Gli occhi oceano.

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Il mattino dopo non avevo nemmeno la forza di alzarmi. Controllai il telefono e notai che fossero già le dieci e mezza del mattino. Mi girai per vedere Brook, il letto era completamente intatto e ciò mi fece intuire che non era mai rientrata. Questo mi diede il tempo di fare ciò che volevo. Decisi di entrare nella doccia e di mettere subito l'acqua calda, ma quando entrai non riuscì nemmeno a capire a che temperatura fosse.

-Kelly per quale motivo mi stai rivolgendo la parola?- Domandai interdetta. Kelly iniziò a ridere e tutto il suo gruppetto di stronze dal sedere striminzito la imitarono. -Ma ovviamente questo non lo devi chiedere a me, ma alla tua migliore amica!- Brook mi abbracciò di slancio e mi lasciò subito dopo. -Non è necessario che tu glielo dica perchè cel'hai con me. Derek mi ha sempre voluto e non posso farci nulla, se non prova lo stesso per te!- Rispose aspramente Brook. -Ti sbagli, non è andata così! Tu me lo hai soffiato! Esattamente come hai fatto con la tua migliore amica!- Urlò. Mi girai di scatto verso Brook, trovandola in lacrime -Che cosa sta dicendo?- Chiesi.
Tutti si zittirono. -Kelly non fare la stronza, a Brook piace Derek non è una sua colpa!- Brook intanto singhiozzò portandosi le mani alla bocca. -Stupida! Ma non hai capito quello che ho detto?- Disse con voce compiaciuta -Quella che tu ritieni essere la tua migliore amica si è portata a letto il tuo ragazzo più di un anno fa!- Mi derise e non ci vidi più. Le presi la maglietta con due pugni stretti e la feci sbattere contro la mia faccia
-Smettila di dire cazzate !-. -È vero!- Disse Brook. Mi congelai sul posto e lasciai andare Kelly. -Tel'ho detto che è una stupida sgualdrina. Pur di prendersi un ragazzo, si porterebbe a letto anche quello della sua migliore amica!- Urlò nuovamente. Guardai Brook senza riconoscerla più e lei scoppiò a piangere in un modo atroce.

Mi ritrovai a piangere con la testa appoggiata alla doccia, senza nemmeno sapere esattamente quanto tempo fosse passato. Odiavo quel ricordo. Odiavo come la verità mi avesse fatto male. Ci vogliono anni per costruire un'amicizia, e ci vogliono invece davvero troppi pochi secondi per far si che si distrugga tutto. Misi l'accapatoio e trovai la forza di asciugarmi. Era questo il momento di cambiare, di volermi bene. Mentre mi truccavo, cercavo di non pensare a quante volte avessi pianto per tutta questa storia, e a come mio fratello Seth si era dimostrato un vero fratello per una volta. Lui non aveva detto niente e mi aveva sopportata piangere ogni giorno. Inevitabilmente mi ritrovai quindi a pensarci ancora, ma riuscì comunque a farmi carina per vedere i miei fratelli. Quando ebbi finito, il mio telefono continuò a suonare. Iniziai ad osservare i messaggi e mi pentì all'istante di essermi fatta inserire da quegli scemi in un gruppo. Lasciai perdere tutto e chiamai Gideon. -Dove sei tesoro?- Domandai. -Stiamo arrivando. Pare che il signorino Seth stia iniziando adesso a fare le prime guide. Dato che siamo a sessanta chilometri orari in una extraurbana secondaria! Dai cazzo!- Imprecò facendomi sbellicare dalle risate -Lascialo in pace!- Si sentì la voce di Tranton -Altrimenti vado da solo a vedere mia sorella!- Capii subito che si sarebbero scannati di li a poco così li anticipai -Siete fantastici, avete fatto un viaggio lunghissimo per venire da me!- Seth sbuffò -Ti amiamo fin troppo sorellina!- Risi -Lo so.. Quando arrivate fatemelo sapere ok? Mi faccio trovare all'entrata..!- Risposi. Mi salutarono tutti e finì di prepararmi. Decisi di mettermi un paio di pantaloncini corti in jeans e una canottiera attillata. Quando mi misi le scarpe entrò Brook e mi salutò. -Ciao. Stai uscendo?- Le parole di Kelly non riuscivano ad uscirmi dalla testa -Si, ciao!- Risposi acidamente uscendo il più in fretta possibile. Arrivai verso il giardino dove incontrai Anya. -Ciao bellezza!- La abbracciai -Hey ciao! Di buon umore per i fratelloni?- Annuì -Sono tutto quello che ho!- Anya iniziò un lungo monologo dove mi raccontò si quanto fosse monotona la sua vita prima di scoprire che avesse un fratello. E di come la sua vita sia cambiata dal momento in cui è entrato nella sua vita. Le è dispiaciuto non poter giocare con lui e sapere da prima di avere un vero e proprio legame di sangue, e sembra che si vogliano davvero bene. Mi faceva bene ascoltarla mentre mi parlava. Quando mi voltai vidi Mason arrivare da noi scacciando in malo modo una ragazza che continuava a tormentarlo. Ogni giorno che passava era sempre più bello. I suoi occhi mare erano di un blu fantastico e la sua bocca... Capivo cosa ci trovassero le ragazze in lui! Era davvero atteaente, peccato che usasse tutte come se non ci fosse il giorno dopo!
-Che si dice?- Chiese. -Si dice che sei un ottimo fratello!- Mason arrossì leggermente -E anche che sono bellissimo!- Mi scappò da ridere per il suo ego smisurato. -Non trovi?- Chiese alzando un sopracciglio -No Mason, trovo solo che tu sia come tutti gli altri!- Mi misi a braccia conserte e la prese probabilmente come una sfida.
-Sarà, ma almeno mi diverto!- Disse ridendo. Anya lo guardò storto rabbrividendo e un ennesima ragazza arrivò da lui. -Ciao Mason. Ci vediamo più tardi?- Mason sorrise malizioso
-Dove?- la ragazza con i tacchi azzurri e il rossetto rosso si bagnò le labbra volgarmente -Dove vuoi..-. Mason si mise la mano sotto la maglietta e si grattò una delle costole più alte dandomi la visuale di tutti i suoi muscoli. Accidenti era davvero perfetto. Intravidi persino un bellissimo tatuaggio, qualcosa che sembrava una pergamena. Ne rimasi affascinata e Anya se ne accorse subito, così feci cadere il mio sguardo alle mie scarpe. -No Bamby, ci vediamo in un altro momento ok?- La ragazza parecchio offesa se ne andò su tutte le furie. Anya gongolò un pò di felicità. -Celeste!- Sentii. Mi girai di scatto sul muretto in cui ero seduta e vidi i miei fratelli salutarmi e scendere dalla macchina. -Ma c.. Quelli sono i tuoi fratelli?- Gideon sembrava uscito da Hollywood, aveva la chioma bionda tutta scombinata e i Rayban che coprivano i suoi occhi verdi. Ovviamente era vestito interente di nero. Seth invece portava una camicia e sportiva e dei pantaloni chiari, abbastanza corti. Tranton invece, essendo il più alto, spiccava da lontano. Aveva i capelli scuri in ordine e un sorriso a trentadue denti. Mi mandò un bacio in aria.
-Ma sono dei fighi pazzeschi!- Anya si beccò un'occhiataccia da Mason che finse di schiarirsi la voce e si grattò la testa. Tutte le ragazze, stavano guardando i miei fratelli e io non potei che biasimarle. Erano perfetti. Tranton mi alzò da terra e mi tempestò di baci -La mia splendida principessa!- Sorrisi e lo abbracciai forte. Gideon roteò gli occhi al cielo e si tolse i Rayban aspettando che andassi da lui. Lo abbracciai di slancio e lo strinsi forte. Seth si unì a loro. -Ciao gemellina!- Mi disse Seth posandomi un bacio sulla testa. Gideon invece mi accarezzò e poi notò subito Mason. -Hey ma tu sei! Ciao Mason!- Io e Anya ci guardammo interdette -Eh?- Dissimo all'unisono.
-Adesso lo ricordo anche io!- Disse Seth. Mason li salutò entrambi con una stretta di mano e qualche colpo.
-Come te la passi?- Disse Gideon.
-Va tutto abbastanza bene- Rispose Mason -Non sapevo che avessi una sorellina!- Continuò. Seth ne aprofittò per stamparmi un altro bacio e intravidi Tranton mettersi le mani nelle tasche, con tutta tranquillità. Le ragazze puntavano i miei fratelli guadagnandosi un pò della mia irritazione ma sapevo benissimo che erano splendidi. -Ad essere sincero non ricordo nemmeno cosa ci siamo detti quella serata!- Risero tutti, compresa me e pensai a quanto fossero imbecilli anche loro. Anya li guardava tutti ancora un pò confusa. Mi ricordai di essere una pessima amica -Lei ragazzi è Anastasia, una mia amica!- Tutti si presentarono con la loro gentilezza. Notai che Anya arrossì debolmente quando si prestò a Gideon e non potei fare a meno di sorridere ancora. Dopo qualche scambio di parole capì che si erano conosciuti a una festa nella villa di Mason. Pare che Seth ne sia rimasto incantato, sopratutto per le ragazze che vi erano quel giorno. Tranton mi abbracciò da dietro e mi stampò un bacio sonoro sulla guancia -Sei ancora più bella amore lo sai?-. Adoravo Tranton, era più di un semplice fratello per me e lui lo sapeva benissimo. Mio padre era sempre stato poco presente e lui era quello che prendeva il suo posto in ogni occasione. Non lo avrei cambiato per niente al mondo. Ci dirigemmo tutti assieme in due macchine e decidemmo di andare a pranzo fuori. Arrivammo in un bel locale conosciuto solo da Mason e Anya. Il locale moderno si chiamava Elettric, e pare ospitasse spesso le feste universitarie tra cui una in particolare che ci sarebbe stata di li a breve. La cameriera che ci servì fu molto gentile e ospitale. Tranton mi accarezzò la testa -Certo che potevi anche metterti qualcosa di diverso tesoro!- Alzai gli occhi al cielo gustando il mio dolce -Dai e smettila- Scocciata osservai Anya che era del tutto incantata a guardare Gideon. Aaron sembrava completamente svanito e la cosa mi fece davvero scaldare il cuore, in un certo senso.
Seth concordò con Tranton -Non ti sta dicendo che sei vestita male solo che....- Gideon fu catturato dalla conversazione e si aggiunse -Piccola..- Spazientita sbuffai -Non chiamarmi piccola..- Seth si pulì la bocca con un fazzoletto di carta -Lo sappiamo che hai diciotto anni- Continuò -Ma per noi rimani sempre la nostra piccolina- . Finì di mangiare e posai il cucchiaino. -Una piccolina che mangia più di me, ma come diavolo fai a farci stare tutta quella roba?- Gideon amava sdrammatizzare e infatti ci riuscì perfettamente.
-A che ora dovete andare?- Domandai a Seth. -Non manca molto.. Mi dispiace tesoro..- Disse pagando tutto lui. Cercai di convincerlo che potevo benissimo pagare io ma perfino a Mason era stato respinto per pagare il conto, per cui a me non mi avrebbero mai dato ascolto. Quando fu l'ora di andare via, mi sentì triste a salutarli tutti. Gideon scrisse qualcosa nella mano di Anya e lei sorrise per tutto il tempo. Mi salutarono uno dopo l'altro e salutarono anche Mason e Anya. Tranton strinse la mano di Mason per ultimo e salirono tutti in macchina. Ero già triste senza di loro.

