Capitolo 15 ❤️

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<< Mia >> urla l'uomo fuori dalla porta.

<< Luca, ti prego, se scoprono che lo sai mi uccidono >> mi prega sussurrando.

<< devono solo provarci >> sussurro tra me e me mentre mi nascondo nell'armadio in camera sua .

Suona di nuovo il campanello .
<< entra pure >> urla Mia .

<< ho perso le chiavi >> urla quello da fuori alla porta .

<< come hai perso le chiavi ?>> si lamenta Mia

<< alzati e vienimi ad aprire se vuoi mangiare >> gli risponde lui .
Perché gli porta il mangiare ?

Sento la porta aprirsi e subito mi preparo ad attaccarlo .
<< oh ti vedo molto meglio>> dice quello quando entra .

Quindi era ridotta anche peggio ? Faccio per uscire per riempirlo di botte quando lo sento dire.
<< allora come va ? Mia mi dispiace un sacco. Non credevo potessero spingersi a quel livello. Li avrei fermati prima, mi sento in colpa.>>

<< tranquillo e grazie. >> lo rigrazia.

<< ti sentivo parlare, c'è qualcuno ? >>

<< no perché dovrebbe esserci qualcuno? Io stavo semplicemente cantando. Non si può cantare ?>> parla velocissimo, è nervosa.

<< Mia calma era solo per esserne sicuri >> la rassicura.

>> allora ti metto a scaldare questo quando è pronto ti alzi e lo vai a prendere ok ?>> dice andando in cucina e aprendo qualche sportello.

Solo mentre passa lo riesco a vedere è un ragazzo ed è molto alto. È tutto vestito di nero.

<< ok >>

<< ti ho portato altre cose utili >> torna indietro con un sacchetto in mano.

<< grazie mille >> 

<< ora devo tornare dagli altri , scusa se non posso rimanere qui a farti compagnia >>

Altri? quanti sono ?

<< non preoccuparti >> 

<< ci vediamo domani >> 

<< certo >>

Finalmente sento la porta sbattere e torno da lei.
<< tu mi devi spiegare delle cose >>

<< ehm ... >>

<< ora so che non sei caduta dalle scale . Chi è quello ?>> 

Lei mi guarda non sapendo cosa dire poi dopo qualche istante spara << è mio cugino. Si è lui. I suoi amici. Siamo andati a questa festa e erano ubriachi, mi hanno picchiat...>> 

Stanco di sentirla inventarsi frottole la interrompo duro << Mia basta bugie , ti conosco so quando menti e ora lo stai facendo. Ti puoi fidare di me >>

<< non posso dirtelo >> si lascia andare sbuffando.

<< come non puoi ?>> chiedo confuso. 

<< Luca te l'ho già spiegato prima, non posso, se no mi fanno questo >> e si mette un dito su un livido .

<< quindi è lui che ti ha picchiata >> stringo i pugni 

<< no non lui, se non fosse stato per lui ...>>
Non riesce neanche a finire la frase che scoppia a piangere.

Mi avvicino e l'abbraccio, che bello sentirla di nuovo tra me. È cosi piccola e indifesa in questo momento, vorrei stringerla tanto fino a farle capire che non deve avere paura, che non permetterò che le accadrà più nulla.

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now