Capitolo 11 - Invito

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Sento il suo cuore battere da quanto strette sono le sue braccia sul mio corpo. Per una volta, dopo tanto tempo, sento una sensazione piacevole. Sto a godermi questo momento che so che non durerà molto. Piano piano la forza di quell'abbraccio svanisce finché, uno più rosso dell'altra, ci guardiamo timidamente. In preda al panico allora dico: «Ti va di uscire?». Mentre mi sento stupido ad aver chiesto una cosa del genere lei annuisce e mi prende la mano trascinandomi verso l'uscita. Ma che cavolo le prende?

...

Passeggiamo per una città apparentemente deserta. La domenica è tutto chiuso e nessuno va in giro per la città. So che non è il momento giusto, ma devo saperlo. Le chiedo di Yui. Rimane un momento bloccata, e finalmente mi risponde: «Siamo compagne di classe, lei sa di quello che successe quando eravamo piccoli e crede che tu abbia sbagliato. Io invece sono sempre stata dalla tua parte perché sono l'unica a sapere come davvero è andata. Purtroppo la ferita all'occhio che hai fatto a quell'idiota ha praticamente invertito i ruoli e da molti, in questa città, sei stato visto come l'aggressore. Secondo me lei non si fida ancora di te, anche se mi hai fermato dall'ucciderla. Fatto sta che lei mi ha sempre trattato come fossi una stupida per averti sempre difeso. Però adesso siamo in questo gioco... E speravo di fargliela pagare, tanto in un modo o nell'altro in questo incubo sarebbe morta uccisa da qualche altro giocatore». Sono senza parole. Da una parte vedo tale azione positivamente per aver difeso la mia dignità e la mia figura, dall'altra parte voler uccidere una persona per così poco è da pazzi. Però sento che posso fidarmi di lei, è una brava persona. Mi fermo e, guardandola negli occhi, le dico "grazie". Lei sorride e continuiamo a camminare.

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Riusciamo a trovare un negozietto aperto e compro un po' di cibarie. Di sera la porterò a casa mia e cucinerò. Da quando i miei non si fanno più sentire cucinare è all'ordine del giorno, anche se purtroppo non me la cavo molto bene, so fare giusto l'essenziale. Le chiedo, timidamente, di darmi dei consigli di cucina e ridendo mi risponde: «Se vuoi posso aiutarti, non sarà un problema, anzi sarà divertente». La guardo mentre sorrido e rimango incantato, fissando quel suo sorriso. Accetto volentieri e discutiamo su che piatto possiamo preparare insieme per già organizzarci a dividerci i compiti. Mi aspetta una serata diversa dalle solite e probabilmente divertente. Sono felice.

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Stiamo per tornare a casa quando tutto intorno si fa nero. I palazzi, la strada e persino le macchine parcheggiate si sono volatilizzate, sostituite da un profondo nero che mette un'ansia assurda. Tutto questo può essere opera di una sola persona. Ci si presenta davanti una sagoma facilmente riconoscibile, un uomo incappucciato e vestito tutto di nero. È il creatore del gioco. Ci si avvicina e mi metto davanti ad Hannie come per proteggerla. I passi di quell'uomo sono decisi e lentamente la distanza fra noi diminuisce. Mette la mano nella tasca del lungo abito nero ed estrae due specie di carte di credito. «Prendetele, questa sera siete invitati a cena da me, con tutti gli altri giocatori naturalmente. Ovviamente non sarà possibile avvicinarvi troppo tra voi e inoltre vi converrebbe trovare un modo per non svelare la vostra identità, ho un bell'annuncio da dare questa sera. Ci si vede». Appena prese entrambe le card, in modo leggermente indeciso, sparisce e tutto l'ambiente intorno a noi torna ad essere quello che conoscevamo. Non ho da nascondere il fatto che ero paralizzato, non capivo cosa stesse succedendo, ma sapevo che avevo il mio vero nemico davanti agli occhi. Ho sentito una stranissima sensazione scorrermi dentro. Guardo la card. C'è scritto: "Sei il benvenuto alla prima cena offerta dal Creatore per festeggiare il compimento del primo terzo del gioco! Questa sera alle 20:00 ti basterà tenere la card in mano per partecipare!". Questo vuol dire che sono già morte 10 persone? Dall'altra faccia della card c'è una foto del tipo incappucciato con i pollici alzati... Che uomo di poco gusto, si crede spiritoso? Non si riesce a vederlo in faccia neanche in questa foto, come non ci sono riuscito neppure poco fa.

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Rimane il fatto che tra 4 ore abbiamo questo incontro con lui, ma anche con gli altri giocatori. Dobbiamo trovare un modo per coprire il viso per nascondere quindi la nostra identità reale. Con una maschera o qualcosa del genere non dovremmo avere problemi. Ma dove la troviamo una maschera con tutti i negozi chiusi?

The Elekt - Il giocoWhere stories live. Discover now