Capitolo 26

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Era l'ora di cena.

Harry era tornato, dopo l'incontro con la McGranitt, sorprendentemente con il sorriso.
Stava parlando a bassa voce con Ron e i gemelli.

Devo ammettere di essere sempre stata una persona curiosa: così quando i gemelli si allontanarono uscendo dalla sala grande, la mia attenzione fu attirata da Malfoy.

Con grande finta indifferenza ascoltai la conversazione che iniziò con Harry e Ron.

"L'ultimo pasto Potter? Stai per prendere il treno e tornare dai Babbani?"

E con mia grandissima soddisfazione Harry gli rispose per le rime

"Vedo che sei molto più coraggioso, ora che sei tornato coi piedi per terra e al fianco dei tuoi teneri amici."

La voce di Lucinda che mi chiedeva cosa stessi facendo mi fece perdere una piccola parte di conversazione.

"Shh!" La ammonii tornando ad ascoltare
"Stai ascoltando una conversazione?" Mi chiese
Lo sguardo omicida che rivolsi alla ragazza a me di fronte fece arrivare chiara la mia risposta alla sua domanda.

"...un duello tra maghi. Soltanto bacchette. Niente contatto fisico."

Malfoy l'impavido? Da quando?

"Io sono il suo secondo. Il tuo chi è?" Rispose subito Ron

Malfoy scelse in fretta Tiger.
"Ti va bene a mezzanotte? Ci troviamo nella sala dei trofei che non è mai chiusa a chiave."

Una volta che il terzetto si fu allontanato mi avvicinai ai due ragazzi.

"Ragazzi...-si girarono verso di me- non fidatevi di Malfoy. Non verrà mai a quell'appuntamento. Sono sicura che sotto ci sia un piano contro di voi.
Malfoy di base è uno stupido codardo, non accetterebbe mai una sfida."

"Sembra che tu lo conosca bene." Chiese Ron
"NO!- dissi di getto forse ad un tono troppo elevato- No.- ridissi con maggiore calma- conosco il tipo di persona.- mi affrettai a chiarire."

I due si guardarono per un attimo.
"Non credo si tirerebbe indietro da un duello... Miseriaccia è pur sempre una promessa!" Ron parlò

"Va bene. Mi saprete dire il risultato domani allora. -feci per allontanarmi, ma poi continuai- Ah e se dovessi per caso farlo fuori... non sarebbe una grande perdita. " Sorrisi ad Harry il quale ricambiò divertito

"Andiamo ragazze?" Chiesi alle mie quattro compagne
"Okay." Si alzarono tutte in piedi

Mentre passavo vicino a Ron e a Harry, notai Hermione parlargli a proposito di far perdere punti ai Grifondoro.
"E veramente non sono fatti tuoi." Le rispose Harry

Hermione era una ragazza a cui piaceva stare in biblioteca a leggere libri su libri di magia.
La ammiravo, perché io non sarei mai riuscita a trovare né la forza né la voglia di passare i miei pomeriggi lì dentro.
I miei voti erano alti comunque, quindi andava bene così.

Stava sempre da sola alla fine, perché nessuno la sopportava dato che o rimproverava tutti quando facevano perdere punti alla Casa, o cercava sempre di dimostrare di sapere tutto.
Io invece vedevo Hermione sotto un'altra luce: secondo me era una ragazza alquanto insicura, che trovava le certezze nei suoi libri. Ero certa che non le piacesse rimanere sola.

In quel preciso istante mi decisi a voler fare amicizia con lei.

"Stai pensando a qualcosa di importante, te lo si legge negli occhi." Ancora una volta Felicity aveva capito tutto solo guardandomi

Sorrisi pensando a quanto fosse speciale nella sua semplicità.
"Stavo pensando al fatto di voler fare amicizia con Hermione."

"È una tipa strana..." commentò Margaret continuando a camminare per i corridoi che portavano al dormitorio
"E chi non lo è? Siamo speciali per questo, ognuno è diverso dall'altro. Pensate che noia se fossimo tutti uguali!
Perché dovremmo escluderla solo per il fatto che le piace sapere le cose?
Non possiamo definirci migliori della gente come Malfoy se alla fine le nostre azioni dimostrano il contrario."

I loro sguardi erano puntati su di me.
"Hai ragione...faremo amicizia con lei." Promise Margaret

Un'altra giornata ad Hogwarts si era conclusa.

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora