Restart. |Owen's POV.

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OWEN'S POV.
Sono andato da lei più di tre volte per farle capire che io a lei ci tengo, ma con quella testa dura che si ritrova non lo capisce. Quella ragazza mi ha stregato, dalla prima volta che ci siamo scontrati o meglio si è buttata addosso a me, ho solo lei nella mia mente complicata. Hannah Davis. È bellissima. I suoi due occhioni azzurri mi stregano ogni volta che la guardo, quei bellissimi capelli che le contornano il viso delicato, è la creatura più bella che abbia mai visto. Quando l'ho portata da Starbucks, ho avuto una brutta reazione al suo broncio. Perché? Perché mi ricorda lei. Hannah mi ricorda lei, forse è per questo che la voglio vicina. No, Owen mi dice la mia vocina ma forse ha ragione, Hannah è diversa da lei. Lei era una puttana, Hannah è dolce e sensibile. Ha sofferto parecchio, quel bastardo del suo ex l'ha messa incinta e poi abbandonata, razza di idiota. Poi un altro tipo che si è presentato a casa sua sembra anche qualcosa che la turba. L'ho capito, era così spaventata, i suoi muscoli si erano contratti e la sua espressione era tutt'altro che contenta. Suo fratello mi ha avvisato, non devo farle del male o mi strappa le palle, ma non ne avrei il coraggio. Lei è così bella, non la farei mai soffrire ma Hannah non lo capisce. Non capisce che se non mi importasse di lei, l'avrei già lasciata perdere quando ci siamo incontrati di nuovo al centro commerciale.
«Owen hai intenzione di mangiare o no?» mi risveglia dai miei pensieri quella strega di mia madre, mi ritrovo a sorridere pensando alle parole di Hannah. "Quindi tua madre è la persona più odiosa al mondo!" disse da Starbucks, come darle torto. Questa donna è una persecuzione e sicuramente non le dirò di Hannah o lei e quel coglione del mio fratellastro le faranno fare la stessa fine dell'altra.
«Non ho fame.» replico spostando il piatto ed alzandomi.
«Owen Rafael Smith chi ti ha detto di alzarti?» sbotta la strega sorridendo falsamente al marito. Le faccio un cenno con la mano ed esco. L'aria serale di Los Angeles è bellissima, l'avevo dimenticato. Vivendo a Vancouver per tanti mesi, avevo dimenticato come fosse essere qui. Fa caldo spesso e la sera c'è sempre quel bel venticello che raffresca.
Guardo il mare e penso alle parole che Hannah ha detto nel sonno dopo che mi ha raccontato del bambino.
«Non lasciarmi mai Owen. Non farmi del male, ti prego.» e si muoveva come se spaventata, chi ti ha fatto del male Hannah? Ma io non glielo dirò o almeno non adesso, deve fidarsi di me e capire che io non le farei mai del male e non la lascerei mai.
Il mio cellulare vibra e segna un messaggio.

Da: Nico West.
A: Owen Smith.
Fratello ho bisogno di parlarti, ti prego!

Nico è il mio fratellastro, si droga e beve parecchio. Anche io bevo ma mai quanto lui. Quando venne a vivere da noi, mi rese la vita un inferno, era più piccolo di me ma era in grado di fare cose che io alla sua età non riuscivo. Quando però suo padre l'ha sbattuto fuori casa per colpa della droga e dell'alcol ne sono stato felice. Ma ora cosa vuole? Mi avvio verso casa sua e appena arrivo noto che è un disastro. Delle sedie rotto sono nel giardino e la casetta della posta è ammaccata.
Busso parecchie volte prima che lui mi apra. Lo osservo, non ha una bella cera. I suoi occhi sono lucidi ed ha un livido sull'occhio, mi fa cenno di entrare e la puzza di alcol mi pizzica il naso, lo storco a quella tremenda puzza ed apro una finestra.
«Cazzo Nico, qui dentro puzza troppo!» sbotto e lui ride.
«Cosa vuoi?» continuo sedendomi sul divano, o almeno lo era.
«Ho scoperto che hai una nuova fiamma!» dice agitando le braccia. È ubriaco. Ma come fa a saperlo? Non deve saperlo, nemmeno il nome. Hannah non merita di essere trattata come l'altra. E non voglio che se ne vada anche lei.
«Che ne sai?» sorride falsamente e tira un po' di droga. Si strofina il naso e si avvicina a me.
«Owen io so tutto, poi quando lo scoprirà la mamma...» dice toccandomi il braccio ma io lo fermo bloccandogli quelle luride mani. Non posso permettere che le facciano del male, non a lei. Esco da quella dannata casa e giro per Los Angeles quando il telefono squilla. È Daniel.
«Daniel?» rispondo abbastanza preoccupato, sento respirare ma non parla.
«Owen...um..la mamma è morta. Ti prego, vieni qui per calmare Hannah? È nel giardino che urla, non so come fai ma tu la calmi.»
Dannazione, la mia Hannah sta male.
«Mi dispiace Owen, arrivo subito!» dico già camminando per andare da lei. Non sopporto vederla piangere, non mi piace che soffra così. Sono arrivato, la vedo accovacciata a terra che urla e piange.
«Perché?» grida rivolgendosi al cielo «perché lei? DIO PERCHÉ LEI?», mi avvicino a lei e la prendo, poggio la sua testa sulle mie gambe e la cullo.
«Ho saputo, mi dispiace tanto!» le dico accarezzandole i capelli ma lei continua a singhiozzare. «Shh. Andrà tutto bene. Shh.»
Oh Hannah non piangere che sei così bella. Quando si è calmata, la porto nella sua camera. È così bella quando dorme, è praticamente bella sempre. Esco un attimo e noto che suo padre è sdraiato sul divano e gli vado vicino un po' impacciato.
«Condoglianze Mr Davis.» dico veramente dispiaciuto, mi da una pacca sulla spalla e sorride.
«Grazie per tutto figliolo. Hannah è la prima volta che la vedo sorridere così, almeno prima di oggi.»
È grazie a me se sorride? Il mio cuore batte all'impazzata, cosa mi sta facendo quella ragazza? Però il pensiero che mia madre e Nico possano farle qualcosa mi spaventa. Sasha è morta per colpa loro. Sasha era la mia lei. Mi piaceva, dannazione se mi piaceva ma purtroppo era una persona che non amava. Mia madre scoprii che avevo questa relazione con una puttana e andò su tutte le furie.
«Mi rovinerai la carriera così!» urlò quindi fece una cosa lurida come lei.
Sasha fece sesso con mio fratello che la maltrattò, non riuscì a sopportare tale cose e Sasha si tolse la vita. Non voglio che Hannah finisca così, lei è diversa. Ed io provo qualcosa per lei che con Sasha non provavo. Devo proteggerla, almeno per un po'. Un'idea! La porto a Miami. Voglio davvero che si fidi e magari portandola in una città nuova, mi parlerà di lei.
«Paul...ho avuto un'idea.» dico a suo padre che mi guarda confuso.
«Vorrei portare Hannah a Miami...almeno per un po', per farla distrarre.»
Sembra pensieroso, fa che dica di si!
«Va bene.» dice alla fine facendomi sorridere. «Ti do il permesso di dormire con lei, non so come fai ma la fai calmare solo guardandola!» continua e io vado da lei.
È così dannatamente bella, nonostante il trucco colato e la treccia rovinata è bellissima. Mi stendo accanto a lei e prendo il cellulare.
«Derek, puoi portarmi un vestito per domani all'indirizzo che ti do? E per domani voglio che parti per Miami!» dico a Derek il mio autista, è diciamo come un padre per me. Spengo il telefono e mi addormento.
Vengo svegliato dalle lacrime di Hannah, copre il viso con una mano per non farsi vedere ma io l'ho vista e sentita. Mi avvicino a lei e la stringo forte a me. Ora le racconto di mio padre, può aiutarla.
«Vuoi sapere una cosa Miss Davis?» lei annuisce accoccolandosi a me e mi guarda con quei due occhietti azzurri. Si lecca le labbra secche e mi ritrovo a pensare che mi piacerebbe tanto baciarla ma non adesso.
«Ho perso mio padre quando avevo 7 anni.» le dico accarezzandole il braccio.
«Come?» mi domanda dispiaciuta.
«Incidente stradale.» le rispondo con le lacrime agli occhi, lei lo nota e mi stringe a lei.
Mi dispiace davvero Owen.» dice abbracciandomi di nuovo, sorrido e tiro su col naso.
«Non esserlo principessa, davvero. E volevo dirti di non esser triste, hai me. Anche se non vuoi, hai me. Non ti lascio andare facilmente. Mi hai stregato, dalla prima volta che ti ho visto all'aeroporto non so cosa mi hai fatto ma non faccio che pensare a te. Quindi, vuoi o no, hai me piccola.»
È vero, ha me. Io le voglio stare vicina, ho provato a starle lontano ma non riesco, è come se una parte di me volesse una parte di lei.
«E tu chi avevi? Tua mamma?» Mi domanda e io inizio a ridere.
«Magari. Hai ragione mia mamma è una strega, ha sposato un altro nemmeno due mesi dopo ma ha lasciato il cognome di mio padre solo per i suoi dannati soldi!» sbotto piuttosto irritato.
«Troia.» dice facendomi ridere, ha ragione è una troia.
«Owen non so come affrontare il funerale. Tutte quelle persone che verranno da me...non ce la farò.» dice e le alzo il suo dolce viso verso i miei occhi, la guardo come se fosse la cosa più bella del mondo, perché lo è.
«Quale parte di hai me, non hai capito? Domani sarò lì con te okay?» le dico e lei annuisce. Decide di alzarsi e lo faccio anche io. Di sotto, impacciato vado verso Paul e parliamo un po'. Gli dico che sua figlia sta bene e lui ne rimane felice. Mi avvicino a Daniel e decido di parlare di Miami a lui.
«Amico, mi dispiace.» dico abbracciandolo, lui fa cenno col capo e sorride anche se i suoi occhi sono molto tristi.
«Hannah come sta?» chiede ed io gli dico che sta abbastanza bene e gli racconto del viaggio, prima è restio ma dice di si.
«Grazie amico!» dice abbracciandomi piangendo.
«Di nulla.» replico, magari ho trovato un amico.
Dopo il funerale, ci rechiamo al cimitero per seppellire la tomba della loro mamma. Mentre il sacerdote fa la preghiera, noto che Hannah lascia il mio braccio e la seguo con lo sguardo. Si avvicina ad una coppia, una ragazza incinta alta e bionda ed un ragazzo con capelli biondo scuro e con un sorriso odioso sulla faccia. Noto che Hannah si sta arrabbiando e chiedo a Mike chi è.
«Will.» mi dice, oh il tipo che l'ha abbandonata. Con quale faccia si presenta al funerale di sua mamma!
Mi avvicino un po' e noto che lui l'ha presa per un polso. Non toccare la mia Hannah!
«Non prendo ordini da te, sgualdrina!» gli sento dire, ho i nervi a fior di pelle. Gli spaccherei il naso se non fossimo ad un funerale.
«Lascia il polso della ragazza e va via o chiamo la polizia!» Dico avvicinandomi.
Lascia il suo polso e viene di fronte a me con un sorriso sfacciato.
«E tu saresti?» domanda piuttosto divertito.
«Owen Smith.» rispondo e la sua faccia diventa pallida, ora lo riconosco. Lavora nell'azienda di mia madre, credo si scopi mia madre. Va via prendendo per mano la ragazza, tendo una mano ad Hannah che prende facendomi battere il cuore all'impazzata. Cosa mi sta succedendo? Camminiamo verso la tomba mano nella mano e butta una rosa nella tomba della mamma. È così triste, lo capisco, la capisco. Dopo l'accompagno a casa, prima che scende dall'auto, la prendo per un braccio.
«Hannah?» le dico, lei si volta guardandomi confusa.
«Si, Owen?» replica.
«Fa i bagagli. Si va a Miami!» le rispondo, la sua faccia ha un'espressione felice. Il papà mi ha detto che ama Miami, sono così felice di vederla così. Ma scuote la testa.
«Owen non posso lasciare mio padre solo.» dice molto dispiaciuta ma sorrido e lei inclina il capo guardandomi confusa, quel labbro glielo mangerei, dannazione.
«Ne ho già parlato con lui, quindi sbrigati che tra tre ore si parte!» dico mettendo in moto e vado via con un sorriso enorme.
Mentre vado via il mio telefono squilla. Un messaggio.

Da: Nico West.
A: Owen Smith.
Hannah Davis? Bella scelta fratello! :P vedi quando lo scoprirà la mammina.

Come...non è possibile! Devo tenere Hannah il più possibile lontana da Los Angeles. Non posso mettere la mia Hannah in pericolo!

E CHI SE LO ASPETTAVA EH? Anche lui ha tantissimi segreti. Beh che ne dite? Posso fare altri POV di lui in futuro?
È innamorato cotto! :*
Kisses
|Anna|💋

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