Quello che hai attorno.

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Entrai in camera di tutta fretta e mi chiusi dentro. Avevo davvero visto Dalila praticamente nuda sul letto di Mason e lui a petto nudo accanto alla sua scrivania? Lo avevo visto e non sapevo nemmeno cosa avrei potuto farci. Mi sedetti sul letto e realizzai ogni cosa proprio in quel momento. Mason era davvero stato uno stronzo con me. Mi aveva dimenticata in pochissimo tempo e io dovevo cercare di dimenticarlo. Dovevo sopprimere i miei sentimenti e dovevo iniziare ad odiarlo. Asciugai le lacrime e cercai la mia dignità. Odiavo me stessa per essermi fatta prendere in giro da una persona del genere. Ero sicura di aver messo la parola fine anche se non ero sicura che sarebbe stato facile. Così mi alzai e mi cambiai. Intanto chiamai Carter. -Hey!- disse lui al primo squillo -Ciao Carter. Sei a lavoro?- Domandai. -Si. Finisco tra mezz'ora, perchè?- Chiese. Portai i capelli indietro e trattenni il fiato. Stavo per fare qualcosa che non avevo mai fatto. -Ti va se ci vediamo? Magari per un caffè- dissi tutto di filato. Lui rise -Certo. Ti passo a prendere alle quattro ok?- Io risposi subito di si e lui mi salutò. Andai subito a farmi la doccia e iniziai a riflettere. Mi sentivo davvero infelice per quello che stavo per fare. Stavo per uscire con qualcuno e mi sentivo in colpa nonostante lui non si fosse sentito per niente ad essere stato trovato con quella là. Finì di fare la doccia e uscì asciugandomi di fretta i capelli. Sarebbe stato quì a breve e non volevo farmi aspettare. Non appena furono asciutti bussarono alla porta. La aprì con l'accapatoio ancora addosso e vidi Mason di fronte a me. Rischiai di farmi prendere un colpo. Aveva la maglietta almeno questa volta! Cercai di non cadere in tentazione. -Che vuoi?- Chiesi e lui entrò dentro la stanza come se lo avessi invitato io -Fai pure Mason. Devo aver scordato quando ti ho chiesto di entrare- Andai di fronte al mio armadio e presi il vestitino bianco comprato insieme ad Anya.
-Stai uscendo?- Domandò lui sedendosi sul mio letto. Io corsi in bagno e mi misi il vestito in meno di un nano secondo -Non credo di doverti spiegare nemmeno questo Mason- Aprì la trousse per truccarmi e aprì la porta. -Ok. Volevo solo dirti che quello che hai visto non è quello che..- Mi affacciai alla porta appena avevo messo il mascara -Davvero? Dimmi che non l'hai portata a letto!- Dissi aspramente e tornai a mettermi la matita sugli occhi. -Ok no a dire il vero si, ma non oggi. Intendo non prima quando ci siamo visti. Cioè quando sei entrata in camera per intenderci-. Misi ancora del mascara e poi passai alle labbra con un bel rossetto ciliegia -Non mi interessa- Dissi -Non dire cazzate- Rispose-Ho visto la tua faccia-. Spazzolai i capelli già lisci per natura e mi guardai allo specchio soddisfatta. -Mason fai quello che ti pare. La tua vita non è la mia e io sto bene così- Mentì mentre mi guardavo ancora e perfino lo specchio stava facendo no con la testa. -Ok esci con il poliziotto vero?- Chiese tranquillo, io uscì dal bagno e lo guardai. Non avrei dovuto farlo. Era davvero spettacolare. Creammo una lotta tra i suoi occhi blu e i miei verdi. -Non te ne frega Mason- Dissi standogli in faccia -Me ne frega eccome stronza- Rispose avvicinandosi. -Non darmi della stronza sei tu che hai iniziato con quella là- Dissi e lui mi guardò con malizia. Iniziai a non capirci più niente non appena mi prese per i fianchi e si avvicinò. Bussarono di nuovo alla porta e io mi svegliai di colpo da quel casino che mi stava creando dentro Mason. -Verrai a vedermi stasera- Più di una domanda sembrava un ordine, io scossi la testa
-Non credo proprio- Lui annuì -Io credo proprio di si-. -Vattene Mason- Dissi incendiandomi, lui rise e mi guardò dalla testa ai piedi facendomi quasi uscire il cuore dal petto. Si morse il labbro e mi osservò dritta negli occhi -A stasera-. Aprì la porta rivelando Carter. -Grazie per gli appunti. Ci vediamo stasera ok?- Realizzai che oltre al fatto che quello stronzo si fosse fatto trovare nella mia camera da Carter, come se non bastasse mi aveva portato via un quaderno. Facendo credere una gran balla a Carter e costringendo me ad annuire e sembrare indifferente.
