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Per l'intero pomeriggio il mio cellulare viene intasato di messaggi dalla Crew che mi chiede come sto, ma di Matteo neanche l'ombra. E io che come una vecchia zitella ci sto ancora sperando... Mi sto seriamente preoccupando per la mia vita sociale.
Comunque, intorno alle sette Giovanni scende alla panineria qui accanto e dopo mezz'ora ci porta in camera quattro piadine. Avete presente la fine del mondo? No, perché se non le avete mai provate non ce l'avete presente!
Ci ingozziamo come se non mangiassimo da tre anni, circondati da birre e pane che vola da una parte all'altra. Adoro la birra, è buonissima, soprattutto d'estate. Ma ho sempre avuto un problema: non riesco mai, e dico MAI, a smettere di berla, è come una droga per me. Di solito c'erano le mie amiche a fermarmi, ma adesso nessuno conosce questo mio "problemino", quindi dopo la terza bottiglia sono già mezza andata.
Nessuno fortunatamente se ne accorge e la serata passa veloce fino a quando Giorgio e Mara se ne vanno, salutandoci ed uscendo dalla stanza. Rimango da sola con Giovanni.
Mi siedo sul letto e chiedo: "tv?"
Giovanni: "certo"
Io: "cosa vuoi vedere?"
Giovanni: "non mi cambia", dice mentre si lancia sul materasso "scegli tu"
Giro su un film comico. Mi siedo vicino a Spawn, che alza il cuscino sulla testiera del letto e mi fa spazio sotto le coperte. Ridiamo ininterrottamente per un'ora e venti. Alla fine del film, Giovanni si è addormentato stanchissimo sulla mia spalla. Per fortuna Matteo e Andrea non sono ancora rientrati. Oppure sono nell'altra metà della stanza e non ci hanno disturbati... Che ne so. Mi volto verso Spawn e lo osservo:
-è carino
-ho bisogno di andare avanti
-sono ubriaca fradicia
Questi tre punti mi azionano un meccanismo automatico, che mi da la forza di avvicinarmi e baciarlo.
Lui si sveglia, ma al contrario di quello che mi sarei aspettata non mi ferma, anzi, mi bacia pure lui. Dopo una serie di baci, iniziamo a limonarci. Mooooolto sobria gli salgo sulle gambe e gli tolgo la maglietta. Lui sussulta un attimo e geme quando gli sfioro la pelle con le mani fredde, poi mi sfila a sua volta la maglia. Rimaniamo con i pantaloni e io col reggiseno, ci sdraiamo uno accanto all'altro e continuiamo a baciarci.
Giovanni: "sei bellissima"

*S7ORMy's pov*
Dove sono?
Ah si, al bar. M***a ho bevuto così tanto che non so più neanche come mi chiamo. La barista mi porta l'ennesima birra media che scolo in due sorsi.
Io: "u-un'altra", dico pulendomi le labbra secche con la manica della giacca.
Barista: "non ti sembra che hai bevuto già abbastanza?"
Io: "un'altra ho detto!", urlo battendo un pugno sul bancone.
Barista: "va bene, va bene...l'ultima, poi ti chiamo un taxi"
Annuisco, basta che me ne dia un'altra. Me la porta poco dopo.
L'osteria ormai è vuota, chissà che ore sono. Tanto non ho più niente da perdere, quindi posso stare in giro senza nessuno che mi rompe le palle.
Una volta finita anche questa birra, un clacson suona alle mie spalle: è il taxi che ha chiamato quella ragazza dietro al bancone.
Mi saluta cordialmente quando esco barcollando e le rispondo con un cenno scomposto della mano. Salgo sul taxi.
Tassista: "dove deve andare signore?"
Io: "signore? C'ho..." conto gli anni sulle dita delle mani "vent'anni! Non sono un signore", borbotto facendo le virgolette in aria. Si, sono un pochiiiino fresco. L'autista sbuffa: "perché sempre io li devo trovare?"
Io guardo fuori dal finestrino, e mi viene un lampo di genio: "Hotel Palace!", dico quasi urlando.
Il tassista annuisce e mi ci porta davanti. Scendo, sbatto in mano al tipo delle banconote a caso ed entro. Nella hall incontro Andrea, seduto al tavolino che smanetta col cellulare. Mi avvicino.
Io: "ciao"
Camper, quando mi vede, si preoccupa e chiede: "Matte! Cosa hai fatto?"
Io: "ehm...l'ho scordato...ah si, sono andato al bar"
Andrea: "e ti sei conciato così?", dice indicando il mio viso pallido e il naso rosso.
Io: "si. Voglio andarmene"
Andrea: "tu adesso vieni con me", dice prendendomi a braccetto e portandomi ai piedi delle scale. Ci mettiamo dieci minuti a salire, continuo a inciampare sugli scalini e ad imprecare il nulla. Quando col fiantone siamo davanti alla porta della camera, Andrea la apre e mi fa sdraiare sul letto.
Andrea: "ora stai qui e dormi."
Io annuisco e in due minuti mi addormento.

s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora