Capitolo 6 - Alleanza

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Sarà proprio imbarazzante. Questa stessa sera sarò protagonista di un'uscita a coppie... 28 e 29 ci hanno invitati a prenderci un aperitivo, per discutere di questa possibile alleanza. Rimango convinto del fatto che loro non siano cattive persone perché non hanno mai cercato lo scontro, per questo hanno ancora un potere a testa, anche se hanno studiato uno stile di combattimento, ma immagino esclusivamente per scopo difensivo. L'unico dubbio che mi rimane è: come fanno Hannie e 29 a conoscersi? Sembra essere ancora poco lucida, quindi momentaneamente preferisco non chiederle nulla. Piuttosto cerco di farla calmare e di spiegarle che non abbiamo nulla da temere. Ma c'è da capire quali siano le loro intenzioni. Certo, non possiamo fidarci fin dal primo momento, ma non è meglio avere alleati anziché nemici? Mi cambio i vestiti strappati e sporchi e mi preparo per l'uscita, mentre Hannie, senza neanche un graffio, aspetta nel salotto. Una volta cambiato, decido di accompagnarla a casa sua. Camminando per strada, con un'aria particolarmente pesante, restiamo in silenzio per qualche minuto, un silenzio interrotto dopo poco da lei: «Se le cose si mettessero male questa sera, ti prego di non fermarmi. Va bene?». Mi fermo all'istante. In pochi istanti di riflessione accetto, ma le chiedo di usare comunque il buon senso. Quando ci siamo incontrati la prima volta in questo gioco era così sicura di se, ora invece risulta essere più umana, ma questo cambiamento non è avvenuto solo in lei, anche io nel mio primo combattimento ero pieno di me, ora comincio a dubitare di tutto, di tutti e anche di me stesso.

...

Siamo arrivati sotto casa sua. Naturalmente non ho intenzione di entrare in casa di una ragazza ma lei insiste, cercando di convincermi con la scusa che i suoi genitori in questi giorni non ci sono. Allora, come se le sue stesse parole le avessero fatto intuire qualcosa, si ferma un attimo e chiede dove fossero i miei genitori. «Sono all'estero, non ho mai capito per cosa. Mi hanno lasciato da solo da un paio di anni, senza farsi mai sentire». Senza dire nulla entra e la seguo, restando in salotto aspettando che anche lei si cambi gli abiti. Dopo pochi minuti esce... Ma è bellissima! Sta indossando un vestitino particolarmente elegante, tanto da farmi sbarrare gli occhi, non passati inosservati perché con uno strano sorriso mi chiede: «Ti piace?». Naturalmente rispondo positivamente, senza però riuscire a guardarla negli occhi.

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Siamo usciti da pochi minuti ed è proprio come prevedevo: è troppo imbarazzante per me. Camminiamo per strada e sembriamo davvero una coppia, vestiti entrambi in modo abbastanza elegante. Arriviamo puntuali al locale da loro indicato, ma siamo soli, non sono ancora arrivati. Dopo pochi minuti anche l'altra coppia si fa viva. La povera 29 cammina male, sicuramente per la batosta che ha ricevuto poche ore prima da Hannie. Ci salutiamo, ci stringiamo la mano e ci sediamo. 28 comincia le presentazioni: «Il mio vero nome è Rew, mentre lei è Yui. Siamo fidanzati da 1 anno, quindi da prima che questo maledetto gioco cominciasse». Sono leggermente in tensione. Mi prendo di coraggio per cominciare a parlare ma Hannie mi precede: «Io sono Hannie, lui è Koh. Ci scusiamo per avervi attaccato, la colpa è stata solo mia, non avrei dovuto organizzare un attacco». Hannie e Yui si conoscono già, c'è uno strano scambio di sguardi tra loro. La serietà si sta facendo estremamente fastidiosa, quindi, per smorzare la tensione, chiedo in modo leggermente impacciato: «Volete qualcosa da bere?». I tre ragazzi mi guardano spiazzati. Rew mi risponde per primo ridacchiando: «A me va benissimo un caffè ristretto». Le ragazze invece sono come incantate a fissarmi, forse sia per la mia inopportuna e imprevista domanda. Per mettere il dito nella piaga aggiungo: «Tanto offro io, non preoccupatevi». Accompagno il tutto con una risata mossa dalla paura e finalmente mi rispondono. Vado a ordinare e torno al tavolo. Dopo poco, Rew, credo con le mie stesse intenzioni, chiede da quanto tempo io e Hannie fossimo fidanzati. Dopo essere arrossito entrambi, lei tiene lo sguardo verso il basso mentre io spiego il fraintendimento. La tensione comincia a venir meno, riusciamo addirittura a scherzare e ridere. Mi sono quasi dimenticato di tutto il resto, del combattimento di poche ore prima e di quegli altri che ci aspettano. Pago il conto, come promesso, anche se Rew insiste per dividere la spesa, e camminiamo per quella strada da loro sempre usata per le passeggiate.

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Dopo un lungo silenzio, Rew, diventato serio, chiede cosa intendessi per alleanza. In effetti non ci avevo ancora pensato, ma la mia idea era quella di collaborare, ma non ho idea di quali possano essere i limiti. «Il primo punto sarebbe una tregua bellica, quindi non dovremmo attaccarci a vicenda e, anzi, aiutarci in caso di pericolo contro altri giocatori, passarci informazioni nel caso di eventi degni di nota». Per adesso mi viene in mente solo questo. Rew mi risponde immediatamente: «Per me questa alleanza si può fare, ma è solo una tregua momentanea perché dovresti sapere che il gioco vuole un solo vincitore, quindi prima o poi dovremo scontrarci. Nel migliore dei casi arriveremo in finale solo noi quattro, ma se per vostra fortuna, voi doveste avere la meglio, avete già pensato che poi sarete voi due a dovervi scontrare?». Io e Hannie ci guardiamo pallidi... Non ci avevo mai pensato. È vero, prima o poi dovremo combattere l'uno contro l'altra...

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Nuove info:
28 - Rew
29 - Yui

The Elekt - Il giocoWhere stories live. Discover now