Capitolo 34

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Sbuffai e mi voltai verso di lui.
"Ma si può sapere come fai a rovinare sempre tutto?" Gli chiesi toccandogli il naso con un dito.
"Ho un dono naturale"
"Immaginavo.."
"Comunque mi piacerebbe sapere chi erano i tizi di ieri."
"I miei genitori"
"Non vi assomigliate nè fisicamente nè caratterialmente."
È inutile mentire ancora,tanto prima o poi glielo dovrò dire quindi meglio togliersi subito il pensiero.
"Sono stata adottata" sussurrai sperando che non avesse sentito ma,come al solito,mi sbagliavo.
"Capisco.Ora tutto torna" fece lui poggiando il suo mento sulla mia spalla.
Non so bene come mi sentivo in quel momento ma di sicuro mi sentivo molto più leggera.Mi ero portata quel peso per 12 anni e finalmente non dovevo più portarlo da sola.
"Ti prego di non dirlo a nessuno Genn." Dissi seria.
"Perché?"
"Perché non voglio che gli altri cambino il loro atteggiamento nei miei confronti solo perché sono stata adottata.Capisci?"
"Capisco,non ti preoccupare,il tuo segreto è al sicuro con me" disse dandomi dei lievi baci sul collo.
Dopo poco mi addormentai in un sonno senza sogni.

"GENNARO!SOFIA!VI VOLETE SVEGLIARE O SIETE MORTI?!" Queste bellissime urla mi svegliarono e mi fecero sobbalzare dal letto.
Mi stropicciai gli occhi e mi voltai verso l'altra metà del letto dove vi era un esemplare di Genn addormentato beatamente e che non aveva sentito assolutamente nulla di quello che l'adorabile Alex aveva urlato.
Mi alzai dal letto e andai in cucina,dato che le urla provenivano da li
"Si può sapere come hai fatto ad entrare?!" Gli urlai e Alex si voltò verso di me tutto spaventato.
"Mi hai fatto prendere un infarto Sofi!"
"Io ti ho fatto prendere un infarto?!Hai idea di quello che mi hai fatto provare svegliandomi con le tue graziose urla di prima mattina?!?!" Gli urlai furiosa.
"Ma buongiorno anche a voi!" Ecco quest'altro.
"Oh Santo cielo,io già non ne posso più di questa giornata." Dissi alzando le mani al cielo e dirigendomi verso il bagno per darmi una sistemata e cambiarmi i vestiti.

Quando fui pronta tornai in cucina ma non c'era nessuna traccia nè di Genn nè di Alex.
Decisi di andare al loro appartamento per prendere la chitarra di Genn e portarla da Giò.

Appena arrivo al pianerottolo inizio a sentire delle urla.
"Non capisci un cazzo!Come osi pensare questo dopo 4 anni Fede,QUATTRO!" Queste urla appartenevano a Matilde e da quello che avevo potuto ascoltare penso che stesse litigando con Federico.
"È colpa sua,non prendertela con me!" Urlò di rimando il biondino.
Decisi di entrare.
Pessima mossa.
Ci mancava poco che mi arrivasse una rivista appena tirata dalla mia migliore amica.
"SCUSA SOFI MA NON È PROPRIO IL MOMENTO!" Mi urlò.
"Non preoccupatevi,sono venuta a cercare Genn e Alex."
"Ah,cerchi i due cretini?" Mi voltai verso Fede.
"Come hai detto?"
"Cretini."
Dio quanto mi sarebbe andato di prenderlo a schiaffi!
Lo ignorai e andai nelle camere dei ragazzi dove non trovai nessuno.Però nella camera di Genn trovai la sua chitarra così decisi di avviarmi al negozio di musica di Giò.
"Ragazzi io esco,se Genn vi chiede qualcosa potreste dire che sono da Giò?"
"CERTO!"
"NO!" Urlarono insime i due e poi ripresero a litigare.Sarebbe stata una luuuunga giornata...

Arrivai al negozio di Giò ed entrai.Ad accogliermi trovai Alex.
"Ecco dov'eri finito!Ah comunque Matilde e Fede ti stavano distruggendo casa."
I suoi occhi si spalancarono e il suo mento toccò quasi il pavimento.
"C-Cosa?"
"Stavano litigando e quindi penso che presto o tardi di casa tua non rimarrà più nulla"
"Ora si che la mia giornata è diventata migliore"
"Sono qui apposta Alex" dissi dandogli una pacca sulla spalla.
"Comunque c'è Giò?Gli avrei portato la chitarra di Genn da far sistemare."
"Ehi Giò!C'è Sofia che vuole sistemare la chitarra di Genn!!"
Da dietro uno scaffale comparve la testa di Giò con un sorrisone in faccia.
"Oh bene bene!Sei venuta presto!"
"Eh si,Alex mi ha rotto le scatole tutta la mattina"
Alessio mi diede una lieve gomitata.

Dopo aver dato un'occhiata alla chitarra Giò mi disse di venire a prenderla dopo pranzo e che mi avrebbe fatto uno sconto.

Per passare il tempo decisi di andare a fare una passeggiata al solito parco.
Mentre camminavo mi arrivò una chiamata da Genn così risposi.

"Pronto?"

"Ehi Sof,dove sei?"

"Al parco, tu invece che fine hai fatto?"

"Ora ti raggiungo e ti spiego"

"Va bene ma fai veloce"

"Perché, ti manco?"

"Si..."

"Ehi tutto bene?Come mai tutta questa dolcezza stamattina?"

"Oggi mi sento dolce,sei fortunato"

"Sono fortunato ad avere te"

"Anche io"

"Ora arrivo,a dopo"

"A dopo"

Mi diressi verso la solita panchina.Ora quella panchina poteva scriverci un libro sulla mia vita,aveva visto tutti gli episodi più importanti.
Purtroppo la panchina era occupata da una ragazza ma decisi comunque di sedermi.
La ragazza stava ascoltando con le cuffiette della musica a tutto volume che,da quello che potevo sentire,si trattava di musica rock.
La ragazza non doveva essere molto alta,i capelli erano rossi e lisci ma non molto lunghi.
La spintonai lievemente con un dito per attirare la sua attenzione.Quella ragazza mi ispirava amicizia e poche persone mi trasmettono questo sentimento.
La ragazza mi guardò con i suoi occhi ambrati circondati da matita e mascara.
"Ciao!" Dissi sorridendole. Doveva avermi preso per una pazzoide perché fece una faccia abbastanza strana.
"Io sono Sofia,tu come ti chiami?" Mi sentivo come se fossi tornata bambina.Di solito questa frase la usavo per attaccare bottone con le ragazze che incontravo durante le vacanze al mare.
"Asia" disse dandomi la mano che io trinsi.
"Ho sentito che stavi ascoltando musica rock..."
"Si,i nirvana." Disse senza tanti giri di parole.

Devo ammettere che non conosco molto bene la musica rock ma comunque i grandi nomi li conoscono tutti!
"Ah si!La mia canzone preferita è Smells like teen spirits" dissi tutta contenta ma la ragazza già si era rimessa le cuffie e mi stava di nuovo ignorando.
Asia mi ispirava fiducia e ci avrei fatto amicizia a costo di pregarla!

||Runaway||《Urban Strangers》Where stories live. Discover now