Capitolo 13

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Alle 10.45 eravamo all'entrata della stazione di King's Cross.

Prendemmo un carrello per caricare il baule e la gabbietta, e ci incamminammo verso il binario 9 e 10.

"Mamma, sul biglietto c'è scritto chiaramente binario 9 e 3/4, ma qui non c'è nessun binario 9 e 3/4." Dissi una volta arrivati all'insegna dei binari 9 e 10

"Infatti non esisterebbe, per i babbani." Mi fece l'occhiolino mia madre indicandomi un ragazzo che col carrello prendeva la rincorsa dirigendosi verso il muro.

Guardai la scena stralunata.
Sarebbe andato a sbattere rovinosamente su quel muro.
Con una espressione di disgusto sul mio volto già immaginavo un ginocchio rotto che usciva dalla pelle. Bleah.

Ero pronta all'impatto quando il ragazzo sparì nel muro.

Non potevo crederci.

"Tesoro noi dobbiamo salutarci qui, purtroppo." La voce triste di mio padre interruppe i miei pensieri sanguinolenti.

"Sono orgoglioso di te bambina mia. Ti voglio bene.- mi baciò la fronte- ci vediamo a Natale, proprio qui."

"Ci vediamo a Natale papà, ti voglio tanto bene." Dissi stritolandolo in un abbraccio

"Allora tesoro vieni qui.- disse mia madre facendomi segno di raggiungerla- tieni stretto il carrello. Prendi una bella rincorsa se sei agitata, non andrai a sbattere te lo assicuro. Verrò subito dopo di te."

Strinsi forte le mani sul carrello.
Chiusi gli occhi come per concentrarmi, o meglio per scacciare la paura, e cominciai a correre.
Il muro era a pochi centimetri dal carrello quando d'un tratto sparì facendomi ritrovare su un altro binario.

Lessi sull'insegna Hogwarts Express.
Davanti a me c'era un enorme treno a vapore di un color scarlatto.
Mamma arrivò subito dopo.
"Quante persone! Hai visto?"

C'erano maghi e streghe ovunque. Sul binario, sul treno; persone che correvano di qua e di là, che salutavano i propri figli, che mandavano baci.

Mamma mi aiutò a portare dentro il baule. L'abilità di facchino del papà sarebbe stata molto utile in quel momento.
Trovai una cabina libera e lasciai lì il baule e la gabbietta di Seere.

Scesi di corsa dal treno, dovevo salutare la mamma.

"Tesoro sta attenta, okay? Sii sempre prudente, e non fare sciocchezze. Sono così fiera di te, bambina mia.- una lacrima scese sul suo volto, ma l'asciugò subito- ti voglio tanto bene."

"Mamma ho paura di non esserne all'altezza...ho paura di non piacere a nessuno, di non essere forte, di non essere come il ferro, di deludervi" spostai lo sguardo dai suoi occhi azzurri

Mia madre sì inginocchiò davanti a me.

"Tu sei una ragazza forte. Più crescerai più te ne renderai conto. Sei la mia gioia più grande, e tu sei il mio ferro, Eleonora."

Mi abbracciò accarezzandomi con una mano i capelli.
Appoggiai il viso nell'incavo del suo collo, assaporando il suo dolce profumo floreale. 

"Ti voglio tanto bene, mamma." Le sorrisi

"Piacerai a tutti..." Mi sussurrò dopo qualche istante

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora