Sono con te Lollo

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Potrei raccontarvi di come Lorenzo abbia riacquistato le speranze, di come abbia cercato di non farsi demolire dalla malattia ma non sempre le cose vanno come si spererebbe. A volte la sconfitta più grande viene subita al culmine della sicurezza di aver vinto.

Per il ragazzo la malattia era diventata solo un nome su una cartella clinica, era come se a peggiorare fossero i suoi genitori, ogni giorno sempre più distrutti e rassegnati, invece che lui. Aveva deciso di vivere a dispetto della malattia, di continuare la sua vita piena di emozioni e di movimento, le parole del dottore gli sembravano così lontane e false. Robert fu il primo di tutti ad accorgersi di questo suo cambiamento, da vecchio rassegnato a Lorenzo prima della malattia. Il suo migliore amico aveva sempre avuto il ruolo di osservatore esterno, cercava di capire le idee e le intenzioni del ragazzo anche se senza successo in questa ultima parte della storia. Un giorno Robert chiese a Lorenzo il perché di questo suo cambiamento, voleva sapere che cosa aveva appreso da questa esperienza che lo potesse far rimanere così felice e solare. "Vedi Rob, io so che la malattia è ogni giorno sempre più vicina, la sento dentro di me che cresce di secondo in secondo e questo non fa altro che ricordarmi quanto poco tempo ho rimasto. Ora penserai che io sia pazzo, che se me ne stessi a riposo vivrei il doppio di quanto ho effettivamente rimasto e hai ragione. Ricordi quando l'altro giorno mi hai detto che ero fortunato ad aver rimasto un mese di vita, che avevo del tempo per diventare effettivamente come avevo sempre desiderato? Mi ci è voluta una frazione di secondo per capire che io ero giá la persona la quale avevo sempre desiderato essere. Mentre me ne stavo andando sullo skate capii che la malattia non avrebbe fatto altro che cambiare ciò che amavo essere ed è stato quello a farmi capire come dovevo veramente comportarmi per vivere al meglio ciò che mi restava". Lorenzo fece una pausa e poi sorrise, uno degli ultimi che Robert vedette sul suo volto. " Io non pretendo che tu capisca ma sarei felice se tu mi appoggiassi fino alla fine di tutto questo, davvero". I due si guardarono. Come narratore omniscente dovrei sapere tutto, ogni singola parola o pensiero che passa in tutti i personaggi di questa storia ma quello sguardo rimase e rimane ancora uno dei miei più grandi interrogativi. Non ho mai capito cosa si siano detti in quei cinque secondi anche se sono certo che siano bastati a Robert per affermare il rispetto che provava per il suo migliore amico.
" Sono con te Lollo".

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