capitolo 2

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Mi sveglio con un gran mal di testa

Non ricordo neanche di essere entrata in casa ieri sera, ma appena apro gli occhi riconosco subito la mia camera

Guardo il cellulare, e noto di essere anche in perfetto orario per la scuola, sono le 6 di mattina

"Menomale, non avrò combinato casini ieri"
Sussurro tra me e me

"Non esattamente"
Riconosco subito la voce di mio fratello

Mi giro ed è appoggiato alla porta

"Ieri sera ti sei ubriacata, o hai preso qualcosa, e stavi per essere stuprata"
Mi guarda con aria incazzata

Spalanco gli occhi

"Assolutamente no! Ieri sera ho preso solo una coca cola, e poi mi è venuto sonno"

"Allora lo vedi che non ti si può dare fiducia? che ne sai cosa c'era nel bicchiere di coca cola?"
Dice scocciato

"Avevo sete!"

"Dovevi guardare bene se il barista metteva qualcosa nella bevanda"

Lo guardo nei suoi occhi marrone chiaro e noto tanta rabbia

"Scusa, hai ragione"
Dico abbassando lo sguardo

Un po' perché ha ragione davvero e un po' perché voglio finire qua la discussione

"è ovvio che ho ragione, e copriti che sei mezza nuda"
Dice indicando la mia pancia

Guardo in basso e noto che ho la maglietta alzata dietro, e lo scollo mi è arrivato fino alla pancia, mettendo bene in mostra il mio reggiseno nero

L'imbarazzo mi arriva fino alle punte dei piedi mentre cerco di ricompormi

Mi alzo di fretta la maglietta e quando guardo di nuovo verso la porta lui è già uscito sbattendola

Mi alzo per chiuderla a chiave e vado verso il mio bagno

Mi spoglio e lancio i vestiti della sera prima nella cesta degli indumenti sporchi

Entro nella doccia e lascio che l'acqua scivoli sul mio corpo per un bel po' di tempo, amo fare la doccia

Dopo circa mezz'ora sono pronta con lo zaino in spalle, prendo qualche spicciolo dal portafoglio di mia madre cercando di non fare troppo rumore

Aspetto Matthew sulla soglia, che scende dopo due minuti

Entriamo nella sua macchina e ci dirigiamo verso scuola

Non parliamo durante il viaggio

Bhe in realtà, non parliamo neanche quando siamo a casa, o a scuola, noi discutiamo e basta

C'è solo una sorta di odio tra di noi, anche se non sono stata la prima a incominciare

Pezzi di vecchi ricordi si fanno nitidi nella mia mente

"ti voglio tanto bene fratellone"

dico abbracciandolo e lasciandogli un bacio sulla guancia

"si dai staccati"

Mi spinge via con forza facendomi cadere a terra

ancora una volta mi aveva trattata male,non capivo cosa gli avevo fatto

faceva sempre così, ogni volta che cercavo di dimostrargli il mio affetto mi offendeva senza neanche guardarmi in faccia

ma avevo solo 13 anni, come poteva trattarmi così?

Brother ||Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora