Personalità

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La scuola per Lorenzo era un posto dove potersi fare nuovi amici, Robert lo aveva conosciuto lì, erano finiti in classe assieme dalla prima superiore. La timidezza e la poca autostima bloccavano il ragazzo, non riusciva ad iniziare discorsi sensati, nè tanto meno ad essere rispettato. Si sentiva a suo agio solo con le persone che erano rimaste nonostante queste sue pecche, solo loro potevano essere considerati amici. La sua disponibilitá ad aiutare e a dare qualsiasi cosa per fare felici le persone spesso lo fregava, tutti chiedevano e nessuno dava in cambio. Le persone a cui teneva veramente, oltre alla sua famiglia, si contavano sulle dita di una mano.
Quella mattina le ore passarono lente, matematica e fisica non gli erano mai piaciute particolarmente anzi, provava un certo senso di ribrezzo. Il suo telefono era acceso, in attesa di una risposta da Silvia.
Dopo la campanella di fine lezioni non era arrivata ancora nessuna risposta, Lorenzo cominciava a preoccuparsi. Toccò il braccio di Robert che stava davanti a lui sulla navetta che li stava portando in autostazione " Dimmi lollo, che c'è?". " Silvia non ha ancora risposto, sto cominciando a preoccuparmi". Robert fermò le sue espressioni facciali e puntò gli occhi su un punto a caso davanti a lui, lo faceva spesso quando pensava " Mh, secondo me si è scordata il cellulare a casa, può capitare sai?". "Si e allora come mai stamattina non è venuta alla fermata?". " Eh... questo non te lo so dire. Comunque, stai tranquillo, non sará successo nulla, domattina la rivedrai". Lorenzo si rimise a sedere comodo sul sedile ed estrasse le cuffie dalla tasca.

Amore cancerogenoWhere stories live. Discover now