Basta un attimo: Tutto cambia.

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Camminai verso il bar e mi sedetti aspettando Anya, Chad e Lucas. La cameriera arrivò e le chiesi di aspettare perchè non sarei stata sola. Lei se ne andò senza dire una parola e io sbuffai. Non la sopportavo poi tanto quella. Qualche minuto dopo vidi squillare il mio telefono e i ragazzi arrivarono. Mi alzai facendo cenno che dovevo rispondere e mi allontanai. -Si?pronto?- Dissi. -Ciao Cele! Sono Carter. Avrei bisogno di vederti..-. -Non credo che sia una buona idea sai io..- Lui mi interruppe
-Credo che ci dovremo vedere per forza. Io ho qualcosa da dirti- Insistette -Ok va bene a che ora?- Domandai -Magari.... ti andrebbe bene alle quattro?- Schiarì la voce -Ok d'accordo-. Tornai al tavolo e salutai tutti. -Forza siediti! Abbiamo fame accidenti!-Disse Chad. -Ciao cosa posso portarvi?- Domandò la cameriera. Chad ordinò una pasta alla crema, un capuccino e una fetta di torta alle mele -Accidenti nemmeno un bufalo!- Commentò Lucas -Per me un croissant- Disse. Anya ordinò un capuccino e una pasta al cioccolato.
-Per me uno yogurt al cocco e un succo all'arancia- Dissi e lei andò dopo aver scritto tutto su un foglietto delle comande. -Mangi poco oggi come mai?- Domandò Chad sospettoso -Hai bisogno di un abbraccio?-. Sorrisi e gli mandai un bacio volante -No no nulla ho poca fame però!- Ammisi -Ieri ho avuto un brutto incontro con quella che doveva essere mia madre. Era inviperita. È venuta per dirmi che faccio schifo. Ha schiaffeggiato me e Mason e poi sen'è andata. Bah.. Chi la capisce- Lucas scosse la testa -Ma che ha tua madre?- . -Se lo sapessi perderei il mio tempo perso a saperlo. Forse ne ho già sprecato anche abbastanza per lei- Rivelai -Mah.. Ancora peggio è come si è comportata con Mason. Gli ha dato del drogato senza nemmeno sapere chi fosse- Anya sgranò gli occhi -Non bastava schiaffeggiarlo? Addirittura un drogato. Va beh.. Non parlo è tua madre comunque sia- feci un gesto con la mano come se scacciassi l'aria -Non preoccuparti. Ho sopportato di peggio che qualcuno che la insulta su qualcosa di vero- Alzai le spalle -Parliamo d'altro però tanto è meglio- Mason arrivò in quel momento e prese una sedia dal tavolo accanto sedendosi. -Ciao bellissima- Disse lui dandomi un bacio -Hey- ci scambiammo un altro bacio. Arrivò la cameriera e portò tutte le nostre cose poi regalò un sorriso languido a Mason e lui indifferente fece la sua ordinazione. -Che ansia- annunciai.
Chad alzò gli occhi al cielo -Non la sopporto nemmeno io. Vedessi come guarda anche Lucas a volte!- Lucas rise -Smettila è successo solo un paio di volte e credo che abbia capito che non sono eterosessuale-. Mason mi diede un altro bacio sulla tempia e poco dopo arrivò nuovamente la cameriera a portare l'ordinazione di Mason. Si abbassò scoprendosi praticamente tutto -Senti fammi la cortesia. Potresti almeno coprirti?- Le chiese Anya. Lei fece una strana risatina -Vieni da me Mason più tardi?- Gli fece l'occhiolino e lui mi prese la mano. -Non penso proprio- le dissi -Non ti avvicinare nemmeno-.
Lui rise -Amore dai smettila- Scossi la testa -Non dirmi di smetterla e non difenderla. Vai- ordinai a lei. Mason scoppiò a ridere e lei andò via sbattendo i tacchi -Ok mi dici che ti succede?- domandò spostandomi i capelli -No no.. Niente- Dissi. Mason allora sorrise -Facciamo così. Dopo colazione andiamo in camera mia ok?- Io annuì. Così fecimo. Mangiammo e scherzammo un pò con i ragazzi. Li salutai e li abbracciai. -Ciao fatina bionda!- disse Chad e io lo strinsi forte -Ciao tesoro mio! Fai il bravo-. Piano piano io e Mason ci avvicinammo alla camera. -Non ho voglia di andare a lezione oggi- Sbuffai e Mason annuì -Non ci andremo amore ok? Ce lo prendiamo come giorno di pausa. Stiamo insieme e facciamo qualcosa che ne dici?- Io feci si con la testa e lui aprì la porta dopo tre giri di chiave. Il telefono squillò poco dopo -Pronto Carter?- Dissi e lui rispose -Si. Volevo dirti che pensavo di farcela ma non ce la faccio. Scusami- La chiamata si concluse bruscamente e io guardai il telefono. -Carter?- Si tolse la maglietta
-Perchè ti chima?- Domandò Mason.
