serve?- non sembra aver reagito male...
-Per prima cosa ti chiedo scusa per prima, ma andavo di fretta... Conosci qualche posto dove poter dormire per qualche notte?- dico.
-Dormi fuori?- ma è stupido?
-Perché rispondi ad una domanda con un'altra domanda? Non sono affari tuoi, voglio solo un posto dove dormire e visto che non sono qui da molto e tu sei l'unica persona con cui ho "legato" in un certo senso, ho deciso di chiedere a te. Ma se non vuoi non ci sono problemi.- dico arrabbiata.
-Scusami. Comunque si, conosco un posticino qui vicino, seguimi.- lo seguo.
Arriviamo in una baracca che da fuori sembra che stia per crollare.-Siamo sicuri che non crolli mentre ci sono io dentro?- dico.
-Tranquilla, sono anni che ha queste condizioni, non è mai crollata, non vedo perché dovrebbe farlo adesso. E comunque non giudicare solo l'esterno, all'interno è molto confortevole.- dice. Speriamo sia davvero così.
-Manuela... Posso dirti una cosa?- cosa vorrà dire?...
-Si, ma sbrigati che ho sonno- dico sbadigliando.
-Perché ti tieni tutto dentro? E perché tratti male tutti? Dovresti sfogarti con qualcuno, e non sto dicendo di farlo con me, ti sto solo dando un consiglio- dice.
-Semplicemente perché non ne ho bisogno, sono felice e non ho nessun problema... E poi non tratto male tutti, non dire sciocchezze!- esclamo.
-Si certo... Io vado, ma non finisce qui!- E si allontana...
__________________
Salve! Questo è il secondo capitolo che spero vi piaccia. Come vedete è cominciato tutto male, e accadranno tante altre cose negative, ma ci saranno anche cose positive. Non anticipo niente.
Grazie a chi ha iniziato a leggere questa storia, mi fa piacere vedere anche una sola persona leggerla 😉
STAI LEGGENDO
Insieme Nonostante Tutto - Mark Evans IE
FanfictionLei, una ragazza arrabbiata col mondo a causa dei suoi problemi, con tanti segreti che nemmeno conosce. Lui, un ragazzo che ama il calcio e sorride, sorride sempre, anche nelle situazioni peggiori, ed è questo il suo punto forte. Due ragazzi che so...