La ballata dello studente disperato

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Per lo studente son tempi duri

volteggia in cucina ripetendo lezioni

decantando poemi

tessendo illusioni

Rincorre l'amore se c'è tempo

si chiede a stento se conosce se stesso

e tutto scompare se non ci penso

Poi c'è il disprezzo

la noia di turno

per cui lo studente incosciente spende

risate e lacrime senza neanche le virgole

Scricchiola il sonno, con la fame e anche il freddo

col panico della prima ora

ma è solo il dubbio che manchi qualcosa

Infagotta i suoi averi alla minima rogna

mette in tasca i suoi sogni e parte per la campagna

ma la casa è vicina e allora ritorna

Dello studente dolceamara è la ballata

lo sarà sempre

Lo sanno i compagni più fidati

gli amanti appassionati per i corridoi

che a volte sanno anche esser disgustosi

ma è sempre meglio che diventare violenti

Lo sanno i custodi, i professori

gli intrusi negli spogliatoi

Lo studente disperato

è disposto a farsi calpestare

perché è lì per imparare

allora accetta tutto quanto

per viver meglio questo e altro

va bene persino vivere peggio

Le vittorie arriveranno

e se però ci tradiranno

appoggerò lo zaino con rispetto e brinderò lo stesso

perché lo zero in condotta l'ho vinto di diritto.




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