CAPITOLO 6.
Vengo svegliata bruscamente da un rumore proveniente dal piano di sotto; mi alzo e accendo la torcia del telefono. Scendo piano le scale e sento ancora altri rumori. Saranno i ladri? Dannazione, ho paura. Ho sempre avuto paura dei ladri o dei rumori in casa, la sera, in generale. Scendo gli ultimi scalini, vado verso la porta d'ingresso dove provengono i rumori; però prima vado in cucina e prendo una pentola, meglio prevenire no? Se è un ladro, lo colpirò. Mi avvicino piano e no, non è un ladro, è Mike.
«Mike!» bisbiglio per non svegliare nessuno, lui alza lo sguardo verso di me e sorride come un cretino.
«HANNAH.» urla barcollando ma io gli tappo quella fogna di bocca che si ritrova, dall'alito sembra che abbia bevuto, e tanto.
«Shh, che diamine? Sei ubriaco?» lo tiro per la giacca ma finisco per cadere anche io come lui, ride. Lo guardo truce ma nulla, continua a ridere.
«Io? No! Oh lo sai che ho visto un unicorno?» dice alzando un dito e lo osserva, ma cosa sta blaterando? Mi alzo e cerco di prendere anche lui, lo afferro per la camicia sudicia e porgo il mio braccio intorno alla vita. Quando gli tocco il fianco, inizia a ridere.
«Mi fai il solletico!» dice ridendo come un bambino, ci dirigiamo fino alle scale. Le osservo per un po' e mi maledico di esser scesa, ora starei dormendo e Mike avrebbe dormito sul tappeto; invece no, mi tocca fare la parte della sorellina premurosa.
«Ora dobbiamo salire le scale e dovrai aiutarmi okay? Non ti ammosciare o cadremo okay?»
Annuisce ridendo e saliamo piano piano le scale. Lascia la presa sulla scala prendendo una ciocca dei miei capelli, l'annusa. Cosa diamine sta succedendo, di solito quello che si ubriaca è Daniel.
«Cocco.» dice ridendo «Che strana parola è! Cocco. Cocco, cocco. Cocco. Prova a dirla velocemente! Cocco!» Mi do uno schiaffo sulla fronte e mi domando perché ho dei fratelli così idioti.
Finalmente arriviamo al piano di sopra e porto Mike in camera mia.
«Cocco. Cocco.» continua con il suo scioglilingua mentre io vado in camera sua e prendo il suo pigiama. Quando arrivo in camera, lo trovo ancora a dire cocco quindi lo prendo per la camicia e lo porto in bagno.
«Lavati!» dico ma lui scuote la testa. «Mike togliti i vestiti e lavati!» ma ancora scuote la testa. Che gran testa di cocco! Dannazione, mi ha fatta fissare anche a me ora. Con tutta la forza che ho lo butto sotto il getto d'acqua con tutti i vestiti addosso. Ride ancora. Qualcuno bussa alla porta del mio bagno, dannazione.
«Hannah stai facendo la doccia alle quattro del mattino?» è Ricky.
«Si...devo fare jogging!» gli rispondo, devo fare jogging e faccio la doccia? Ma cosa dico.
«Hannah stai bene?» dice preoccupato, Mike me la pagherai!
«Sisi, torna a dormire Ricky.»
Ripongo la mia attenzione su Mike e lo trovo addormentato. Lo affogo, giuro che lo affogo.
«MIKE!» urlo facendolo sussultare, sbadiglia ed esce dalla doccia. Finalmente fa una cosa giusta, si mette il pigiama e si infila nel mio letto.
«No, no vai in camera tua.» sbraito togliendogli le mie lenzuola da dosso. Mugugna qualcosa e ritorna a mettersele.
«E va bene!» sbotto andandomi a mettere accanto a lui. Mi giro verso di lui e lo vedo fissare il muro e noto una piccola lacrima che gli scivola sul viso.
«Hannah?» mi chiama con voce tremante. «Te ne andrai di nuovo vero?»
«Perché me lo chiedi?» gli domando avvicinandomi di più a lui, sento il suo respiro ed il suo cuore che batte molto forte.
«Rispondimi, sincera però.»
Me ne andrò? Sinceramente non lo so. Se mamma dovesse morire, sicuramente nulla mi terrebbe costretta a restare qui, quindi forse me ne andrei. Ma qualcosa dentro di me mi dice che devo restare perché il meglio arriverà qui, i giorni felici arriveranno qui a Los Angeles.
«Non lo so.» lui tira un sospiro e annuisce girandosi verso di me.
«Sono piuttosto brillo ancora ma ti prego, non te ne andare. Hannah, ho iniziato a bere quando sei andata via, sai che non lo facevo mai. Ma Laurence ha messo la tua mancanza nel lavoro, Daniel faceva a pugni ogni sera, Ricky non lo so, credo facesse sesso con dei tipi...ed io invece bevo. Mi sento così male ora, ma ho bevuto stasera solo perché ho visto Will.»
Cosa c'entra Will e con lui ubriaco? Lo guardo confusa. «Spiegati meglio Mike, sei ubriaco, è difficile capirti!» sbotto facendolo ridere.
«Will è entrato al club in cui ero..E quando mi ha visto ha iniziato a dirmi che sapeva che il bambino non c'è.» continuo a non capirlo «allora ha iniziato a dire che una volta che mamma non ci sarà, tu te ne andrai, ma io ho detto che tu ce l'hai promesso ma lui ha iniziato a dire che le tue promesse sono tutte false. Quindi ho bevuto cercando di far credere a me stesso che non te ne andrai di nuovo. Perché Hannah» mi prende la mano poggiandola sul suo cuore «quando te ne sei andata, questo non ha funzionato più. Ho rotto persino con Elizabeth. Sono un trentenne single e con un disperato bisogno di avere mia sorella in giro ogni giorno. Che vita triste!» commenta facendomi ridere tra le lacrime. Dannazione, non credevo che la mia partenza avesse causato così tante cose e Will, Dio, lo ammazzerei.
«Non ti prometto nulla Mike, ma cercherò di far funzionare le cose qui, cerca di capirmi.» annuisce e si addormenta subito. Inizia a russare facendomi ridere, Mike pazzo, subito mi addormento anche io tra le braccia del mio Mike.
——————
«MIKE, HANNAH!» sento qualcuno gridare, ma la voce è vicina quindi è nella mia stanza. Apro un occhio e noto che Daniel è sul letto con un megafono. Mike inizia a borbottare qualcosa, strofinandosi gli occhi.
«Cosa cazzo...Daniel ma sei matto?» sbotto nervosa dando una spinta a Daniel facendolo cadere.
Mike sembra ancora in fase di rielaborazione, continua a massaggiarsi la testa e a sbadigliare. Effetti post-sbornia.
«Cosa volevi Daniel?»
Si alza pimpante e accende il megafono, glielo faccio ingoiare quel coso.
«C'è un ragazzo che ti vuole giù.» dice al megafono come se fosse uno di quei sergenti nelle caserme.
«E chi è?» fa spallucce e continua a parlare con il megafono all'orecchio di Mike infastidendolo.
Mentre esco per scendere, Daniel mi blocca.
«Vuoi scendere così?» mi domanda osservando la mia vestaglia da notte, perché no?
«Si.» sbotto togliendo la sua mano dalla porta e mi avvio giù, sento Daniel borbottare qualcosa tipo 'adesso la uccido'.
«Hann..» urla papà ma si interrompe quando mi vede, mi osserva anche lui dalla testa ai piedi.
«Tesoro c'è un ragazzo di là...hai dormito male?» mi domanda facendo segno alle mie occhiaie. No, ho solo lavato e parlato con mio fratello ubriaco alle quattro del mattino.
Scuoto la testa e vado in salotto, noto mamma parlare con questo ragazzo e appena si gira rimango scioccata. Owen. Owen è qui...ed io sono in vestaglia.
«O...Owen ciao.» gli vado incontro, lui rimane un po' in trans ma mi saluta anche lui dandomi un bacio sulla guancia che mi provoca tanti brividi.
«Come mai sei qui?» gli domando facendolo sorridere. Cavolo se è bello.
«Avevamo un appuntamento...sono le dodici pensavo mi avessi dato buca.» dice facendo una smorfia, sorrido e lo prendo per la maglia portandolo fuori; nel frattempo mi volto verso mamma che trovo a guardare il sedere di Owen. Pervertita come il figlio!
Usciamo di casa e chiudo la porta. «Okay, mi fai paura come sapevi dove abito?» gli domando confusa, questo ragazzo è uno stalker.
«Google» mente, lo noto perché si tocca il mento mentre lo dice.
«Bugiardo.» replico stringendomi nella mia vestaglia, dannazione fa freddo.
«Okay, hai vinto. Ho trovato l'indirizzo su Facebook e si ti ho "stalkerato" lì.»
Spalanco la bocca, lui muove la sua mano verso il mio mento per chiudermi la bocca ma io istintivamente gli mordo un dito.
«Ouch. Hannah sei proprio una cannibale!» esclama e ride facendolo fare anche a me. No, sono arrabbiata. Non si stalkera la gente così a caso.
«Ma ora...allo Starbucks ci andiamo?» chiede poggiando una mano sulla mia spalla, lo fisso e lui subito la toglie.
«Okay, ma devo vestirmi quindi entra ed aspetta.»
Entriamo in casa e c'è il putiferio. Daniel e Mike litigano perché i cinque minuti di Daniel col megafono ancora devono passare, papà che sgrida Daniel come quando erano bambini e la mamma guarda la sua soap opera preferita. Dico a Owen di accomodarsi mentre io salgo sopra a prepararmi. Indosso un blue jeans ed un cardigan verde bottiglia, faccio una coda di cavallo e mi trucco leggermente. Finalmente scendo e trovo Owen e Daniel a ridere e scherzare. Appena Owen mi nota sorride facendomi arrossire. Smettila Hannah! mi rimprovera la mia coscienza.
Esco di casa e Owen resta in silenzio fino alla sua macchina.
«Non dovrei salire, sei uno sconosciuto!» esclamo io agitando le braccia, Owen si gira e ride.
«Starbucks?» mi domanda.
«Starbucks.» replico io entusiasta, cosa mi sta succedendo?
Dopo anni sto per avere un diciamo appuntamento con un ragazzo, che Dio me la mandi buona!
•Mike ubriaco è tutto. Owen dolce ma spaventoso, stalker!! ahahahahha che ne pensate?
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Restart. (IN REVISIONE)
ChickLit× I libro della duologia Restart × #33 06/08/2016. #45 11/08/2016 #48 25/10/2016 *** Hannah Davis. 19 anni. Vive a Londra, dopo essere fuggita da Los Angeles a causa di una gravidanza non voluta. Finiti gli studi e la gravidanza è andata male, Hanna...
