Capitolo 35

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Restammo sedute su quella panchina in silenzio per un po' di minuti ma alla fine decisi di toglierle le cuffiette.
Lei mi guardò abbastanza stranita ma non mi importava.
"Non ti ho mai vista qui in giro"
"Di solito mi metto nascosta fra gli alberi perché mi piace molto la natura"
"Ah"
"Te invece?"
"Io cosa?"
"Di solito vieni spesso?"
"Si,questo è uno dei miei posti preferiti,soprattutto quando fa notte e si accendono i lampioni.Sembrano delle stelle.."
"Io preferisco di giorno,quando la luce filtra dalle foglie degli alberi e diventa più sfocata."
Restanmo qualche altro minuto in silenzio ma almeno stavolta non si era rimessa le cuffiette.

Dopo poco Asia si abbassò per prendere qualcosa dal suo zaino che era appoggiato ai suoi piedi.
Tirò fuori un album da disegno e una matita.Il la guardai incuriosita,non ho mai saputo disegnare,sono completamente negata in questo.
"Sai disegnare?"
"Si" disse prendendo un disegno è facendomelo vedere.
Raffigurava un paesaggio in primavera:era stupendo.Mai visto qualcosa di così bello.
"Ma è bellissimo!"
"Grazie.Te invece in cosa sei brava?"
Mi chiese mentre iniziava a disegnare sul suo album.
"Io suono il pianoforte" dissi quasi orgogliosa.
"Ah" disse mordicchiando la fine della matita.Probabilmente non mi stava già più ascoltando...Che bello fare queste conversazioni molto lunghe e interessanti.

Dopo alcuni minuti mi sentii chiamare da lontano.
Alzai lo sguardo dal telefono e lo puntai verso la voce,lo stesso fece la ragazza dai capelli rossi.
Gennaro.Gennaro stava urlando il mio nome con un sorriso enorme sulla quella sua faccia da sedicenne.Cosa strana.Moooolto strana.

Mi alzai dalla panchina e gli andai in contro con uno sguardo confuso mentre lui si avvicinava correndo con le braccia spalancate.In pochi secondi mi ritrovai stretta e sollevata da un suo abbraccio.
Ok. Qui la cosa sta diventando abbastanza inquietante.
"Genn.Mettimi giù e dimmi se stai bene perché sennò ti porto in ospedale" dissi seria.
Poco dopo mi ritrovai con i piedi per terra e con lo sguardo fisso in quello di Genn che intanto continuava ancora a sorridere.
"Allora?!" Chiesi io spazientita.
"Io e Alex un po' di tempo fa siamo andati a far sentire i nostri pezzi a una casa discografica e oggi ci hanno chiamato dicendoci se volevamo firmare un contratto con loro!!" Disse tutto d'un fiato.
Ero a bocca aperta.Non avevo più un briciolo di autocontrollo tanto che iniziai a urlare e a saltare sul posto.
"O MIO DIO!I MIO DIO!!NON CI CREDO!!"Urlai saltandogli addosso allacciando le mie gambe al suo bacino.Gli presi il volto fra le mani e gli diedi un lungo bacio che presto approfondì.

Dopo varie smancerie e altre congratulazioni,deciso di presentare Asia a Genn.
"Ho conosciuto una persona" dissi prendendolo per mano e portandolo verso la panchina.
"La ragazza dai capelli rossi seduta laggiù?"
"Esattamente.Non siamo amiche ma comunque ci ho scambiato due chicchiere" dissi soddisfatta del mio lavoro anche se pessimo,molto pessimo.

