Capitolo sei.

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Tornammo a casa dopo tre quarti d'ora, fu strano.

Entrai nella mia camera. Sapeva di lei, del suo modo di tenere ordinate le cose. A tutti mancava ma a me di più. Mi stesi sul letto e piansi, piansi pensando a lei, piansi ricordandomi di tutte le avventure con lei: dallo scappare di casa perchè l'aria in quella vecchia era insopportabile, la prima volta che ho fatto l'amore con lei, la prima volta che mi sono sentito veramente amato e apprezzato, la prima volta che abbiamo fatto un viaggio insieme, la prima volta che avevamo litigato... fino a tutte e volte che l'ho vista piangere per me, per suo fratello, per i suoi genitori. Non eravamo solo una coppia, eravamo anche amici.

Mi addormentai e mi svegliai verso le sette di sera, non ci pensai all'inizio, credendo, sperando, fosse solo un brutto sogno ma appena mi girai lei non c'era e non avevo mai odiato la realtà così tanto.

Rollai una canna velocemente e la fumai in altrettanto tempo, ero triste. Ne rollai un'altra, la tenni per dieci minuti dopo. Ero di nuovo triste, così mi misi a scrivere però pensai ancora a lei:

- Che canzone hai scritto?- chiesi sorpreso

- Una canzone, niente di che... - rispose lei indifferente

- Se Shawn era così felice non è solo una canzone, è la canzone. - dissi, poi mi zittì.

Non me ne voleva parlare ma era okay, ci eravamo appena messi insieme, era ovvio che alcune cose voleva tenersele per sè, forse era troppo personale la cosa...

- Promettimi che ne scriverai una per me o con me qualche giorno - le dissi, lei sorrise con il suo solito sorriso mozzafiato e annuì.

Non ero a conoscenza del suo potenziale fino a quando ho sentito quella canzone sulla spiaggia, era stata un successo: strings. Parlava di noi, delle prime volte che ci eravamo parlati, parlava essenzialmente della nostra storia.

Ritornai alla realtà e mi fumai la canna che mi stava guardando poi iniziai a scrivere.

A Beautiful Mistake (n.m.)Where stories live. Discover now