-Ha cancellato un impegno che avevamo stasera. Credo che non possa perchè lavora- Risposi sedendomi sul letto. -Che genere di impegno e perchè non me ne hai parlato?- Sembrò serio -Mason dai non fare così- Dissi. Lui sbuffò e io non potei fare a meno di guardare da un'altra parte, il suo fisico era statuario, talmente bello da imbarazzarmi anche in momenti come quelli. -Non la smetto. Voglio sapere che vuole da te- Scossi la testa -Guardami e dimmelo Cielo- Continuò. Io lo feci e lo fissai dritta nei suoi occhi oceano -Non so cosa voglia. Voleva vedermi questo pomeriggio. Ha detto che mi avrebbe parlato, non so per cosa però. Non tel'ho detto perchè non volevo che facessi così Mas-. Mason sembrò arrabbiarsi -Non mi va che lo vedi. Quello ti sts dietro- Rispose aspro -Ti dico che non è così. Non voglio che ci roviniamo la mattinata. Ok?- Lui annuì -Hai ragione. Posso venire anche io se ti vuole parlare? Scusami amore ma non mi fido di lui..- appoggiò una mano sul mio fianco e mi accarezzò fino all'altro fianco stringendomi in una sorta di abbraccio -Ok. Per me non è un problema amore. Se ti fidassi di me però sapresti benissimo che non accadrebbe nulla- Proposi e lui sospirò -Di te mi fido. Molto- Sbuffò e si grattò la testa -Hai ragione anche qui. Però smettila ok? Hai sempre ragione! Non posso legarti. Se lo vuoi fare fallo, ma dopo che andrai da lui verrai da me?- Annuì -Promesso. Se ci andrò lo farò- E lui arricciò il naso, appiggiai la testa sulla sua spalla e lui mi diede un bacio sulla testa. Poco dopo lui si alzò -Vado a farmi una doccia. Fai come se fosse camera tua. Nick non tornerà fino a dopo pranzo quindi stai tranquilla e fai quello che ti va-. -Ok bellissimo- Lui mi salutò mandandomi un bacio. Sentì l'acqua scendere nella doccia e capì che era dentro, così decisi di aprire il suo armadio e mettermi qualcosa. Optai per una sua enorme maglietta da football con il suo numero e il suo cognome scritto dietro di me. Sentì un telefono squillare e mi accorsi che non era il mio così lo cercai da tutte le parti. Lo trovai vicino al comodino e lo presi, vi erano circa dieci chiamate perse di una certa Catrina e qualche messaggio. -Quello non è il mio telefono?- Domandò Mason, io mi spaventai e risposi -Stava.. Tieni.. suonava!- Dissi dandoglielo fra le mani. Mi sedetti nuovamente sul letto cercando di fare finta di nulla.
-Ok. Mi cerca da prima di conoscerti. Non l'ho più sentita da quando io e te..- Lo interruppi -Mason non mi devi spiegare nulla- Lui sbuffò -Invece si a me dispiace- Rispose. Feci no con la testa -Ti assicuro di no- Risposi ma in realtà fremevo dalla rabbia. Lo amavo e non sapevo nemmeno chi fosse questa ora. -Uff perchè con te deve andare sempre così?- Domandò
-Perchè sono gelosa e ti amo- Sparai a zero. Lui mi guardò e mi baciò stendendomi sul letto -Sai quanto ti amo io?- Domandò e io feci ancora no con la testa -Molto più di quanto pensi. C'è bisogno di dirtelo che stiamo insieme o vuoi che te lo chiedo?- Chiese spiazzandomi.
-Perchè se non sei sicura perchè non tel'ho chiesto io... Ok devo trovare le parole giuste- Iniziò strizzando gli occhi -Non c'è bisogno che me ne parli ora se non te la senti-. Di colpo ci girammo verso la porta e vedemmo Anya venire verso di noi. Aveva del sangue sul viso e sulle mani. Ci alzammo di colpo e corremmo da lei. Il suo sguardo era perso nel vuoto
-Anya! Anya cosa c'è?- Domandai e le misi le mani a coppa sul viso -Di chi è questo sangue?- Mi disperai. Lei parlò senza guardare nessuno dei due
-Chad- Sussurrò. -Chad cosa? Cosa cazzo è successo?- Quasi urlò Mason e continuò -Parlami Anya! Cazzo.. Dimmi cosa succede-. -Chad. Ha fatto un incidente- Scoppiò a piangere e io la guardai sentendomi un fischio alle orecchie. Cercai lo sguardo di Mason che era sconvolto. Prese in un abbraccio sua sorella e io scoppiai a piangere ad occhi sgranati. Non potevo crederci. Non era possibile. Non Chad. Non lui. Il tempo si fermò e lei singhiozzò -Non c'è.. Non hanno potuto fare nulla- Pianse ancora più forte e io posai la mano sulla bocca cadendo di ginocchia. -No- Sussurrai
-No- Ripetei -No no no- Mason mi sollevò in lacrime e io mi alzai. Mi tolsi la maglietta e misi nuovamente i pantaloni e la maglietta, senza sapere esattamente dove andare o cosa fare. -Lucas! Dov'è Lucas?!- chiesi disperata -Da lui. In ospedale-.

Mason guidò fino all'ospedale e ci mettemmo ad aspettare Lucas fuori. Nessuno di noi parlava. Nessuno di noi riusciva a muoversi. Riuscivamo solo a piangere tutti e tre seduti su una panchina. Io e Anya ci davamo a cambio per chi scoppiava in lacrime e ci abbracciammo distrutte. Passarono minuti interminabili, forse ore e Lucas arrivò distrutto e pieno di sangue. -Lucas!- Urlai disperata e gli corsi incontro abbracciandolo. -Come cazzo è successo! Dimmi come!- Continuai. Lui singhiozzò addosso a me -Una macchina gli ha tagliato la strada- Pianse -Non hanno potuto fare nulla. Io ero accanto a lui. Era incastrato nelle lamiere- Non riuscivo più a capirci niente. Mason si avvicinò per abbracciarci, insieme ad Anya. Respirai a fatica e cercai di asciugarmi le lacrime. Non saprei esattamente quanto tempo passò ma dopo riuscirono a farci entrare all'obitorio. Aprimmo la porta e il freddo della camera mi passò attraverso. Sentì i miei passi rimbombare sulla testa e un mal di testa assurdo addosso. Chad era li coperto fino al collo. Non riuscì ad avvicinarmi più di quel poco e mi girai a guardare la notte. Non so come saremo stati ma sapevo che ci avrebbero chiamato per andarcene. Quindi trattenni il fiato -Non ci faranno rimanere per molto-Dissi
-Mi è successo quando è morta mia nonna- Provai a farmi forza e poi aprì la porta guardandolo da lontano.
-Salutalo- Disse Anya -Domani pomeriggio abbiamo il funerale- Aveva la voce acuta. Mi avvicinai e gli misi la mano sulla fronte accarezzandolo. Sorrisi amaramente e mi scese una lacrima che andò sopra di lui. Era già freddo. Guardai i ragazzi e li vidi completamente distrutti e scioccati. -Ciao Chad. Rimarrai sempre nel mio cuore. Te lo prometto. Aspettaci tutti li- Mason scoppiò in lacrime come non lo avevo mai visto. Di colpo entrarono i genitori e iniziarono a piangere e urlare. Sentendomi di troppo abbassai lo sguardo e lo guardai per l'ultima volta. Gli mandai un bacio volante ricordandomi che era quasi una nostra abitudine. Mason mi abbracciò e uscimmo dalla stanza senza dirci una parola. Al chè vedemmo dietro di noi Lucas e Anya che camminavano persi nel nulla. Arrivammo nella panchina e rimasimo li a guardare il cielo. Chad sarebbe stato con noi, sarebbe stato in tutte quelle stelle. Chad era con noi anche in quel momento e io non riuscivo a non pensarci perchè ogni pensiero arrivava a lui. Chad che sorrideva, che era con noi, che si divertiva che diceva le cose giuste al momento giusto. Lui avrebbe sicuramente saputo dire anche qualcosa in circostanze come queste. Nessuno di noi avrebbe potuto realizzarlo per tempo e di questo ne ero completamente certa. Mason mi strinse a se e io rimasi ad ascoltare il battito del suo cuore. Non avevo più il tempo di asciugare le mie lacrime, così lasciai che il tempo le prendesse e sperai che insieme arrivavano a Chad. Guardai il viso dei ragazzi e liro guardarono me. Ci eravamo detti tutti qualcosa con lo sguardo e ci capimmo al volo:Niente sarebbe stato mai come prima. E così aspettammo l'alba insieme.

Sfida del cuore: Al mio fianco, ho te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora