Non ne posso più di disperarmi ogni giorno per qualcosa di trascurabile. Così non è stare.
Le opzioni sono due: o mi prosciugo i dotti lacrimali con un'aspirapolvere, oppure volto pagina. Ma volto proprio pagina nel senso letterale nel termine: se una pagina non riesco a studiarla, passo alla successiva. Su quella maledetta poi ci ritorno, perché non è finita tra noi due...
Non esageriamo, di solito non piango mentre studio a casa: io verso lacrime amare per i commenti sgradevoli e per le cose che sento di non aver fatto bene.
Devo iniziare a fregarmene di più. Dai, è facile, lo dicono tutti: meno importanza ai giudizi degli altri, non devo dimostrare niente a nessuno, vado a scuola per imparare, i commenti mi scivolano addosso, se mi sento sola è una paranoia...
Ragazzi, sapete dov'è il mio aspirapolvere?
DU LIEST GERADE
Cercando Marte - Storie di questi giorni
Aktuelle LiteraturBreve raccolta di ricordi e riflessioni accumulate in circa sei mesi, da Giugno fino a Dicembre, sia in prosa che in poesia, tra insegnamenti quotidiani, dichiarazioni d'amore ed esami di coscienza.