Una volta arrivati alla panchina,osservai Asia che stava ancora disegnando.Ero indecisa se interromperla o no ma a risolvere i miei problemi arrivò Genn che iniziò a parlare.
"Io sono Gennaro,il ragazzo di Sof"
La ragazza dai capelli rossi non accennava a smuoversi dal suo lavoro e Genn si stava per innervosire.
"Io sono Asia.Una tizia sconosciuta che ha attirato l'attenzione della tua ragazza rompiscatole"
"Concordo,è una rompiscatole"
"Vedo che vi trovate d'accordo ad insultarmi davanti a me" dissi fintamente offesa.
Asia,per la prima volta,puntò il suo sguardo sul mio e poi passò a quello di Genn dove si soffermò più del dovuto.
Sbuffai.
Che fastidio.

Genn e Asia si misero a parlare di non so cosa e io me ne andai verso il ponticello.Quei due sembravano molto più uniti di me e Genn...forse avevano più cose in comune,forse Asia aveva un comportamento che assomigliava di più a quello del biondo...
Ahhhhh!Quanti problemi che mi sto facendo!Si stanno solo conoscendo,nulla di più.

Decido di chiamare Alex.

"Pronto?"

"Alex,sono io"

"Ah Sofi!Dimmi"

"Dove sei?"

"Ho appena finito di lavorare e avevo intenzione di andarmi a fare un giro,perché?"

"Puoi venire a prendermi?"

"Dove sei?E che è successo?" Iniziò a chiedere tutto preoccupato.

"Nulla.Ho solo bisogno del mio migliore amico"

"Arrivo.Dove sei?"

"Al solito posto"

"Sono li in pochi minuti"

"Ti aspetto."

E mise giù.

Intanto che aspettavo l'arrivo di Alex,mi misi a guardare il fiumiciattolo e dei vari pesciolini rossi che avevo notato solo alcune volte.
Mi sarebbe piaciuto non essere un essere umano,è così brutto e difficile,con tutte queste emozioni contrastanti,con gli obblighi da seguire e non potersi sentire liberi.
Se fossi stata un animale sarebbe stato molto più facile:cacciare per sopravivere oppure mangiare della semplice erba e stare lontana dai pericoli.Niente emozioni,niente cervello pensante che fa ipotesi su ipotesi.

Mentre ero occupata a fare la "filosofa",non mi ero accorta che Genn mi aveva raggiunto.
"Che succede?" Chiese lui venendo vicino a me.
Non lo guardai.
"Nulla" dissi abbastanza fredda.
"Sei arrabbiata?" Chiese quasi stupito.
"Nooo, perché dovrei?!Perché te e capelli rossi vi fate quattro risate mentre mi insultate?!Oppure perché sembra che stai meglio con lei che con me?!" Mi feci scappare tutto questo perché mi stava per esplodere il cuore.Non potevo tenermi tutto dentro?questo era un dato di fatto.
Sentivo lo sguardo di Genn su di me.
"Pensi veramente questo?"
Mi voltai verso di lui.
Diciamo che non penso proprio quello che ho detto...forse Mi sono fatta in po' prendere dalla rabbia.
"Allora?Pensi davvero tutto quello che hai detto?!Perché se è così vuol dire che sei proprio una cretina.Davvero,non pensavo che potessi essere così stupida!"
Bene.Possiamo mandare a farsi fottere il piano di ammettere che avevo torto.
"Dato che non mi fai spiegare pensa pire quello che ti pare,uo me ne vado.Ci vediamo Gennaro."
Dico mentre me ne vado verso l'uscita del parco.
Sento una mano afferrarmi il polso.Mi volto.
"Lasciami andare Genn"
"No,spiegami. "
"Non meriti nessuna spigazione.E adesso ti sarei grata se mi lasciarsi andare Gennaro."
Dissi seria.
Sentivo il mio cuore incrinarsi sempre di più ogni secondo che passava.Sapevo che avrei pianto di lì a poco e non volevo farlo davanti a Genn.

La presa del biondo diminuì e io iniziai a correre verso l'uscita del parco.Vidi Alex in lontananza e mi fiondai fra le sue braccia mentre mi lasciavo andare alla tristezza e alla rabbia.

||Runaway||《Urban Strangers》Where stories live. Discover now