Alle sedici e trenta avevo salutato Anya e alla fine la convinsi a cercare Gideon, solo quando si sarebbe sentita del tutto pronta. Inoltre la avvisai di prepararsi psicologicamente a una possibile cazzata dei miei fratelli. Gideon però era sempre stato quello più circondato dalle donne ed era questo a preoccuparmi in realtà. Camminai fino alla sala computer e decisibdi entrarci per visitarla. La sala era enorme ed era completamente deserta. Sulla destra aveva tantissimi scaffali, come una mini biblioteca con tantissimi manuali sull'utilizzo del computer. Al centro c'erano tantissimi pc portatili con le proprie sedute. Sentì un rumore che probabilmente sembrava una risata, provenire da destra. Mi nascosi dietro a uno scaffale dai libri mastodontici. I risolini erano sempre più forti, e mi sentì totalmente stupida ma non capì cosa mi trattenesse li, ad essere sincera. Quando cercai di spormi per trovare una via d'uscita, capì che l'unica era quella da cui ero entrata. Fantastico! Pensai.. Se dovesse esserci un incendio potremo morire tutti assieme appassionatamente! In quel momento un libro di fronte a me cadde a terra con un tonfo assordante, e vidi davanti a me Mason. Era seminudo e la ragazza con lui le stava avvinghiata con le gambe attorno al petto. Mi venne subito la nausea e decisi di andarmene. -Chi cazzo è?- Disse Mason quasi urlando. Non ricevendo risposta lo vidi osservarsi attorno. Forse c'era troppo buio far si che lui mi vedesse ma decisi comunque di scappare e di uscire subito da quella maledetta sala. Compresi di non aver respirato fino a che non fui arrivata al corridoio. Avevo visto Mason fare sesso con una ragazza qualsiasi e la cosa mi faceva davvero schifo. Camminai per andare ai dormitori ma non feci in tempo a girarmi che me lo ritrovai davanti. -Me lo spieghi che cazzo ti salta in mente?- Aveva la maglietta al contrario, evidentemente messa di fretta e in tutta risposta io lo spalleggiai per proseguire la mia strada, con totale indifferenza. Mi sentì prendere il polso e mi girai di colpo -Cosa vuoi Mason?-. Non eravamo mai stati così vicini, e da li potevo guardare benissimo i suoi occhi oceano. Erano davvero splendidi.

Sfida del cuore: Al mio fianco, ho te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora