Capitolo 11

153 12 0
                                    

Finalmente arrivammo davanti all'ospedale."Ce l'abbiamo fatta!" Urlò Alex una volta entrati. La signorina alla reception ci guardò male.Ci avvicinammo a lei."Scusi, avremmo bisogno di farci vedere da un dottore" dissi facendo vedere la faccia di Genn alla signorina che sul cartellino aveva scritto Lucia."Oh, si, aspettate che guardo se c'è qualcuno disponibile"si alzò dalla sua sediolina di velluto blu e si diresse verso un corridoio.Noi intanto aspettammo lì davanti."Ma quanto ci mette?!" Chiede Genn spazientito."Perché hai da fare?" Chiesi io."Be..no, niente." Perché doveva lasciare le cose in sospeso?!O me lo dici o no;non che inizi a dirmelo e poi ti fermi. Provai a non pensarci e così cambiai argomento."Ma ti sei già trasferito da Alex?" "Oh si, ero appena tornato quando siamo venuti a vedere se avevi qualcosa da mangiare ma ti abbiaml trovata in balia di quel coglione" disse tutto d'un fiato.La signorina tornò con un dottore alle sue spalle.Avrà avuto si e no una quarantina d'anni, i capelli erano neri e gli occhi grigi e contornati la leggere rughette.Aveva un sorriso che aveva visto tempi migliori."Salve,io sono il dottor Rossi.Prego, venite con me" iniziammo a seguirlo per i vari corridoi fino a quando non arrivammo davanti a una porta bianca che aprì.Era una classica stanza d'ospedale."Prego, si sieda" disse a Genn indicandogli il lettino."Forse prima dovrebbe controllare lei." Disse Guardandomi."Okay allora.Si sieda." Mi sedetti sul lettino."A vederla dall'esterno direi che non ha nulla!" Disse accompagnando tutto con un sorriso."Ho dei lividi sulla pancia" "Faccia vedere" disse facendomi segno di sdraiarmi.Mi sdraiai e lasciai fare a lui.Iniziò ad alzarmi la maglietta con delicatezza.Appena scoprì i due lividi si fermò e iniziò ad osservarli. "Adesso le fanno male?" "Si" era la verità, facevano male e anche tanto.Ero riuscita a fingere fino a lì ma quello era un dottore e mi doveva aiutare, non potevo mentirgli.Iniziò ad avvicinare le sue mani ai miei lividi.Voleva toccare per vedere qualcosa, ma già sapevo che avrebbe fatto male e anche se non sembra sono un che non sopporta proprio il dolore."No, non si avvicini!" Lo avvertii."Devo controllare che non ci sia nulla di rotto" Lo lasciai fare.Iniziò a premere su il livido sotto le costole.Chiusi gli occhi per il dolore.Ad un certo punto sentii una mano stringere la mia.Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti il volto di Genn che mi sorrideva con un labbro spaccato e un occhio nero.Eravamo proprio messi bene fra tutti e due."Qui fortunatamente non ci sono danni gravi, basterà mettere una pomata e piano piano passerà.Adesso controllo l'altro" disse inziando a toccare il livido blu che si trovava sul fianco."Ahi!!" Urlai mordendomi poi il labbro."Non so come abbia fatto ad andare in giro fino ad adesso ma le comunico che ha una costola incrinata" "Cosa?!" Urlammo tutti e tre in contemporanea.Non posso permettermi di avere una costola incrinata.Devo fare un sacco di cose.Oggi non sono nemmeno andata a scuola...ah che diavolo!"Ma devo stare qui o posso tornare a casa?" "Oggi la terremmo sotto osservazione poi domani mattina potrà uscire ma dovrà tornare fra qualche giorno per fare una visita." "Va bene" in fondo era solo un giorno. Genn continuava a tenermi la mano e questo andava bene a tutti e due.Il dottore prese una pomata e la spalmò su un livido.Poi mi rimise giù la maglietta e mi aiutò ad alzarmi."Adesso tocca a questo giovanotto!" Disse facendo segno a Genn di sedersi "Hai fatto a botte vero?" Chiese il dottore mentre analizzava l'occhio di Genn."Si" disse quasi vantandosene."L'occhio non ha danni permanenti, basterà del semplice ghiaccio, così come il labbro.Bene, abbiamo finito!Lei voleva un'aspirina?" Chiese ad Alex che si era seduto su una sedia e si teneva la testa con le mani."Si grazie" mugulò.Il dottore gliela diede."Adesso lei signorina venga con me, le troviamo una stanza.Ha bisogno di aiuto?" Mi chiese "La aiuto io" Si offrì Genn.Io non avevo bisogno di aiuto...Mi faceva sentire un' impotente questa cosa.Mi appoggiai a Genn che mi mise una mano dietro la schiena fino a stringermi il fianco sano.Intanto Alex ci seguiva bianco come una fantasma."Ehi amico, vatti a sedere, ti vengo a riprendere dopo" disse Genn rivolto al moro.Lui annuì e tornò verso la reception.Noi ci dirigemmo verso una stanzina d'ospedale con quattro lettini dove però neanche uno era occupato."Può sistemarsi qui, tornerò a vedere come sta fra un po', intanto si riposi" disse chiudendo la porta e lasciando da soli me e Genn.Il biondino tolse la presa dal mio fianco e subito mi sentii vuota.

'Ma che cavolo di effetto mi fa?!'
'Si chiama effetto d'amore'
'No.'
'Oh si, è solo che vuoi neagarlo anche a te stessa.Ma io so tutto!'
'Te non sai nulla!'
'Questo è quello che pensi tu'

Provai a sdraiarmi da sola sul lettino ma non ci riuscii...che disadattata che sono."Mi puoi aiutare?" Chiesi in un sussurro."Che c'è, hai ancora bisogno di avere contatto con me?Per quello basta chiedere, non c'è bisogno di inventare scuse" Disse con un sorriso.Le mie guance diventarono rosse e questo fece aumentare il suo sorriso."Lo sapevo" disse aiutandomi a sdraiarmi su quel dannato lettino.Sospirai appena mi sdraia, ero così stanca.Chiusi gli occhi e senza accorgermene mi addormentai.Mentre dormivo qualcosa mi svegliò ma rimasi immobile.Qualcuno mi stava baciando, era un bacio a stampo percui non riuscii a godermelo ma sentii un labbro spaccato e questo fece fare i salti di gioia alla piccola me che aspettava questo dalla prima volta che l'avevo visto.Rimasi impassibile e ripensai a quel bacio per tutto il tempo fin quando non mi riaddormentai.Lo so, sono una pigrona ma che volete farci, troppe emozioni tutte insieme fanno venire sonno.Non lo sapevate?Bene, ora lo sapete.

Eccoci ad un altro capitolo che spero vi piaccia.Dati che ho sonno vi saluto qui,quindi...BUONOTTE POPOLO DI WATTPAD!¡❤

||Runaway||《Urban Strangers》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora