Restart. |Bugie.

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                         CAPITOLO 11.
|👆🏻 I bellissimi gemelli Davis.|
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Respiro profondamente e mi muovo insistentemente sul letto, non so che dire. Mio fratello gemello ha scoperto uno dei miei più grandi segreti e non so che dire. Solo che mi sento triste e in colpa, non gliel'ho detto. A nessuno di loro, gli unici a saperlo sono Greg, Lily e lui. Jon.
Ricky è di fronte a me che mi osserva tristemente, chissà a cosa sta pensando, la sua espressione è corrucciata ma allo stesso modo è triste ed arrabbiata.
«Perché non me l'hai detto?» Sto per aprire bocca ma mi zittisce. «Sta zitta, non posso crederci. Mia sorella. Sangue del mio sangue in riabilitazione e da chi vengo a saperlo da uno sconosciuto. Uno sconosciuto dannazione!» urla dando un calcio alla porta facendomi sussultare. Trattengo le lacrime e guardo per terra.
«Chi te l'ha detto?» domando con voce tremante, lui nota che sto per piangere e si calma.
«Ero al bar, un tipo molto incazzato è entrato, il proprietario mi ha chiesto di andare da lui e chiedergli di fare meno rumore. Ha letto ad alta voce il mio nome ed ha sorriso, ha fatto una battuta poco carina su di te e gli ho chiesto se avesse qualche problema e lui mi ha detto "Tua sorella è una drogata! Oh, non ti ha detto della sua riabilitazione?" Sono rimasto scettico perché era piuttosto ubriaco quindi sono venuto qui e quando prima te l'ho detto, hai fatto una strana faccia ed ho fatto due più due.» dice agitando le braccia, vizio dei Davis. Quando parliamo gesticoliamo troppo, ho rischiato di esser picchiata da Greg tantissime volte per il mio vizio di muovere le mani quando parlo. Rimango a fissare il lenzuolo del letto di Ricky senza parlare, non so che dirgli però mi sorge un dubbio. Non gli avrà mica detto della mia overdose?
«Ti...ha detto altro?» scuote la testa ed incrocia i miei occhi, non so come descriverli. Sono triste e delusi. Delusi di me.
«Perché c'è altro che devo sapere?» sbotta nervoso, devo mentire, non deve sapere di quella cosa. Non oggi.
«No.» rispondo timorosa. Ricky si alza dal letto e passa le mani nei suoi capelli frustato.
«Perché?» domanda ed io lo guardo confuso «perché non me l'hai detto? A tutti, perché?»
«Non lo so...non volevo che vi preoccupaste per qualcosa di nemmeno tanto importante.»
Mi lancia un'occhiataccia, «poco importante? Ma ti rendi conto delle cose che stai dicendo? Tu, sei la nostra piccolina!» dice venendo di nuovo accanto a me.
«Poi eravate così preoccupati per mamma..» sospiro cercando di mandare indietro le lacrime. Si, questo è il motivo. Non volevo avere pietà, già averla da Lily, Greg e Jon era troppo. Averli intorno a me in quel dannato ospedale con i loro dannati sorrisi che mostravano pietà per me era troppo. Odiavo mentire ai miei ma dovevo farlo, Greg mi aveva minacciata parecchie volte di dirglielo ma ogni volta, cambiava idea. Si, la compassione.
«Mi dispiace okay? Avrei dovuto dirvelo, ma per favore non adesso, non ora che c'è tutto il casino di mamma. Lei merita le nostre attenzioni, non io.» dico prendendogli la mano «sto bene.» mento cercando di essere il più convincente possibile. Mi accarezza il dorso della mano e mi stringe in un dolce abbraccio, ma non riesco a non pensare che gli ho mentito. Nonostante sappia parte della verità, non sa tutta la verità.
«Ti ho raccontato della sbronza che si è preso Mike ieri?» sbarra gli occhi e inizia a ridere, gli spiego tutto e lui continua a ridere e a ripetere cocco. Restiamo lì sul suo letto tutta la notta beffandoci di Mike, in quel momento dimentico tutte le mie bugie.
———
Vengo svegliata da un grosso urlo proveniente dalla cucina, io e Ricky scattiamo dal letto, pensando entrambi al peggio...che sia successo qualcosa alla mamma. Scendiamo in un attimo le scale e entriamo in cucina, dove troviamo la mamma alle prese con un topo. Un topo in casa mia. Rabbrividisco solo a guardarlo e mi nascondo dietro a Ricky. Nel frattempo anche Mike e Daniel sono scesi preoccupati.
«Cazzo mamma, è solo un topo!» sbraita Daniel prendendo la scopa e cercando di acchiappare il topo.
«Solo un topo? Daniel quella cosa è enorme!» si lamenta lei nascondendosi dietro Ricky come me. Io e lei abbiamo sempre avuto paura dei topi, delle api o di qualsiasi animale.
Daniel borbotta qualcosa quando finalmente riesce ad acchiappare quel topo. Sta per colpirlo quindi chiudo gli occhi per non vedere, farebbe troppo schifo.
«Daniel uccidilo fuori no?» incinta Mike ma nulla, l'ha già stecchito con una botta in testa. Lo prende per la codina e lo mette avanti a Mike.
«Te lo faccio mangiare!» borbotta beccandosi un'occhiataccia da Mike che borbotta anche lui qualcosa. Sorrido, quei due non andranno mai d'accordo.
«Ma che succede qui?» borbotta papà strofinandosi gli occhi.
«Tua moglie ci spaventa a morte urlando per uno stupido topo!» si lamenta Daniel ma papà gli da uno schiaffo dietro la nuca. Scoppio a ridere per la faccia di Daniel e poco dopo ride anche lui.
Sentiamo qualcuno aprire la porta, è sicuramente Laurence.
«Salve famiglia!» urla dall'ingresso, corro da lui e gli salto addosso. Sono così felice di vederlo.
«Oh ciao a te piccolina!» mi accarezza i capelli e mi pizzica una guancia.
«Ieri quei due mi hanno fatto uno scherzo!» urlo tirando la giacca di Laurence come facevo quando ero piccola. Lui spalanca la bocca e inizia a correre appresso ai miei altri tre fratelli, io sorrido quando però bussano alla porta.
Apro ed è Owen. Ribadisco, dobbiamo comprare una casa ad Owen, è sempre qui.
«Sei sempre qua. Dannazione Owen, tua mamma è la persona più ricca di Los Angeles e ti fa vivere sotto i ponti?» dico spazientita facendolo sorridere.
«No..ma ero preoccupato. Bel pigiama comunque!» fa segno al mio pigiama ed arrossisco.
«Posso entrare?» dice entrando già senza il mio permesso.
«Già lo hai fatto.» sussurro, Daniel lo nota e lo saluta. Siamo tutti in pigiama, dato che la mamma ci ha svegliati con quell'urlo.
«Non è possibile, è sempre uno contro tre!» sbraita Laurence, credo stia parlando dello scherzo dell'acqua di ieri.
Faccio segno ad Owen di entrare in cucina e Laurence lo osserva stranito.
«Oh Laurence, Mike, Ricky lui è Owen, un mio amico.» dico beccandomi una strana occhiata da Owen.
Siamo tutti in cucina facendo colazione, anche Owen, la mamma ci teneva tanto.
«Cosa studi?» domanda papà ad Owen.
«Lavoro nell'azienda di mia madre signore.» replica Owen, lavora con la strega!
«Oh chi è tua madre?» domanda di nuovo papà, quanta voglia di parlare che ha stamattina eh.
«Deborah Smith, signore.» dice abbassando la testa continuando a mangiare, non ama parlare di lei da come vedo. Daniel sta per affogarsi non appena sente il nome della madre di Owen, Laurence gli da una pacca sulla schiena ma lui gli allontana la mano in modo brusco.
«La prossima volta ti lascio morire!» borbotta Laurence piuttosto irritato.
Lo guardo confusa ma non mi concentro su di lui, mio fratello è strano. Tutti lo sono. Mai possibile che ogni ragazzo che conosco o è un idiota o uno strano?
«Oh Owen, non chiamarmi signore mi fa sentire vecchio, chiamami Paul!» dice gentilmente papà facendo annuire Owen.
«Si, sign..volevo dire Paul.» replica piuttosto imbarazzato.
Si volta verso di me e mi osserva come se fossi la cosa più bella del mondo, di nuovo.
«Perché non hai risposto alle mie chiamate?» bisbiglia Owen.
Lo guardo nei suoi bellissimo occhi azzurri.
«Te l'ho detto perché.»
Ridacchia amaramente e torna a guardarmi.
«Quando ti fiderai di me?»
Quando? Non lo so. Non so nemmeno se riesco a fidarmi di me stessa in questo momento. Jon ha rivelato la mia riabilitazione a Ricky ed io dovrei fidarmi di qualcuno.
Rivolgo la mia attenzione ai miei parenti.
«Comunque ieri pensavo ad una cosa...» dice Daniel facendoci girare nella sua direzione.
«Cosa?» chiede la mamma toccando il tubo della bombola.
«Dato che ce la prendiamo con Hannah, sempre...facciamo di nuovo qualcosa per capire chi sia il migliore di casa Davis.» propone Daniel battendo le mani.
Oddio no, fa che non sia ciò che penso. Odio quella cosa. Osservo Owen che guarda ammaliato ma anche confuso la mia famiglia. Dovrei fidarmi di lui, forse penso.
«La battaglia dei Davis!» esulta Ricky alzandosi in piedi sulla sedia agitando le mani.
NO. La battaglia dei Davis no. Owen mi lancia un'occhiata confusa ed io mi do un piccolo schiaffo sulla fronte.
Mamma per la notizia ha buttato un bicchiere a terra, facendolo rompere in tantissimi pezzi.
«È qualcosa di brutto? Perché tua madre ha rotto un bicchiere, è qualcosa di brutto?» domanda Owen guardando papà ed i miei fratelli che parlano come dei tifosi allo stadio.
«È qualcosa di bruttissimo!» dico sospirando frustata.

nel prossimo capitolo vi spiegherò meglio della 'Battaglia dei Davis'. Owen passione stalker always. In più Ricky sa della riabilitazione, riuscirà a tenere il segreto?
Io so tutto, ma voi no muahah.
A.
(ho appena finito di vedere Pll, capitemi!)
Kisses.

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