-S-S-Si certo. Ciao!- Titubai. -Ciao! Carter giusto?- Mason aveva l'arte di saper ingannare chiunque. Carter sorrise e gli strinse la mano -Si ciao. Tu sei Mason giusto?- Lui annuì e lo salutò nuovamente andando verso la porta. Carter mi guardò -Sei davvero bellissima- Disse venendo a darmi un bacio sulla guancia -Ho fatto bene ad insistere con te-. Sorrisi e gli presi il braccio uscendo dalla camera e intanto la chiusi a chiave. Carter si girò verso Mason che fingeva di cercare qualcosa -Vuoi una mano amico?- Mason sbuffò facendomi divertire -No no amico- Disse aspramente l'ultima parola -Non ho bisgono di nulla. Grazie. Divertitevi- Disse fingendosi tranquillo e Carter si girò. Io lo osservai ancora e mi fece l'occhiolino così mi girai di scatto e continuai a proseguire. Rimanemmo in silenzio fino all'Elettric e poi lui parlò. -So che non sono affari miei ma come mai Mason era da te?- Domandò -Prendo il caffè con il latte e molta schiuma- Dissi alla cameriera finendo il nostro ordine. Consegnai il menù. -Per gli appunti. Lo ha detto anche lui- Mentì. -Si però perchè si è messo ad ascoltare quello che stavamo dicendo?- Cercai di difenderlo -Mah no guarda, Mason è sempre così strano. Non devi preoccuparti-. Arrivarono le nostre ordinazioni e io sorseggiai il mio caffè. -Parliamo di altro ok? Non mi sembra il caso di rovinare il pomeriggio parlando di lui- Ammisi. Lui mi guardò e annuì -Allora raccontami un pò.. Ho avuto il piacere di conoscere tuo padre quando è successo quello che è successo- Io annuì -Si è una brava persona vero?- Lui sorrise -Molto di più. Ti vuole molto, molto bene!!- Disse - Per non parlare della tua famiglia quanti fratelli e sorelle?- Domandò curioso.
-Con me siamo in sette. Io sono l'ultima- Raccontai. -Mamma mia! Avrai fatto impazzire i tuoi genitori- disse bevendo il suo caffè. -In effetti dicevano che eravamo molto vivaci.. Sopratutto io e i miei fratelli gemelli- Iniziai spedita -Gideon e Seth- Dissi.
-Accidenti. Potrebbero spezzarmi le gambe vero?- Io sorrisi e sgranai gli occhi -Molto peggio di quello che pensi. C'è anche Tranton!- Dissi -Lui e Gideon sono i peggiori. Ma devo essere sincera anche Seth ci mette del suo. Solo che ha un carattere più simile a mia madre..- Alzai le spalle
-E tu?- Dissi -Io ho una sorella..- Rispose serio -Ma diciamo che ho avuto troppi casini e non la vedo da una vita.. Però ho un padre e una madre fantastici!- Rivelò -Mi vogliono molto bene!-. Il pomeriggio passò piacevolmente tanto che non mi accorsi che era quasi ora della cena. Così lo salutai di tutta fretta e cercai di avviarmi subito a mensa. Non avrei mai mancato un appuntamento con Anya. Non ebbi il tempo di cambiarmi e allora arrivai in mensa com'ero. Chiunque mi osservava e io mi sentivo incendiare sopratutto sulle guance. Mason mi osservò di sottecchi mentre Dalila continuava a parlare con lui cercando di catturare la sua attenzione. Indifferente presi la cena e andai al tavolo aspettando Anya. Mangiai la prima parte da sola e vidi Chad venire da me con un gran sorrisone. -Ciao Biondina!- Mi diede un bacio e io ricambiai -Ciao tesoro!- Dissi. Anya arrivò di tutta fretta e quasi lanciò il vassoio da quanto saltellava a destra e sinistra. -Hey ragazzi! Scusate il ritardo ero con Mason in giro!- Mason era da tutte le parti iniziavo a non sopportare il suo nome. -Stasera venite giù vero? Compresa tu- Mi indicò -Non fare finta di non sentire dobbiamo assolutamente andarci ok?- Sbuffai e allontanai il mio piatto bevendo un po d'acqua. -Certo come no.. Non vedo l'ora- uscì un tono di disprezzo. Chad mi toccò la mano -Ok lo so che non corre buon sangue tra te e Mason, però sai quanto ci tiene Anya- E lei annuì. Io feci spallucce  -D'accordo a che ora?- Domandai -Non preoccuparti- Mi disse lei -Tanto ci prepariamo insieme e andiamo non appena Lucas e Chad sono pronti!-.
-Dove abbiamo lasciato Lucas?- Chiesi a Chad -Diciamo che abbiamo discusso un pochino. Io non vado molto d'accordo con la sua famiglia. Ma ha promesso che sarà presente e che mangiava qualcosa fuori con loro e sarebbe rientrato- Disse. Ero un'egoista, loro si occupavano di me in continuazione ma io non mi preoccupavo mai di sapere come stavano loro. -Dai che c'è? Raccontami- Appoggiai la bottiglia al tavolo -La mamma è una so tutto io e il padre non ha ancora accettato che lui sia Gay quindi fai due più due. È logico che non mi sopportino. Pensano che io abbia indotto il loro figlio ad essere gay e che non lo fosse primandi incontrarmi. Inoltre suppongono che sia una cosa passeggera- Rivelò. Gli strinsi la mano
-Ma è terribile Chad. È assurdo. Essere gay è una cosa totalmente normale- Affermai. -Appunto- Continuò lui -Ma evidentemente loro non riescono a capirlo e non capiscono che una cosa del genere non funziona come una malattia. Per noi non esistono gli antistaminici o gli antibiotici. Si è quel che si è. Cosa c'è di meglio di essere se stessi? Di poter dire al mondo ciò che si è?- Domandò. Già cosa c'era di meglio? Avrei dovuto ammettere che Mason mi aveva lacerato il cuore per averlo visto preso da questa ragazza? Avrei dovuto parlarne con qualcuno? Sarei dovuta uscire con Carter? - Hai ragione- Dissi -Essere se stessi è la cosa migliore che ci possa capitare nella vita-. -Lui non capisce che mi fa del male puntualmente. Ogni volta che devo nascondermi perchè stanno arrivando i suoi e non mi vogliono nemmeno vedere e ascoltare. Sopratutto dopo l'ultima cena. Nemmeno il resto della famiglia era così felice di accettarmi. Pensa che non l'ho neppure potuto tenere per mano- Mi vennero le lacrime agli occhi e lo abbracciai -Oh.. Tesoro ti prometto che si sistemerà tutto ok? Dobbiamo solo cercare di trovare insieme la soluzione. Ma tu devi parlarci e seriamente. Non puoi continuare a stare male- Anya annuì
-Anche io penso lo stesso Chaddy, ti vogliamo bene e ci da fastidio vederti in questo modo. Vogliamo molto bene anche a Lucas e vorremo solo il meglio per voi due. Cercate di superarlo- Chad annuì e ci abbracciò entrambe -Adesso andiamo avanti però ok? Senò mi farete piangere e non sono un bello spettacolo!- Disse facendoci ridere entrambe. -Lo apprezzo dal profondo del cuore. Grazie mille ragazze- disse -se non ci foste voi due non saprei come fare- Io feci una faccia interrogativa e lui rise. -Ah.. Non guardarmi così fatina ok? La tua vita è talmente incasinata che Brook logan sta ancora chiedendo il monopolio del tuo stato- Brook logan? Ma parlava di Beautiful? Anya infilò il coltello nella piaga -Anche io la guardo e penso a quanto sia fortunata a non essere come lei- Sbattei le mani sul tavolo divertita -Oh ma grazie ragazzi! Come siete gentili.. E poi scusa scemo quale sarebbe il mio stato?- Domandai e Chad rise portandosi la mano alla bocca
-Celestelandia ovviamente-. Sospirai e mi godetti quegli ultimi momenti felici prima di dover salire su insieme a Anya a prepararmi. Fu davvero difficile smuoverla dalla sua scelta. Decise quindi di farmi mettere un tubino in pizzo viola che mi arrivava poco dopo il sedere insieme a dei tacchi vertiginosissimi. Lei mi adorava e io non potevo davvero dirle di no vista la sua felicità. Arrivarono le dieci e trenta ed ero già perfettamente preparata. I miei capelli erano dei frisèè splendidi e il mio trucco non era per niente volgare. Le feci tantissime volte i complimenti per averci messo mano. Poi la preparai io e le scelsi un bel vestito bianco a pois neri che le stava un amore insieme a un paio di bei tacchi come i miei. La truccai e le feci la piastra. Dopo esserci scattate circa un trigliardo di foto con la sua polaroid bussammo alla porta di Chad e aspettammo fuori.

Sfida del cuore: Al mio fianco, ho te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora