Capitolo 4 - Il cambiamento di Hannie

2K 117 15
                                    

Io e Hannie ci conoscemmo d'estate, molti anni fa. Mi ricordo che passavamo praticamente ogni giorno insieme, anche se momentaneamente non ricordo come passavamo il tempo. Era una ragazzina davvero dolce, molto altruista e tanto simpatica da non farmi sparire mai il sorriso. Ridevamo di continuo e, ad essere sincero, probabilmente è uno dei pochi periodi della mia infanzia felici... Un giorno arrivai nella spiaggia dove quotidianamente ci vedevamo e... Era in mare che cercava di nuotare verso la riva, agitandosi come se qualcosa la ancorasse in acqua. Analizzando meglio la scena mi resi conto che aveva qualcuno dietro. La sentivo urlare e chiamare aiuto, ma nessuno tra le persone sulla riva ha mosso un dito, credendo probabilmente che i due, essendo bambini, stessero giocando. Senza neanche essermi spogliato mi buttai a mare e andai nella loro direzione, dovendo assistere alla scena da più vicino: lui la stringeva e per non farla scappare le teneva anche le gambe, la spingeva sott'acqua e le impediva di risalire a prendere aria, costringendola senza ossigeno per troppo tempo. Era chiaro che lei stesse cercando di fuggire, si dimenava troppo per essere davvero un gioco... MA PERCHÉ QUEI MALEDETTI ADULTI NON INTERVENIVANO? Nuotai più velocemente possibile finché non li ho raggiunti, mi avventai su quello stronzo e lo spinsi sott'acqua, urlando ad Hannie di scappare. Era in lacrime, aveva la paura negli occhi. Per darle il tempo di fuggire continuai a tenere sott'acqua il pazzo, finché non mi afferrò la gamba e mi tirò giù insieme a lui. Non vedevo nulla, non sapevo ancora aprire gli occhi in mare. Sentii una botta alla testa, poi sul naso. Riuscii a liberarmi e ad allontanarmi e riemersi qualche metro più in là, ma quel maledetto era fuori ad aspettarmi e mi stava nuovamente venendo addosso. Lei era già lontana, potevo scappare ma... Non potevo perdonare quello che aveva appena fatto, quindi provai a tirargli un pugno mirato alla faccia, ma riuscì ad evitarlo e ad affermarmi per il collo, il tutto sorridendo in modo psicopatico. Disse: «Allora sei tu il ragazzo di cui parlava? Le ho da poco chiesto di metterci insieme ma lei mi ha rifiutato, dicendomi che aveva qualcun altro nel cuore. Se non la posso avere io non la deve avere nessuno. Tu devi morire, e lei verrà a farti compagnia».

...

Da quel momento non ricordo più nulla. Quella fu la prima volta che persi il controllo, la prima di pochissime altre volte. In balia alla rabbia feci qualcosa di cui non ho memoria, ricordo solo che dopo aver ripreso conoscenza l'aggressore urlava tenendosi l'occhio destro da cui usciva del sangue. Ero spaventato, non capivo cosa fosse appena successo. Ero davvero stato io a fargli uscire sangue?... Mentre mi portavano fuori dalla spiaggia vidi Hannie che, piangendo, mi salutava. Quella fu l'ultima volta che la vidi. Fui buttato fuori per sempre da quel posto per il mio comportamento, quando stavo solo cercando di difendere una vittima... Ho voluto dimenticare tutto quello, sarà per questo che non mi ricordavo più di lei... Aver rivissuto quei momenti mi fa stare male, quindi mi metto comodo sul letto e provo a riposare.

...

Passo la notte tra innumerevoli brutti sogni e mi sveglio di prima mattinata. Sono pieno di messaggi, quindi li leggo tutti, alcuni da Hannie per poterci organizzare, altri da amici che non mi vedono da tempo, vogliono invitarmi questo sabato a mangiare fuori con loro. Sabato è già domani, quindi tra neanche tre giorni si torna a scuola... Adesso che ho l'Elekt la mia vita è completamente cambiata, ma non posso perdere le mie abitudini o cambiare stile di vita se voglio che gli altri giocatori, investigando su di me, possano capire che partecipo al gioco, quindi mi vedo costretto ad accettare, ma spero di sopravvivere allo scontro di oggi.

...

Arrivo nel luogo dell'appuntamento senza le cuffie al collo per non farmi notare. Hannie, già sul posto da qualche minuto, mi spiega la situazione: «I nostri nemici sono una coppia, non hanno ancora ucciso nessuno quindi dovrebbe risultare facile ucciderli, avendo un solo potere a testa». Non hanno ucciso nessuno?... E se non volessero partecipare al gioco, se non volessero uccidere qualcuno i mostri saremmo noi... Eppure penso che in qualche modo moriranno per mano di altri giocatori che non si faranno scrupoli. Ragionando così finirà che avrò uno svantaggio maggiore rispetto i partecipanti attivi al gioco che rapidamente aumentano il loro arsenale. Dopo questa cascata di pensieri cominciamo a studiare il piano e li aspettiamo nel luogo che sono soliti passare quotidianamente. Ogni tanto la guardo negli occhi: Hannie è diversa da come me la ricordavo, sembra decisa e non mostra l'ombra di terrore o ansia, è pronta. Io invece continuo ad avere ripensamenti sull'uccidere o meno, sono insicuro, tanto da essere notato anche da lei: «Te lo si legge negli occhi, non vuoi uccidere, non vuoi stare a questo assurdo gioco. Ti capisco. Però ricordati che chi vince avrà un premio a scelta. Potrebbe essere davvero qualcosa di sensazionale, come un desiderio o altro. In ogni caso il fatto che i giocatori vengano eliminati non dà per certo che non possano tornare indietro, basterà arrivare al Creatore di questo gioco e chiarire. Quindi tranquillo, tutto questo non può essere realmente reale. Scusami per la ripetizione». Lei è tranquilla perché si è costretta a pensarla in questo modo ma nulla è sicuro, è vero, però non si può dire con certezza che una volta morti nel gioco si possa tornare vivi al di fuori di esso. Per quello che ho visto la gente sparisce quando viene sconfitta, soffrendo. Inoltre stiamo uccidendo, questo è sbagliato a prescindere.

...

Eccoli, stanno girando l'angolo: sono una bella coppia che si tiene per mano. Ci mettiamo entrambi le cuffie e Hannie urla loro: «Questo è un combattimento 2 contro 2, iniziate ad usare i vostri Elekt e combattiamo!». Inizialmente disorientato, il loro sguardo si tinge di determinazione, indossano le cuffie e si mettono in posizione. Il tempo si è fermato, quindi lo scontro può iniziare!

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora