Capitolo uno.

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- Arrivederci signori Wilkinson, ci vediamo Sam! Grazie mille ancora! - dissi quando scesi dalla macchina dei Wilkison. Ero appena tornato dal tour e mi sarei trattenuto ad Omaha poco più di tre giorni e poi mi aspettavano solo due mesi anche più di vacanze. Salii i gradini prima di entrare in camera e notai che stava entrando anche la mia vicina di casa, mi era sempre venuta a dietro in un modo o nell'altro, mi ricordo soprattutto la volta che ha fatto finta di cadere su di me ad una festa a casa di Sammy, la salutai e lei sorrise dopodichè entrai in casa. Appena entrai mia mamma venne subito ad abbracciarmi, non ci vedevamo da un po' è vero, forse perché non amavo ritornare qua. Subito dopo di me entró mio fratello minore, Stewart, evidentemente non si aspettava che sarei tornato, mi abbracció e scappó subito in camera, lasciai perdere, non riuscivo a tenere una conversazione più lunga di due minuti con qualsiasi membro della mia famiglia quindi era normale. - Allora, Nay, com'è andata? - chiese mia mamma sedendosi sul divano, poi facendomi cenno di sedermi, - Bene, insomma mi sono divertito in tour - dissi scrollando le spalle, - Ci sei mancato - disse poi, sapeva che non ero capace di dirle altro quindi procedè alla fase del "ci sei mancato" tanto per dire qualcosa. - Anche voi - dissi, anche se non era del tutto vero. Restai a guardare la tele per un po', finchè entró mio padre e disse le stesse cose di mia madre, come al solito. "qualcuno mi ha detto che sei tornato tra noi" mi scrisse Oliver, un vecchio compagno di squadra, sorrisi leggendolo mi mancavano i miei compagni di squadra, "beh qualcuno mi ha detto anche che dovremmo fare un'ennesima cena di squadra, sono tornato per quello" scrissi scherzando, "non vedo l'ora, ci si vede in giro SKATE" sorrisi di nuovo, mi dava fastidio se i miei amici mi chiamavano Skate perché io ero sempre rimasto lo stesso anche se avevo un "nome d'arte", io ero Nate per gli amici, Skate lo ero solo per le fan, per gli album, per chi non mi conosceva. Salii in camera a farmi una doccia e appena fu pronta la cena mangiai insieme alla mia famiglia ed ovviamente parlammo delle stesse cose anche se Stew volle sapere cose in più delle feste, del tour e degli altri. Non avevo problema a parlarne con lui, anzi, sapevo che prima o poi avrebbe provato tutto anche lui, stava prendendo la mia stessa strada, si era messo a fare musica come me e non potevo essere più fiero di lui.
Dopo cena salii in camera, la cosa che mi era mancata più di tutte, mi stesi sulle coperte blu del letto e restai a guardare il soffitto. Presi un attimo per riflettere che stava succedendo tutto davvero, mi guardai intorno e notai che non era cambiato nulla, stessi poster, stessa playstation, stessa disposizione dei libri e stessi cd. Mi alzai dal letto per andare ad accedere la playstation e prendere i joystick ma il mio occhio cadde sulla strada, la luce chiara che c'era fuori, nonostante fossero quasi le nove faceva vedere due ragazze che si stavano abbracciando, guardai meglio e una di quelle era la più bella, la più lontana e la più dolce ragazza mai vista.
La sorella di Sam, Rose, era intoccabile, lui ci aveva sempre allontanato da lei, soprattutto aveva allontanato me e forse non si meritava di avere un fratello stronzo come lui. Dopo aver guardato Rose e la mia vicina di casa entrare nel parco davanti alle nostre case mi sedetti di nuovo sul letto e iniziai a giocare.

Ciaaaaaaaao!
Buon 2016! Okay, sono appena tornata a casa e vi faccio i migliori auguri di buon anno pubblicandovi anche la ff.
Premetto che non so quando aggiornerò perché preferirei prima andare avanti ad aggiornare l'altra in modo tale da finirla, manca ancora un po'.  :)

A Beautiful Mistake (n.m.)Where stories live. Discover now