Capitolo 19

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Tutti noi Grifondoro del primo anno seguimmo Percy per recarci nel dormitorio.

Uscimmo dalla sala grande e salimmo al piano di sopra passando per la scala di marmo. Passammo per porte nascoste dietro pannelli scorrevoli e per porte nascoste dietro ad arazzi appesi alle pareti, salimmo altre scale e camminiamo ancora a lungo.

"Quanto ci metteremo ancora?" Sbuffava di continuo Lucinda

Beatrice invece era emozionatissima nel vedere tutte quelle cose che mai aveva visto in vita sua, come i quadri.

"Ma qui i personaggi dei quadri si muovono! Vanno a spasso vi rendete conto?"

Ero troppo stanca per risponderle, cosi semplicemente le sorridevo

Dun tratto ci fermammo: Percy stava parlando con un Poltergeist che ci sbarrava la strada.

"Peeves vuoi che vada dal barone sanguinario?" Lo stava minacciando il prefetto

Fu allora che si diresse volando su di noi. Tutti ci chinammo per schivarlo, ma lui andandosene fece cadere dei bastoni sulla testa del povero Neville.

"Eccoci arrivati." Esclamò Percy
"La parola d'ordine?" Chiese una donna molto grassa dipinta nel quadro

"Caput Draconis."

Meglio ricordarsela.

Il ritratto si staccò dal muro scoprendo un'apertura. Tutti passammo attraverso ritrovandoci nella sala comune di Grifondoro.

Era una stanza accogliente piena di poltrone e nel centro c'era un grande camino. I colori delle pareti e delle tende erano il rosso e l'oro.

Percy dopo indicò alle ragazze una porta che conduceva al nostro dormitorio, e un'altra ai ragazzi.

Ci dividemmo così salutandoci e augurandoci la buona notte.

Il resto delle ragazze ed io salimmo una scala a chiocciola ritrovandoci in un corridoio con molte porte.
Ci trovavamo in una delle torri del castello.
Fuori da ogni porta c'erano scritti i nomi delle persone che avrebbero dormito nelle stanza.
Iniziammo così a cercare la stanza in cui avremo dormito trovandola quasi subito: era infatti la quarta porta a destra.
Avremmo dormito tutte e cinque insieme. Eravamo al settimo cielo.
Così tutte emozionate aprimmo la porta.
Lo stupore fu molto: davanti a noi c'erano cinque letti a baldacchino con i tendaggi rossi e oro. Le pareti erano anch'esse rosse rifinite dai bordi dorati. Inoltre davanti alle quattro finestre presenti, c'erano delle piccole nicchie dove erano stati posizionati dei cuscini rossi.

"È carinissima!" Esclamò felice Felicity

"Io voglio il letto al centro!" urlai fiondandomi sul letto

Iniziò così la battaglia per marcare il territorio: i letti.

"Cos'è tutto questo baccano?!" Urlò Hermione entrando come un Troll nella camera.

Le ragazze solo allora abbassarono le loro armi contundenti, i cuscini, per poi andare a sedersi nei loro letti.

Appena uscita Hermione, scoppiamo a ridere tutte insieme.

I nostri bauli erano già stati portati nelle stanze insieme i nostri animali: Felicity infatti ci mostrò il suo rospo, mentre le altre scoprivano le gabbie delle loro civette.

Mi alzai allora per aprire la gabbietta al mio povero Seere, il quale miagolava in segno di disappunto.
Lo presi in braccio e lo portai nel mio letto adagiandolo sulle coperte.
Tutto soddisfatto per la comodità finalmente raggiunta, si mise subito a dormire.

Come ultima azione quella sera tirammo fuori i nostri pigiami dai bauli, e dopo averli indossati ci scaraventammo nel letto.
Chiudemmo a metà le tende del letto e spegnemmo le luci.

"Buona notte ragazze." Sussurrai
"A domani." Risposero insieme

Caddi subito in un sonno profondo sognando i miei genitori e la mia famiglia.

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora