Restart. |Colazione sul mare.

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                           CAPITOLO 20.
«Principessa, sveglia.» sento qualcuno scuotermi, mugolo qualcosa e ritorno a dormire.
«Altri dieci minuti papà.» borbotto con voce impastata mettendo la testa sotto il cuscino.
«Hannah, dannazione sveglia c'è un ape sul letto!» sento gridare dalla stessa voce, i miei occhi si aprono istintivamente e mi alzo correndo nel corridoio. Sono ancora un po' stordita per il sonno e sento quella persona ridere, strizzo gli occhi e mi ritrovo Owen avanti che ride come un pazzo. Sbuffo sonoramente e scoppio a ridere per la figura di merda che ho appena fatto. Le api mi spaventano e molto.
«Non ridere!» urlo dandogli un pugno sulla spalla, spalanca la bocca formando una 'O' e sorride malizioso.
«Che ore sono?» domando sbadigliando, non mi risponde ma mi accorgo che si sta avvicinando.
«Le 5 del mattino.» risponde calmo, spalanco la bocca e gli do un altro pugno.
«Ma sei idiota? Mi hai svegliata a quest'ora? Perché?» piagnucolo ritornando a mettermi sul letto. Owen entra in camera e mi trascina giù prendendomi i piedi, rido per il solletico.
«No, Miss Davis mi dispiace ma dobbiamo andare!» spiega aiutandomi ad alzarmi da terra, sbuffo. Alle cinque del mattino dove vorrebbe andare? È pazzo. Io alle cinque del mattino dormo, non me ne vado in giro!
«E dove vorresti andare alle cinque del mattino? A correre? Sappi che con l'attività fisica non vado molto d'accordo!» sentenzio agitando le mani, ridacchia e scuote il capo. Anche alle cinque del mattino è bello, diamine.
«No Miss Davis, zitta un po'. Vestiti che dobbiamo sbrigarci!» dice dandomi una carezza sulla guancia ed uscendo dalla mia camera, lo guardo truce e inizio a vestirmi. Indosso un pantaloncino ed una vecchia maglia, decido di non truccarmi, non amo particolarmente truccarmi la mattina presto. Vado di sotto e lo trovo seduto sul divano che mi aspetta, il mio stomaco brontola, come sempre direi.
«Ho fame!» dichiaro sorridendo cosa che fa anche lui.
«Mangeremo lì.» dice dandomi la mano ed usciamo di casa, entriamo nell'auto guidata da Derek. Lo saluto calorosamente.
«Buongiorno Miss Davis.» dice con un cenno. Gli sorrido gentilmente e osservo Owen, sembra così calmo per esser sveglio alle cinque del mattino. Quando mi svegliano troppo presto, mi ritrovo ad essere nervosa tutta la mattinata.
Guardo l'alba e mi addormento con la faccia schiacciata al finestrino.
«Hannah, non è possibile che dormi sempre!» dice quella voce maschile di stamattina, mi sveglio sbuffando.
«Se tu non mi avessi svegliata alle cinque!» sbotto nervosa facendogli alzare le mani in segno di difesa. Apre la portiera e mi fa scendere. L'aria marina di Miami mi fa rilassare ed il venticello di prima mattina mi accarezza il viso. Noto che siamo in un porto, perché mi ha portato in un porto così presto? Owen mi tende una mano e mi porta con lui verso il porto.
«Sean, amico mio!» dice Owen lasciandomi la mano per abbracciare il suo amico che guarda me confuso.
«Owen!» si danno una pacca sulla spalla e si girano verso di me. Per l'imbarazzo mi ritrovo a fissare il pavimento di legno del porto.
«Sean lei è Hannah, la mia...» fa una pausa, «non amica ma qualcosa di più.» dice infine, lo guardo stranita e divertita mentre quel Sean sembra confuso.
«Okay Owen e non amica ma qualcosa in più cosa ci fate qui?» alzo le spalle ed Owen lancia un'occhiata minacciosa all'amico.
«Ho chiamato ieri David per quella cosa..» dice scuotendo la testa, ma ha qualche tic? Sean apre la bocca meravigliato come se avesse capito di cosa Owen sta blaterando e annuisce.
«Si, per quella cosa! Owen posso parlarti?» dice intontito, Owen annuisce e mi accarezza i capelli per poi andare col suo strano amico. Sono strani forte!
Nel frattempo che Owen parla col suo bizzarro amico, faccio un giro del porto. Ci sono navi enormi, ma tanto enormi. Ci sono persone sulla spiaggia che cercano di prendere il sole, che non è tanto caldo, sono appena le sei.
«Sei tutta sola?» sento dire da qualcuno alle mie spalle, una voce maschile. Mi volto ed un ragazzo con capelli molto lunghi si avvicina verso me.
«No, un mio...um non amico ma qualcosa di più è dentro.» dico usando lo stesso termine di Owen. Cosa siamo? Amici? No, non bacio i miei amici. Fidanzati? No, ci conosciamo appena. Allora cosa siamo?
Il ragazzo sorride e si affaccia anche lui alla piccola ringhiera.
«Comunque piacere Hudson.» mi tende la mano.
«Hannah.» gliela stringo sorridendogli gentilmente.
«Come mai il tuo non amico ma qualcosa di più ti ha portato in un porto alle sei del mattino?» chiede dando attenzione di nuovo a me.
«Non lo so.» dico semplicemente alzando le spalle, «E tu Hudson cosa ci fai in un porto alle sei?» domando divertita.
«Correvo...poi ho visto una ragazza bella come te e dovevo fermarmi.» spiega calmo, nonostante abbia detto che sia bella, non mi fa alcun effetto. Di solito quando Owen me lo dice arrossisco, mentre con lui no.
«Che poeta!» dico ridendo cosa che fa anche lui, smetto di farlo quando due mani mi prendono per i fianchi. Le tocco, sono le sue mani. Di Owen. Mi giro per guardarlo e mi scontro con quei meravigliosi pozzi azzurri. Però il suo sguardo va verso Hudson e ne rimane infastidito.
«E tu sei...?» dice attirando l'attenzione di Hudson che si gira e gli sorride.
«Oh Hudson, facevo compagnia alla signorina.» replica molto calmo, Owen gli tende la mano.
«Owen Smith.» sorride falsamente al ragazzo che ne rimane impassibile.
«Oh so chi è lei.» dice infine andandosene facendomi l'occhiolino, Owen alza un sopracciglio e mi porta dentro. Ritorniamo da Sean che nel frattempo alla mia presenza sembra essere più tranquillo.
«Come sempre...ora ti bendo okay?» sbuffo, odio questa cosa ma annuisco.
Mi benda e mi aggrappo a lui per non cadere, saliamo su qualcosa e riesco a sentire le onde e la brezza marina accarezzarmi il viso, sorrido, è una bella sensazione. All'improvviso quella cosa su cui stiamo si ferma e accanto a me non c'è più Owen. Il panico si impossessa di me e mi agito quando però finalmente trovo Owen, gli tiro un pugno e lui impreca ridendo.
«Non lasciarmi la mano!» sussurro e lo sento annuire, ho paura. Tanta paura.
Mi fa sedere su una sedia e toglie la benda e ciò che vedo, è qualcosa di meraviglioso. Siamo sul mare, letteralmente. A terra ci sono tantissime lampade che ci fanno luce e sul tavolo una bottiglia di coca cola e champagne. Sono senza parole.
«Bello vero?»
Meraviglioso. Non bello, meraviglioso.
«Come ci siamo arrivati?» chiedo e lui fa segno ad una barca, la sua barca. Smith's, Lola. Wow.
«E perché siamo qui? Aiuto, mica cadiamo?» domando impaurita facendolo ridere. Scuote la testa e mi guarda come al solito.
Apre un vassoio e noto che ci sono tantissimi cornetti, Dio che fame. Ne prendo uno e lo mangio.
«Hai...» fa segno alla mia faccia ed io lo guardo confusa, si alza e col fazzoletto, mi pulisce il cioccolato. Arrossisco.
«Quel tipo con cui parlavi, ti ha fatto qualcosa? Che ti ha detto?» domanda infastidito, sorrido per la reazione. Geloso?
«Ha detto che sono bella.» rispondo divertita, diventa rosso dalla rabbia.
«Però purtroppo il mio corpo reagisce solo quando sei tu a dirmelo, quindi Mr Davis rimani l'unico a potermelo dire!» termino e si calma.
«Però...» alza il viso di nuovo «è geloso Mr Davis?» continuo a prenderlo in giro.
«Geloso? Io?» dice indicando se stesso ed io annuisco convinta. «Forse, ma shh non dirlo a Miss Davis.» termina divertito, sorrido.
«Il suo segreto è al sicuro Mr Smith!»
Dopo aver mangiato e parlato, si schiarisce la voce.
«Brindiamo!» apre lo spumante ma nota i miei occhi pieni di terrore, non posso bere.
«Tu berrai la coca cola, non ti preoccupare!» dice tranquillizzandomi.
«A cosa vuoi brindare?» domando curiosa, lui alza le spalle e pensa.
«Ai passi enormi che abbiamo fatto in pochi giorni Hannah.» replica alzando il suo bicchiere.
«Ad un perfetto ricominciare.» dico alzando il mio, sorride e beviamo. Quando finisco si avvicina a me, convinta che sta per baciarmi, mi allungo verso di lui ma no. Mi prende e mi butta in mare e dopo un po' lo fa anche lui.
«Stronzo! È gelata.» piagnucolo dandogli pugni sul petto e ride.
«Sei bella Miss Davis.»
Arrossisco e mi bacia, in quel momento. In quell'esatto momento ho capito che con Owen: IO VIVO.

Sksksjsksksjsks , vi posso chiedere una cosina? Sotto questo capitolo, nei commenti, mi date un parere della storia, con i personaggi che vi piacciono e quelli di meno. Mi piacerebbe averne un resoconto. Grazie mille❤️
Kisses
|ANNA 🙎|

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