Goodbye

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Silvia raggiunse Lorenzo poco dopo le due del pomeriggio, dopo aver raccontato tutto alla madre appena tornata a casa dal lavoro. Con lei fu tutto diverso, entrò già dentro la stanza in lacrime, cercando il pallido volto del suo migliore amico. Robert, che era rimasto lí da metá mattinata come un cane da guardia che protegge ciò che ha di piú importante, si fece da parte per lasciare spazio a Silvia, che prese fra le sue braccia il corpo ormai sfinito e sudato di Lorenzo. Il collo del ragazzo era madido di sudore ed insieme lacrime, un mix appiccicoso che fece attaccare i capelli di Silvia al suo corpo.

P.o.v Silvia

Lo vidi per l'ultima volta quel giorno, gli porsi le mie braccia per quell'ultimo istante. I suoi occhi erano vuoti, l'iride era ormai trasparente, il bianco desolato ne faceva da padrone. La sue labbra erano secche e gonfie, continuava a mordersele per la tensione e per il dolore. Non porse che una lacrima fuori dai suoi occhi per tutto il tempo che rimasi con lui, per tutto il tempo che gli rimase da vivere in questo mondo. Piansi quel giorno, piansi da far invidia al mare, alla spiaggia in cui ero solita andare d'estate con lui. Lorenzo mi diceva spesso che amava la natura, ogni suo singolo aspetto la rendeva magnifica, ma finiva sempre la frase dicendo che non c'è cosa piú dolente osservando la sua bellezza che di una persona che piange.
Io ero lí con lui, lo tenevo forte a me, speravo che stringendolo cosí tanto il tumore sarebbe passato dal suo cuore al mio. Spesso penso ancora a lui, a gli errori commessi e al suo amore che mi sono lasciata sfuggire come una sciocca. Se solo potessi... se solo potessi tornerei indietro e l'amerei con tutto il mio cuore, con tutta la mia forza e la mia anima... Ma purtroppo è tardi.
Poco prima di andarsene mi prese la mano, la sua era sudata e scheletrica, la mia zuppa di lacrime. Mi guardò negli occhi, e scandí lentamente la sue ultime parole "Ti amo Silvia".
.
.
.
Una lacrima scese dal suo viso, lenta giù per la sua guancia ormai scarna. Le sue palpebre si chiusero lentamente. La sua mano perse forza sulla mia. Il suo cuore si fermó.

Se ne era andato.

"Trova spazio tra una cicatrice e l'altra,
Spinge come un dannato fin quando la felicitá non è morta.
Contratto come un malanno,
Senza cuore eccetto il tempo e qualche affanno,
Vecchio come il Sole,
Se ne va sempre a braccetto con l'Amore;
Stai attento è sempre dietro l'angolo,
Del dolore sto parlando.

Lorenzo "

FINE

(O se sei un sognatore)

L'INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA

Amore cancerogenoWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu