capitolo 17

2.7K 167 42
                                    

Mi faccio una doccia veloce e poi mi asciugo i capelli e li arriccio leggermente

Mi infilo il vestito e le scarpe glitterate che avevo abbinato

Corro in bagno e decido che dato il mio largo ritardo (alla mia festa di compleanno) sarò costretta di truccarmi poco

Mi metto un po' di bb cream, e dell'ombretto sul rosso e il marrone, sfumati.

Decido di utilizzare le ciglia finte che mi ha regalato un paio di giorni fa Alison

Non sono eccessive, sono molto naturali e mi stanno bene

Mi spruzzo il profumo e mi infilo il pellicciotto grigio che avevo fregato a mia madre, dato che fuori nevica

Forse avrei dovuto mettere delle calze, ma con la fretta che ho devo solo spicciarmi

Mamma ha costretto Matthew a farmi da autista fino alla festa e poi partecipare, anche se lui aveva altri piani, e so quali

Così ho dovuto invitare a grande richiesta di lui, anche la sua Ashley, che mia mamma sembra apprezzare e conoscere molto bene

Solo io non la ricordo per niente?

Scendo le scale e lui come sempre è sul cellulare

Alza lo sguardo e rimane fermo a fissarmi

Cerco di distogliere lo sguardo ma stasera è davvero irresistibile

Non appena sono al suo fianco, mi guarda intensamente negli occhi e poi si concentra sulle mie labbra

"Andiamo?"
Dico sforzando un sorriso

Lui si gira, prende le chiavi e esce fuori

Entro in macchina e non parliamo durante il viaggio

Una volta arrivati scendo e noto che mia madre ha già dato inizio alla festa senza di me, solo io ho una madre così amorevole

"Ti stavamo aspettando, è il tuo compleanno scema"
Dice Samuel guardandomi scendere

"Auguriii"
Alison mi lancia le braccia al collo e mi stringe forte

Abbraccio anche il mio amico e mi guardo intorno

"Ce l'ho fatta, da quanto è iniziata?"

"Un quarto d'ora"
Sorride e poi prende Alison a braccetto

"Accompagnami e fammi conoscere qualcuna, tu conosci sempre tutti"
Dice facendole labbruccio

Lei rotea gli occhi e se ne vanno

Fantastico, sono sola

Vado in cerca di mia madre e appena la trovo la vorrei strozzare, ma lo fa prima lei

"Auguri diciottenne!"

"Mamma non respiro"
Mi allontano e Kevin, un mio amico, viene da me e mi trascina verso il piccolo palco scenico della sala

"Signore e signori, la festeggiata!"
Dice al microfono

Tutti si voltano e urlano 'auguri' in coro appraudendo

Presa dall'imbarazzo più totale vado verso il mio gruppo di amici che è radunato vicino al tavolo delle bibite (specificatamente gli alcolici)

Iniziamo a parlare di un po' di tutto

Ad un certo punto mi si avvicina una biondina che riconosco subito per il suo abbigliamento poco consono

"Sei proprio una troia"
Mi urla contro

Vorrei dirle che in teoria non conosce la definizione della parola che mi ha appena detto, e che se la conoscesse saprebbe che lei stessa ne è la prova esistente

Brother ||Matthew EspinosaOnde histórias criam vida. Descubra agora