Capitolo 25

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Giovedì mattina ci recammo tutti insieme per la colazione nella Sala Grande.

Hermione già di buon ora aveva iniziato a raccontare tutte le informazioni che aveva carpito dal libro Il Quidditch attraverso i secoli.
Si vedeva che era nervosa.

Neville, Felicity e Lucinda la ascoltavano attentamente per cercare suggerimenti che avrebbero potuto aiutarli nell'impresa che ai loro occhi sembrava impossibile: volare.

Arrivarono gli stormi di pennuti che portavano la posta, i quali interruppero il lungo discorso di una non poco scocciata Hermione.

Quella volta fu il gufo reale di mia mamma a portarmi qualcosa: una scatola di dolci italiani.

"Sembrano buonissimi." Ron li fissava con la bava che sarebbe sicuramente fuoriuscita dalla sua bocca nell'arco di poco.
"Ne vuoi uno?" Chiesi divertita
"Posso?" Mi chiese con gli occhi fuori dalle orbite
"Certo, prendine anche due se vuoi." Gli sorrisi

Il mio sguardo cadde per un attimo sul tavolo dei Serpeverde.
Notai un Malfoy con uno sguardo furioso guardarmi mentre addentava uno dei dolci che gli avevano spedito i suoi.

Distolsi subito lo sguardo.
Quello aveva problemi seri.

Neville nel frattempo aveva aperto il pacchetto che gli aveva mandato sua nonna.
"È una ricordella! Nonna sa che dimentico sempre le cose... Questa ti dice se c'è qualcosa che hai dimenticato di fare. Guardate: uno la tiene stretta così e diventa rossa...oh!- tutta la sua eccitazione si spense quando la palla di vetro diventò rossa- ... vuol dire che hai dimenticato qualcosa..."

Ed ecco spuntare Malfoy, con Tiger e Goyle, che prese dalle mani di Neville la pallina

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Ed ecco spuntare Malfoy, con Tiger e Goyle, che prese dalle mani di Neville la pallina.

Harry e Ron balzarono in piedi.

"Non è tua Malfoy." Dissi

La professoressa McGranitt arrivò in un lampo, come se avesse fiutato nell'aria i guai:
"Che succede qui?"
"Professoressa, Malfoy mi ha preso la ricordella." Neville parlò

"Stavo solo guardando." Rispose in fretta Malfoy per poi sparire.

La funzione dell'esistenza di Malfoy? Era ancora ignota.

Erano le tre e mezza in punto quando ci incamminammo tutti insieme verso il giardino della scuola, dove avremmo dovuto imparare a volare.

Le serpi erano già arrivate quando raggiungemmo il punto prestabilito.
Madama Bumb arrivò subito.
I suoi occhi gialli erano inquietanti.

"Be', Che cosa state aspettando? Ciascuno prenda posto accanto a una scopa. Di corsa, muoversi!"

Velocemente ci posizionammo vicino ad una delle venti scope appoggiate sull'erba.

Proprio di fronte avevo Malfoy.
Sbuffai sonoramente.
La fortuna era sempre con me. Proprio.

Quelle scope erano un vero disastro: vecchie e malandate.

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora