VII

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Il soffitto bianco di camera mia non è mai stato così interessante. Lo sto fissando ormai da un paio d'ore credo, e sto notando un sacco di particolari ai quali fino ad oggi non avevo mai fatto caso. Per esempio, ho appena scoperto che si sta formando una crepa che va dal lampadario al centro della stanza fino ad un angolo dello stipite della porta.

La scena tra me e Matteo continua a farsi strada nei meandri della mia mente, rendendo invano ogni mio tentativo di prendere sonno.

I nostri respiri all'unisono, i nostri nasi che si sfiorano, le nostre labbra calde e secche a causa del clima torrido che si uniscono, le nostre lingue che si intrecciano come in una danza. 

Raramente nella mia vita mi era capitato di avere una reazione simile, una tale estasi da provocarmi le cosiddette farfalle nello stomaco; avevo la pancia in subbuglio, ad un certo punto ho addirittura pensato che stessi per avere un infarto da quanto il mio cuore stava pompando velocemente.

Le uniche altre due volte in cui ho provato delle sensazioni così forti sono state il mio esame di maturità e il giorno in cui Javier Zanetti mi consegnò di persona il premio come miglior giocatrice di un torneo al quale avevo partecipato con la mia squadra di calcio.

Poi però mi tornano in mente, come una cantilena ripetuta all'infinito, le parole di mio fratello.

 «Matteo è un po' stronzo con le ragazze» 

Provo in tutti i modi a convincermi del contrario, che con me sarà diverso, che con me andrà tutto per il verso giusto, perchè quello che ho provato prima con lui è eccezionale e non posso pensare che da parte sua non ci sia lo stesso interesse.

Ma poi mi rendo conto di quanto questo suoni patetico, perfino per me. L'ho visto per la prima volta meno di un giorno fa, e già penso di conoscerlo meglio di mio fratello. Ma chi mi credo di essere? Neanche fossi, che so, Scarlett Johansson o Margot Robbie.

Ancora immersa nei miei pensieri, sento un rumore provenire dal corridoio e subito dopo una luce avvicinarsi all'uscio della mia camera. Sussulto per un attimo, per poi rendermi conto di chi si tratta e tirare, relativamente, un sospiro di sollievo.

«ehi.. Ti ho svegliato io per caso?»

In questo momento, piuttosto che ammettere che ero sveglia a fantasticare sul nostro bacio di qualche ora fa, preferisco mentire.

«si ma tranquillo, non fa niente»

Che falsa.

«che ci fai sveglio a quest'ora?» chiedo a Matteo subito dopo, notando il cuscino tra le sue mani e la torcia del telefono accesa.

Lui, di tutta risposta, sbuffa appoggiandosi alla porta «non so se lo sai, ma tuo fratello russa come un trattore.. Non riuscivo a dormire, quindi mi sono alzato e ho pensato di andare a stendermi sul divano»

«già, io dopo un po' ci avevo fatto l'abitutine. Mi dispiace che non sia riuscito a dormire fino ad ora»

«non c'è problema, ne ho approfittato per giocare un po' a Candy Crush»

Scoppio a ridere, anche se dentro di me mi sento morire: io ero così stressata per via di ciò che è accaduto poco fa tra noi da non riuscire a pensare ad altro, mentre lui nella stanza accanto era tranquillo a giocare con il suo cellulare. Ecco un modo efficiente per farmi sentire una fallita.

«dai ti lascio dormire, scendo sul divano. Buona notte» mi saluta sorridente. Gli sorrido di ricambio e aspetto che se ne vada, prima di tirare una serie di pugnetti al cuscino con il volto di Niall Horan che ho qui di fianco. Sono una sfigata, lo so. E so anche che il cantante irlandese c'entra ben poco con questa mia miserabile situazione. Mi sento come una quindicenne alle prese con la prima cotta al liceo, e questo non mi piace affatto.

s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now