Buon umore passeggero!

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Avevo sistemato tutto quanto. Finalmente! Ed ero riuscita a farmi dare l'orario per la prossima settimana. Mancava poco, e quel poco davvero non volevo iniziarlo. Anya era la mia compagna di stanza e di questo potevo esser davvero felice. La adoravo. Quando ci svegliammo ci preparammo subito per andare a fare colazione al bar dell'università e il clima era dalla nostra parte, infatti Anya si mise un bellissimo vestitino da giorno giallo canarino mentre io avevo deciso per uno porpora.
-Sai, ci sei mancata durante le vacanze tesoro- Disse sorseggiando il suo thè freddo alla pesca. Io invece lo avevo preso al limone -Anche voi tesoro. Senti la segretaria mi ha parlato dei lavori che stanno facendo al dormitorio e volevo chiederti se conoscevi qualcuno di quelli che sono dul nostro piano- Feci un rumore strano con la cannuccia e mi guardai attorno. -Perchè me lo chiedi?- Domandò vaga -Perchè questa notte ho sentito un casino assurdo di fronte a noi. Una ragazza non faceva altro che urlare e ansimare.. Che schifo!- Anya alzò le spalle e osservò altrove.
-Anya?- Domandai cercando il suo sguardo -Uff.. Ok! Se te lo stai chiedendo Mason è di fronte a noi?- Cosa?! -Come scusami? Non hai pensato di dirmelo?- Domandai arrabbiata -Se te lo avessi detto tu saresti venuta li con me?- Chiese.
-Una domanda necessita di una risposta. Un'altra domanda non da la risposta alla mia domanda. Sono stata chiara?- Lei alzò gli occhi al cielo
-Ok era perchè immaginavo non saresti venuta. Anche se affianco abbiamo Chad e Lucas!- Disse.
-Immaginavi bene!- Presi il suo pacchetto di sigarette e ne accesi una.
-Senti a me diapiace tutta questa situazione- Fu sincera -Mi dispiace davvero. Sapevo che sarebbe successo tutto questo e non lo volevo. Per niente- Io annuì. Il mio cellulare squillò di colpo e rimasi interdetta vedendo che non conoscevo assolutamente il numero scritto
-Pronto?- Dissi. -Ciao Celeste. Ti trovi all'università?- Era Carter. -Ciao Carter!- Squittì e Anya mi guardò di sottecchi -Si sono al bar dell'università e tu dove sei?- Domandai. -Diciamo alla tua destra- Voltai il viso con il telefono ancora sull'orecchio e lo vidi. Carter era bellissimo ragazzo. Aveva vent' anni ed era alto, non quanto Mason ma quasi. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, esattamente come me ma i suoi erano più scuri dei miei. Mi alzai e Asya rimase con gli occhi sgranati -Ma dove lo hai trovato questo?!- Disse facendomi sbellicare dalle risate. Andai incontro a Carter e lo salutai con due baci sulle guance.
-Hey!- Gli dissi e lui mi diede altri due baci -Ciao Cele-. Gli feci cenno con la testa e aggiunsi una sedia al tavolo. Quando ci sedemmo presentai i due
-Carter, lei è quella squitternata della mia migliore amica. Si chiama Anastasia ma noi la chiamiamo Anya- lei si presentò e gli strinse la mano
-Io sono Anya- Sbattè le ciglia facendomi morire dalle risate -Ed è anche la mia quasi cognata!- Lei rise
-Esatto!- Carter chiese un crodino alla cameriera e lei torno tutta sorridente con la camicetta sbottonata.
-Ciao io sono Violet- Carter rimase scioccato davanti alla sua mano
-Carter- rispose con poca convinzione e alternando il tono della voce su ogni lettera del suo nome. -Violet lascia che ti dica una cosa- Lei mi fulminò per averla interrotta -Hai del rossetto rosso sui denti- Dissi seria. Carter scoppiò a ridere e io e Anya fecimo lo stesso quando lei se ne andò sbattendoni tacchi da tutte le parti.
