Le prese la mano e lei sentì un leggero fastidio a quel contatto ma non disse nulla abbassò lo sguardo

-Non voglio che mi rispondi ora... mi basta sapere che ci penserai.

-Ci penserò.

-Bene! ora ti lascio un po' con i tuoi genitori... nel tardo pomeriggio ho un paio di video conferenze per lavoro... e le devo ancora preparare. Ci vediamo domani mattina ok?

-Ok grazie ancora.

Gli disse sollevando la macchina fotografica. Lui sorrise ed uscì dai genitori che attendevano di entrare attenendosi alla regola di non più di una persona per volta.

-Tesoro! come stai? Anthony è proprio un caro ragazzo.

Disse guardando la macchina fotografica.

-Bene mamma! Non capisco perché mi stiano ancora tenendo qui. Sì è stato molto gentile.

-Tutto qui? Ci è stato sempre molto vicino, viene a trovarci, ci ha dato una mano a vedere la casa per trasferirci vicino agli zii...

-Mi dispiace mamma. Sono andata via senza farmi più sentire... mi fa piacere che Anthony vi abbia aiutato in qualche modo quando io non avrei potuto.

-Non darti pena, io e papà sapevamo che avevi bisogno dei tuoi spazi... dopo tutto quello che hai passato.

-Mamma non bevo più.

-Lo sappiamo... ed è una cosa meravigliosa. Ma c'è qualcosa che ti rende irrequieta.

-Non lo so... c'è qualcosa che non riesco a ricordare ma è come se mi mancasse un pezzo di me. Non so spiegarlo... Anthony continua a dire che non devo pensarci che se non lo ricordo non è importante ma per me non è così. Questo vuoto è troppo grande.

-Amore.

-Come?

-Amore... quel vuoto si chiama Amore.

-Non so ma non credo, non ricordo solo poche settimane come può essere causato dall'amore? non ci si innamora in qualche settimana.

Sua madre la guardò sorridendo, le prese la mano ed iniziò ad annuire

-Tesoro se ne sei sicura tu... sarà qualcos'altro.

Kyra prese la macchina che era appoggiata sulle sue gambe e iniziò a scattare qualche fotografia a sua madre che iniziò a ridere e a cercare di nascondersi dietro ad una mano

-Ora si che riconosco... la vecchia Kyra!

Rise anche Kyra, ricordava bene il tormento che dava a tutta la famiglia con i suoi scatti. Mise a fuoco il paesaggio che si vedeva fuori dalla sua finestra, poi abbassò la macchina sulla mensola sotto la finestra e vide una pianta con i fiori appena sbocciati ed affianco il bouquet di rose.

-Chi mi ha portato quella pianta?

-Non so, era già qui quando siamo arrivati noi.

-Chi l'avrà portata?

-Se vuoi chiedo alle infermiere.

-No, non importa.

-Tesoro ora devo andare, tuo padre è fuori che aspetta e dobbiamo andare, tra poco portano la cena e non vogliono i parenti tra i piedi. Ci vediamo domani mattina... ah... prima che mi dimentichi, volevo comprarti un pigiama ma ricordo la tua allergia ai pigiami tradizionali così ti ho comprato questa tuta, della biancheria, e dei prodotti da bagno, non sapevo se c'era qualcosa. Spero vada bene.

-Grazie mamma è perfetta! non sopporto questa camicia dell'ospedale. Grazie davvero! Salutami papà... vi voglio bene.

-Anche noi te ne vogliamo!

Dreaming CaliforniaOnde histórias criam vida. Descubra agora