Capitolo 26

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Una volta arrivati al palazzo i miei genitori fecero una faccia disgustata.
"Non preoccupatevi,non cadrà a pezzi.E sappiate che il mio appartamento è molto meglio"
È vero che il palazzo dove vivo non è nuovo ma comunque non cade nemmeno a pezzi!

Presi i bagagli di mia mamma perché,ovviamente,anche se doveva restare solo per un giorno lei si era portata dietro metà casa,mi pare ovvio.
Prendemmo l'ascensore e arrivammo molto presto davanti alla porta del mio appartamento.
Guardai i miei genitori.
"Perché ci guardi così tesoro?"
"Non mettete troppa soggezione a Gennaro,per favore." Ero preoccupata per tutte le domande che gli avrebbero fatto i miei.
"Oh,non ti preoccupare cara" disse mia mamma accarezzandomi i capelli.
Odio questa cosa.La fa da quando sono piccola e l'ho sempre odiata,perché deve toccare i miei capelli?I capelli non si toccano,chiaro?!Bene.

Entrammo dentro casa e andai ad appogiare subito la valigia di mia mamma in camera mia dato che non avevo neanche una camera degli ospiti.
Una volta tornata in salotto trovai i miei genitori esattamente come li avevo lasciati.
"Che ve ne pare?" Chiesi un po' titubante indicando la stanza intorno a noi.
"C'è di peggio" disse mio padre.Ovvio,tipico da lui una risposta del genere.
"A me piace,è un po' piccolo ma molto grazioso"
"Grazie mamma" le sorrisi sinceramente.

Dove sarà Genn?Ho detto ad Alex di farlo venire puntuale e invece dov'è?!

"Dov'è questo Gennaro?" Mi chiese mio padre.
Ecco, e ora che mi invento?
"Bhe ecco...dovrebbe..si ecco..-fui interrotta dal bussare della porta.
Oh grazie al cielo è arrivato!
Andai ad aprire la porta e mi trovai davanti un Gennaro tirato a lucido:aveva una camicia bianca che,stranamente,era della sua taglia, una cravatte nera e un pantalone elegante nero con delle scarpe che,indovinate un po? Erano nere!
I capelli erano ordinati e riuscii a vedere benissimo i suoi occhi azzurro ghiaccio senza dover incontrare quel suo ciuffo ribelle.
"Oh mio Dio,ma sei davvero tu?"
"Per favore,non commentare e facciamo questa cosa in fretta che non voglio restare un minuto di più vestito come un pinguino"
"Va bene ma non ti scaldare e resta calmo, i miei sono di là.Dammi la mano" dissi allungandogli la mia mano alla quale lui si aggrappò ed entrammo in salotto cosi:mano nella mano.

Ci sedemmo tutti intorno al tavolo e ci guardammo negli occhi:sembrava una scena di qualche film di spionaggio o cose simili.Nessuno aveva intenzione di dire nulla.
"E così tu saresti Gennaro,sei proprio un bel ragazzo!" Disse mia mamma tutta contenta.
Bene, il primo ostacolo è stato superato ora manca quello più difficile.
"Come vi siete conosciuti?" Chiese mio padre.
E adesso che diavolo gli diciamo?Che è un amico di Alex e di conseguenza non è di famiglia nobile?No,assolutamente no.
"Sono un amico di Alex" disse Gennaro alzando le spalle.
Avrei voluto sbattere la faccia sul tavolo,letteralmente.
"Ah, il tuo amico giusto?"
"Si"risposi io leggermente in ansia.
"Che cosa ti piace fare nel tempo libero Gennaro?" Continuò l'interrogatorio mio padre.
"Suonare,amo molto la musica."
"Ah, proprio come Sofia.Io sinceramente la trovo una cosa stupida la musica di questi tempi."
Sentii la mano di Genn stringere con più forza la mia,si stava innervosendo.
"Allora,come va a casa?" Chiesi io.
"Oh molto bene!Tuo padre ha trovato qualcuno a cui lasciare il posto quando non ci sarà più!"
Rimasi leggermente interdetta.
"Davvero?E chi sarebbe?"
"Non lo conosci" disse mio padre freddamente.
"Ma voglio sapere chi è"
"Ti da fastidio che qualcuno abbia preso il tuo posto vero?Sei sempre in tempo per tornare indietro" disse mio padre quasi ghignando.
"Scordatelo.Non voglio quello stupido posto per vecchi babbioni!"Ok, forse avevo un po' esagerato ma mi aveva provocata lui!
"Finiscila di fare la bambina"
Quel tono era da molto che non lo sentivo.Era un tono freddo e distaccato che usava veramente pochissime volte.
Io lo guardai freddamente come per lanciargli una sfida a chi resiste di più.
"Vi ho fatti venire qui per un motivo,non solo per farvi conoscere Gennaro."
"E quale sarebbe questo motivo tesoro?" Chiese mia mamma.
"Ho bisogno di soldi"
L'ho buttata là così come una bomba.I miei genitori rimasero per un po' in silenzio forse un po' interdetti dalla mia richiesta dato che non avevo mai chiesto un soldo in vita mia.
"Perché ti servono?" Chiese mio padre.
Inventati qualcosa.Inventa.Inventa.Inventa
Ci sono!
"Ho bisogno di un nuovo pianoforte a coda" Perfetto,penso di non aver mai trovato una scusa così buona.
Mio padre mi guardò dritto negli occhi e io non abbassai lo sguardo.
"Molto bene, verrò a prenderlo con te."
"No.Te non ci capisci nulla.Questo è il mio ambito quindi,se permetti,ci penso da sola"
"Molto bene,quanto ti serve più o meno?"
"Intorno ai €6.000"
"Così poco?"
"Si, ne ho trovato uno a un buon prezzo, non trovi?"
"Già,molto bene"
"Li vorrei in contanti ovviamente"
"Va bene, ma poi non ti daremo più un soldo per quella musica"
"Certo" dissi iniziando a rilassarmi.
Il grosso era fatto e,sinceramente,non pensavo che potesse essere così facile convincere mio padre.

Dopo aver pranzato mio padre prese in disparte Genn e io rimasi con mia madre.
"Comunque sono contenta che finalmente tu ti sia sistemata"
"Già,anche io" dissi sorridendo sinceramente.In effetti ero proprio contenta se non fosse per qualche piccolo incidente di percorso...ma questi sono dettagli!

Dopo un po' tornarono mio padre e Genn, che era bianco più del solito.Chissà che si erano detti.

19:50
"Tesoro, abbiamo l'aereo fra dieci minuti!" Urlò mia mamma dalla cucina.
"Va bene, allora andiamo che vi accompagno!"

Un secondo prima di uscire mi ricordai che dovevo prendere i soldi di mio padre.
"Papà, i soldi."
"Ah si, aspetta." Mio padre si portava sempre un sacco di soldi dietro,non ne ho mai capito motivo.
Dopo poco mi ritrovai con un sacco di soldi fra le mani così li riposi per bene e accompagnai i miei dicendo a Genn di aspettarmi a casa di Alex.

Dopo aver lasciato i miei genitori all'aereoporto ritornai verso il mio palazzo e bussai alla porta dì Alex.
Appena mi aprì abbracciai il moro e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Ce l'abbiamo fatta!!!" Dissi tutta contenta e andando ad abbracciare anche il mio socio di fregature.
Gli diedi un bel bacio e sulle sue labbra gli sussurrai"Non ci sarà più nessun problema d'ora in poi"

Scusate se in questi giorni non ho pubblicato ma ho visto che tanto non leggeva nessuno quindi ho preferito aspettare dopo le vacanze.
Grazie e al prossimo capitolo❤

||Runaway||《Urban Strangers》Where stories live. Discover now