-Lasciala perdere è una un pò facile!- Se ne uscì Anya -Diciamo che sta un pò con tutti-. Annuì -Esattamente come il fratello di Anya- Lei non la prese male e si mise a ridere
-Esattamente come lui!- Finì la sua bevanda. -È quello di cui mi hai parlato l'altra sera?- Domandò Carter
e io annuì -Si si è proprio lui..-. Anya strabuzzò gli occhi -Gliel'hai detto?- Risi e Carter rispose per me -Diciamo che ha parlato la vodka-. -Già- Dissi
-Ma dimmi come mai ti trovi qui?- Domandai. -Mi lasciano quì vicino per qualche mese. A Montgomery e quindi devo prestare servizio tra li e Princeton. Ed eccomi quì a salutarti!- Disse contento -A salutarlaaa!- fece Anya prendendosi un grosso calcio che spostò il tavolino. Sorrisi facendo finta di nulla -Sono contenta che tu lo abbia fatto- Risposi -E ne aprofitto anche per chiederti se ti va di vederci una di queste sere magari non come quella precedente- Ridemmo insieme
-È stata così traumatica?- Chiese curiosa Anya. -Mi ha dovuto portare a casa. Non facevo altro che cadere e lamentarmi-. Carter rise -È uno stronzo. Lui non pensa a me, non pensa che magari volevo stare anche con la mia famiglia. Non mi ha più chiamata!- imitò la mia voce e io arrossì -La conosco bene quando si lamenta!- Prese una sigaretta accendendosela. -Ciao tesoro!- Mason spuntò dal nulla e diede un bacio alla sorella. Io feci finta di non averlo visto e bevvi il mio thè alla pesca.
-Hey Cielo..- Salutò e io alzai la mano indifferente -Non mi presenti il tuo amico?- domandò. -Carter lui è lo stron... cioè lui è Mason, Mason lui è Carter- L'ultimo sembrò capire ma si comportò da signore steingendogli la mano tranquillamente. -Sei il fratello di Anya?- Chiese Carter e lui annuì sedendosi accanto a me. Mason mi prese alla sprovvista dandomi un bacio sulla guancia e io mi girai di scatto -Non farlo mai più- Ordinai a denti stretti. Sembrò divertirsi. Carter mi guardò sorridendo leggermente
-Allora io vado. Ci sentiamo per, che ne dici domani?- Domandò -Certo!- Risposi io. -No!!- Risposero all'unisono fratello e sorella. -Perchè?- domandai ad Anya -Perchè dobbiamo andare alla cena ti sei dimenticata?- Io annuì con poca convinzione e mi alzai insieme a Carter. -Ci sentiamo per telefono ok?- Lui sorrise -Ciao Cielo!-.
-Ciao Carter!- Gli posai un bacio sulla guancia e lo guardai andare via. Mi sedetti e feci finta di nulla. Era come se non ci fosse. -Chi sarebbe lui?- domandò quello stronzo -Non credo che sia di tua competenza- Risposi senza guardarlo. -Io credo di si- Girai il volto di colpo -Credo solo che tu sia uno stronzo e che sia un imbecille ma a parte questo.. Non ti devo spiegazione alcuna per cui lasciami in pace e vai dal tuo cane.. Come hai detto che si chiama? Dalila?- Lui mi guardò e rise prendendomi la lattina e finendola del tutto -Anche a me piace il thè al limone- Sorrise maliziosamente e si alzò andando via.
-Siete assurdi. Perfetti per stare assieme- Disse Anya -Certo! Ora ho capito perchè ti sono andate alla grande queste vacanze. Ti sei drogata?- Lei rise di gusto facendo ridere anche me. -Andiamo ti devo far vedere cosa mi ha regalato mio fratello!-.

Suo fratello le aveva regalato una splendida Renault, cosa che i miei innumerevoli fratelli non mi avrebbero mai regalato. Anche se domani avrei finalmente fatti diciannove anni. Anya propose di andare a fare shopping e io non potevo che assecondarla. Mi aveva colpito in pieno perché mio padre un regalo l'anno scorso me lo aveva fatto: una fantastica carta paltino che non usavo praticamente mai. Lei rimase scioccata non appena la vide. Entrammo in una botique carinissima e iniziammo a rovistare tra gli abiti.
-Questo ti starebbe magnificamente!- Disse mostrandomi un vestito bianco con il busto in pizzo e la gonna in tulle. Era adorabile. -Grazie!- Le risposi prendendolo fra le mani e studiandolo. Anya mi riempì di vestiti e io riempì lei. Andammo in camerino a cambiarci. -Credi che Gideon verrà a trovarmi? Sono giorni che gli dico di farlo!- Chiusi la cerniera del vestito rosa antico e me ne innamorai a prima vista. Era a collo alto e aveva una striscia centrale rosa, mentre il petto risultava semitrasparente. Aveva una cintura di strass chiara e il vestito finiva con una bellissima gonna corta di organza. Era splendido. Uscì dal camerino.
-Perchè non vai tu da lui?- domandai
-La columbia non è l'università più lontana al mondo! E poi adesso hai anche la macchina!- Mi specchiai completamente e misi delle scarpe dello stesso colore del vestito. Un tacco dodici con la punta arrotondata con il laccetto sulla caviglia. -Si in effetti hai ragione potrei farlo!- Disse lei e uscì. Era bellissima e mi abbracciò di colpo. -Mio dio ti sta perfettamente questo vestito!- Sorrisi -Anche tu sei perfetta!- Lei mi abbracciò ancora. -Devi metterlo alla cena di domani a casa mia!- La guardai sospettosa -A casa tua? Scherzi?- Lei alzò gli occhi al cielo
-Io, te, Lucas e Chad. Niente di più. Allora verrai?- Io annuì -A queste condizioni certo che si!-. Pagammo all'incirca tre vestiti a testa. E andammo via nuovamente verso l'università. Era ora di pranzo e non ci vedevo più dalla fame. Decidemmo di prendere della pasta al sugo e un'insalatona. Prendemmo il nostro tavolo e sentì il telefono squillare.
Era Carter. -Hey!- Dissi -Hey. Vedi stamattina non sono stato chiaro nella mia domanda- Disse e io sorrisi ingoiando quasi una pennetta intera
-Volevi una risposta diversa?- Chiesi. Chad arrivò e Lucas si sedette accanto a me. -Diciamo che volevo essere sicuro che tu mi dicessi di si per vederci almeno dopodomani!- Bevvi un pò d'acqua -Carter non mollerai vero?- E Lucas domandò -Ma chi è Carter?- Anya rise -Lascia perdere!-. Chad sbuffò -oh no! Io tifavo per Mason!- Lucas si schiaffeggiò la fronte -Che deficente che sei!- Io cercai di non ridere. -No non mi arrenderò! In realtà sono un'autolesionista- Risi e cercai di coprirmi la bocca -Va bene diciamo che ci vediamo dopodomani allora ok?- Carter mi rispose -Si si si. Rimarrò a contare tutte le ore- Ironizzò -Che stronzo!- Dissi ridendo ancora -Mi lasci in pace che sto mangiando?-. Lucas mi tirò un pezzo di lattuga e io gli lanciai un pezzo di carota dalla mia. -Ah si? Smetto di disturbarla signorina Celeste!- Rispose -Ti ricordo che mi hai chiamato così la prima volta che ci siamo visti!- dissi finendo la pasta.
-Esatto. Ti mando un bacio ok?- Lo salutai e chiusi la telefonata.
Chad borbottò un -Io votavo per Mason- e Lucas tirò un pezzo di lattuga anche a lui. -Non ti piace?- Domandò Anya. -La trovo terapeutica- Rispose lui. -E questo che cazzo c'entra?- Domandai mangiando la mia. -Dicevate che ero io quello strano- disse Chad -Invece l'ho trovato giusto per me- lo disse più a se stesso perchè si guardò la maglietta e si aggiustò il colletto della camicia. Anya   mangiò la sua insalata e poi attaccò anche la mia. -Ma che avete oggi?- Chiesi divertita -Niet- Rispose Chad.
-Basta Russo. Non voglio nemmeno sentirlo!- Dissi scocciata. -Solo che alla prima ora della prossima settimana ho Wall mi sento male- Continuai.
-Adesso aumenteranno le cose da fare. Wall è terribile al secondo anno. Ti ricordi Mason?- Cercai di non farmi passare il buon umore e le ritai un altro pezzo di carota -Hey quello potevo mangiarlo!- Disse seria. Io risi
-Lo ha fatto a pezzi. Me lo ricordo bene- Risposi alla sua domanda e lei sorrise. Finimmo finalmente di mangiare. -Che fine ha fatto tuo fratello?- Domandò Chad. E io evitai di ascoltare. -Ragazzi vado in camera- Salutai tutti con la premessa di vederci più tardi. Volevo evitare i discorsi che riguardavano lui almeno fino a quando non mi sarebbe passata del tutto. Come si era permesso poi di dare le chiavi del mio armadietto a quella stronza? Sbuffai e camminai tranquillamente fino alle camere nuove dell'edificio e mi avvicinai alla porta. Misi la chiave ma non ebbi risposta dalla porta. Già odiavo queste camere. Sopratutto perchè sapevo di averlo vicino. Mi stancai e aprì di colpo sbattendola dietro. Ovvio che non riusciva ad aprirsi, visto che era già aperta. Mi voltai per chiuderla a chiave ma non andava comunque così presi le chiavi e le lanciai a terra. Davanti a me vidi Mason a petto nudo accanto alla scrivania che mi guardava. Rimasi interdetta e arrossì di colpo. Guardai il suo letto vedendo Dalila coprirsi con il lenzuolo scioccata. Sgranai gli occhi e capì di essere entrata nella sua camera anzichè nella mia. Farfugluai un -Scusatemi- e uscì di colpo. L'avevo fatta grossa.

Sfida del cuore: Al mio fianco, ho te.Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu