XXV

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Giovanni: "non posso crederci"
Mauricio: "noi romani non facciamo queste cose!"
Matteo: "ma nemmeno noi milanesi! Probabilmente sua madre e Mike sono delle eccezioni..."
Io: "ragazzi... Vi rendete conto? Sono mia mamma e mio fratello quelli di cui stiamo parlando!"
Matteo: "lo so amore stai tranquilla...risolveremo tutto", dice stringendomi a se con una mano sulla mia vita.
Appoggio la testa sulla sua spalla. I quel momento entra un dottore, che ci avvisa che gli orari di visita sono finiti. Dopo aver salutato Giorgio, usciamo tutti dalla sala. Decidiamo di andare a mangiare una pizza per cercare di dimenticare tutto sto casino.
Luca: "dobbiamo invitare anche Federico, se no si insospettisce se tutta la Crew se ne va lasciandolo solo... Siamo pur sempre suoi amici!"
Siamo tutti d'accordo, quindi Giovanni (il più sensibile del gruppo) si allontana per andare da lui.
Ritorna poco dopo, seguito da Federico. Quando arrivano, si sente molta tensione nell'aria, nessuno sa cosa dire né cosa fare. Ci guardiamo negli occhi, sperando che al più presto qualcuno si decida a parlare. Grazie a Dio, Matteo ci tira fuori dai guai con questa frase: "chi viene con me in auto? Ho quella a noleggio per due giorni!"
Alzo subito la mano, imitata da Pietro e Giovanni. Gli altri se ne vanno con Luca, che carica con sé Mauricio, Andrea e Federico. Andremo alla pizzeria dell'altro giorno, dato che era veramente buona. Trascorriamo un pranzo tranquillo, all'insegna del divertimento e della pazzia totale. Ovviamente non sono mancati i momenti imbarazzanti con mio fratello, ma ne siamo usciti sempre molto bene con battutine e sorrisini. Il resto della giornata passa velocemente, tutti insieme il tempo vola, fino alla sera. Pietro riceve una telefonata e si stacca un secondo dal gruppo, per poi tornare qualche minuto dopo con un sorriso stampato sul volto.
Io: "che hai Giampy?"
Pietro: "dimettono domani mattina Giorgio dall'ospedale!"
Siamo felicissimi, e per la gioia si leva un urlo, al quale partecipano tutti tranne Federico, che si limita a sorridere e a fare un cenno di affermazione con la testa. Sospiro e alzo gli occhi al cielo, mi da veramente tanto fastidio vedere un ragazzo che si comporta in questo modo con uno dei suoi migliori amici. Non mi capacito di come possa essere possibile.
Al tramonto, mangiamo nel parco vicino a casa mia le cose che siamo andati a comprare al McDonald's. Ci sediamo per terra e ceniamo tra amici. Federico, con una scusa, se ne va prima del previsto, e a me sale una curiosità immane. Chiamo fuori dal gruppo Matteo. Quando siamo abbastanza lontani, gli dico: "voglio seguirlo"
Matteo: "ma sei impazzita? E se ti scoprisse e ti facesse qualcosa? No me lo perdonerei mai"
Io: "dai ti prego...vieni pure tu!"
Matteo: "massi dai, facciamo gli Acab"
Sorrido e lo bacio sulla guancia, poi dopo aver salutato i nostri amici ce ne andiamo mano per la mano dietro a mio fratello, a debita distanza, per non farci vedere e non fargli notare la nostra presenza. Sembriamo tanto degli stalker professionisti o delle spie segrete che pedinano la loro "vittima"...

s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now