Capitolo 30

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"Hai un'amica speciale, tienitela stretta." Aveva detto Hermione a Beatrice prima che uscissimo dal bagno.

Avevamo cercato di convincerla ad uscire, ma lei aveva preferito rimanere per il resto del pomeriggio lì.

Le lezioni pomeridiane sarebbero iniziate nell'arco di poco e noi avevamo perso il pranzo.

"Mi dispiace di non averti fatto mangiare..." Sussurrò Beatrice
"Tranquilla non importa. Più spazio per i dolci di sta sera!" Le feci l'occhiolino prima che entrasse nell'aula di trasfigurazione.

"Eleonora!- Fred dall'altro lato del corridoio mi stava venendo in contro col fiatone.- ti ho trovata."
"È successo qualcosa?" Chiesi preoccupata
"No no! Ti ho portato qualcosa da mangiare...-e dicendo questo tirò fuori due muffin da un tovagliolo- non ti ho più vista tornare e ho pensato che avessi fame."
"Oh, che gentile Fred.- lo abbracciai- sto morendo di fame!" Divorai in fretta i due dolcetti

"Signorina Caramell ha intenzione di entrare?" La voce della professoressa McGranitt alle mie spalle mi fece saltare dalla paura
"Certo...certo." mi affrettai a rispondere, e una volta che fu entrata mimai un grazie a Fred, il quale se ne andò ridendo per il salto che avevo fatto.

Le lezioni pomeridiane erano finite.

Beatrice era tornata di ottimo umore.

Avevo una fame così grande che avrei potuto mangiare l'intera tavolata dei dolci della sala grande.
Per fortuna l'orario della cena era arrivato.

Dopo aver finito i compiti tutte insieme in biblioteca e aver recuperato il mio gattone nero, ci incamminammo verso la sala grande.

"Eleonora?"
"Dimmi Parvati."
"Hai visto per caso Hermione?"
"Si. Credo sia ancora in bagno. Le ho parlato, ma non vuole essere disturbata."
"Okay...grazie." Rispose insieme alla sua amica Lavanda
Ron ascoltò imbarazzato la nostra breve conversazione.

Hermione non era ancora tornata.
Mi dispiaceva così tanto; ma voleva rimanere sola, e io avrei rispettato il suo volere.

Raggiungemmo la sala grande e la sorpresa fu tanta: le decorazioni erano a dir poco meravigliose.
Gigantesche zucche illuminate volteggiavano in aria, mentre alcune più piccole decoravano i tavoli insieme a ragnetti e serpentelli.
Migliaia di pipistrelli volavano sopra le teste degli studenti.

"Miseriaccia!" Fu il commento di Ron

Insieme alle ragazze e al mio gatto, mi accomodai a tavola nel nostro solito posto.
Seere scese dalla mia spalla per poi sedersi sul tavolo, tra il mio bicchiere e quelli di Beatrice e Margaret.

Come era successo la sera dello smistamento, del cibo non si vedeva nemmeno l'ombra.

Così rivolsi la mia attenzione al mio gatto, che stava guardando un punto fisso agitando ogni tanto la coda.
"Cosa guardi Seere?" Chiesi al gatto, che dopo aver sentito il suo nome si girò giusto un attimo, per poi rivolgere nuovamente il suo sguardo verso il punto precedente

Seguii la direzione verso cui i suoi occhi erano tanto attratti e capii: la sua attenzione era rivolta a Malfoy.

Lo stava scrutando con attenzione, come aveva fatto con me la prima volta che mi aveva vista.
Ogni tanto agitava la coda, ma non aveva fatto altro fino al momento in cui sentii un leggero ringhio provenire dalla sua gola.

Malfoy lo stava guardando attentamente, ma poi rivolse il suo sguardo verso di me.
Mi scrutò per degli attimi che sembravano infiniti.
Quei suoi occhi azzurri emanavano così tanta freddezza che mi vennero i brividi; continuai a mantenere lo sguardo dritto nel suo cercando di non far trasparire la mia delusione: la prima volta che lo avevo visto a quella cena a casa mia, avevo avuto una brutta impressione su di lui; poi però avevo pensato che potesse essere in qualche modo una persona diversa da suo padre e che non era bello avere dei pregiudizi senza conoscere i fatti.

Ora però, ora che lo conoscevo meglio, era ancora peggio di quello che avevo pensato in principio.

I miei pensieri furono interrotti dall'apparizione del cibo sulla tavolata.
Non indugiai nemmeno un attimo e cominciai a mangiare.

"Avete fame eh?" Rise Margaret
"Da lupi." Rispose Beatrice tra un boccone di pollo e l'altro di patate al forno.

Mentre stavo dando un pezzetto di pollo a Seere, il professor Raptor fece irruzione di corsa nella sala.

Non un solo studente non lo stava guardando mentre correva col fiatone verso il tavolo dei professori.
"Un troll...nei sotterranei...pensavo di doverglielo dire." Disse prima di svenire

Fu il caos.

Le quattro ragazze davanti a me si misero a gridare come pazze.
In un attimo tutti gli studenti erano in piedi.
Rivolsi per un attimo lo sguardo a Malfoy che aveva un espressione terrorizzata sul volto.
Se non ci fosse stato un troll all'interno del castello avrei riso volentieri per la sua innata fifa, ma non era il caso.

Il professor Silente fece esplodere diversi petardi dalla sua bacchetta per poter ristabilire un attimo di ordine.

"Prefetti- gridò- riportate i ragazzi negli alloggi delle rispettive Case, immediatamente!"

Percy subito iniziò a dirigere il traffico dei Grifondoro, ma le ragazze a me di fronte non riuscivano a calmarsi.
"Ragazze...- le richiamai- ragazze..." non mi davano retta

"Oh mio Dio moriremo tutte!" Continuava ad urlare Beatrice
"Vi ho voluto bene!" Lucinda continuava a ripetere

"RAGAZZE!" tuonai sbattendo una mano sul tavolo

I loro occhi si spostarono subito su di me zittendosi.

Una volta ricevuta la loro attenzione continuai

"Non ho per nulla voglia di vedervi schiattate per colpa di uno stupido troll di montagna. Quindi ascoltatemi con attenzione: calmatevi.
Se seguirete le mie istruzioni andrà tutto bene, intese?- annuirono ansiose- ora: voi due- indicai Lucinda e Margaret- prendetevi per mano e non lasciatevi mai."

Le due si presero subito per mano.

"Noi faremo lo stesso- dissi offrendo le mie mani a Felicity e Beatrice- non perdetevi mai di vista okay? Seere salta su." Il gatto come se avesse capito saltò subito sulla mia spalla

Ci prendemmo per mano continuando a camminare e a guardarci intorno per assicurarci che ci fossimo tutte.

Percy guidava il gruppo armato di bacchetta; era nel suo momento: finalmente poteva dimostrare le sue abilità di Prefetto.

"Hermione!" Gridai mentre ci dirigevamo verso la torre Grifondoro.
"Non ci pensare nemmeno!" urlò Margaret per sovrastare la confusione
"Ma lei non sa del troll!"
"Continua a camminare." Mi trascinarono via

La festa di halloween era continuata nella sala comune

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La festa di halloween era continuata nella sala comune.

Per l'agitazione avevo continuato a mangiare muffin glassati seduta su una poltrona fissando la porta di ingresso.

"Hermione!-Saltai in piedi quando la vidi entrare tutta bagnata -stai bene?"
"Si. Grazie a Harry e Ron." Mi sorrise

Merlino che giornata.

Buon pomeriggio ragazzi!
Come state?
Sono di nuovo qui per ringraziarvi:
Abbiamo raggiunto le 3000 visualizzazioni.
3000. Avete capito bene.

Davvero non so come ringraziarvi ❤️
Un ringraziamento speciale anche alle dolcissime ragazze che commentano e mettono sempre le stelline ai capitoli.
Davvero non potete capire quanto mi faccia piacere ❤️

Grazie a tutti. 😘

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora