Lui mi raggiunge un secondo dopo, e con il fiatone inizia ad incolparmi di una scorrettezza che non ho commesso.

Testimoni tutti, vero?

«zitto» gli intimo guardandolo in cagnesco «sei invidioso perchè ti sei fatto stracciare da una ragazza»

Incrocio le braccia, soddisfatta di aver girato ancora di più il coltello nella piaga.

Con i suoi borbottii in sottofondo, prendo le chiavi dalla tasca della giacca, le infilo nella serratura ed entro in giardino, seguita dopo poco da Matteo.

«siamo a casa» grido per farmi sentire da mia madre, dato che non la trovo nè in cucina nè in salotto, pensando fosse al piano di sopra.

Non ricevo alcuna risposta, deduco quindi che non sia ancora tornata dal lavoro.

Dopo aver aiutato il bel barbuto ad inserire le ultime cose nella valigia già pronta, la portiamo al piano inferiore e la lasciamo accanto alla porta, in modo tale da essere già pronti quando arriverà il taxi.

«mi sa che è il momento di salutarci» bisbiglia Matteo, visibilmente dispiaciuto, mentre si avvicina a me per abbracciarmi.

Lo stringo forte; mi mancherà, tanto.

«promettimi che ci sentiremo su Skype quando avrai un po' di tempo libero» gli intimo.

Prendo un grande respiro, inalando il suo buon odore.

«certo»

Ci stacchiamo, ma non sciogliamo l'abbraccio ancora del tutto.
Ci scambiamo un paio di piccoli baci, poi veniamo interrotti dal suono del clacson del taxi.

«devo andare» sottolinea Matteo, come se non avessi sentito quel rumore assordante.

Annuisco, facendo un passo indietro per permettergli di afferrare la valigia.

Lo accompagno fino alla strada, insieme carichiamo il bagaglio nel baule e ci salutiamo un'ultima volta.

«fai la brava» scherza lui affettuosamente, lasciandomi un bacio sulla fronte «e ricordati che tra tre giorni è il compleanno di tua madre»

Sorrido, non pensavo lo sapesse, nè tantomento che se lo ricordasse.

«ci si vede, Valente»
Lo saluto con un gesto rapido della mano, mentre lui si siede sul sedile posteriore dell'auto.

«a presto, Betti»

La portiera si chiude e, dopo poco, il motore della Polo si accende, lasciandosi una scia di fumo dietro.

Resto lì, ferma, a fissare il punto lontano in fondo alla via dove l'auto sembra scomparire piano piano.

È tutto molto scenico, sembra fatto apposta con il tramonto imminente alle mie spalle..

Mi rendo conto di quanto sia strano ciò a cui sto pensando e mi scappa una risatina.

Sorrido, voltandomi di 90° e camminando verso l'entrata di casa mia.

Mi siedo sul divano, mi tolgo le Puma e appoggio i piedi nudi sul tavolino qui di fronte.

Sono così stanca dalla giornata di oggi che chiudo gli occhi senza neanche accorgermene, tentando di schiacciare un pisolino prima di cenare.

s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now