Capitolo 26

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Stavo per addormentarmi con Emily quando la porta si aprì e vidi Aaron in tutta la sua bellezza con un semplice pantaloncino e il suo petto scolpito da fuori, così mi sedetti facendo attenzione a non svegliare la scricciola.

"Dobbiamo parlare" disse Aaron in sussurrò e io annuì e mi alzai per seguirlo di sotto, iniziai a preoccuparmi.

Ci sedemmo sul divano ma lui era distante, freddo e il solito stronzo

"Cosa devi dirmi?" dissi spezzando quel silenzio imbarazzante

"Non è facile da dire" disse freddo e senza mai guardarmi negli occhi

"Dimmi tutto non risparmiarti niente" dissi ormai irritata

"Senti allora, non possiamo provare più di un'amicizia perché siamo troppo diversi e io non provo niente per te, per me sei solo una botta è via" disse acidamente e quelle parola mi ferirono ma non volevo che mi vedesse stare male davanti ai suoi occhi, non gli avrei mai dato questa soddisfazione, MAI.

"E allora perché cazzo mi hai baciato e illusa?" dissi io ormai con tutta la rabbia in corpo

"Mi andava" disse solamente irritato

"AH ti andava? Mi hai baciato e illusa perché ti andava? Ma ti ascolti quando ti parli?" dissi io ormai fuori di me

"Si mi andava e ti ho baciato punto ora tu torna nel mondo dei sogni e io continuo la mia vita." Disse freddamente

"Ti odio" dissi io alzandomi in piedi e andando verso la mia stanza, quando salì trovai Nash davanti la mia porta e io mi fiondai nelle sue braccia piangendo.

"Sh..ci sono io" disse accarezzandomi e portandomi nella sua stanza.

"Basta non voglio più affezionarmi a nessuno" dissi ancora con le lacrime agli occhi, avevo aperto il mio cuore a Aaron con quel regalo ed ecco la mia fine.

"Andrà tutto bene" cantilenó.

Poco importava che quelle parole non significassero niente. Le pronunciò come fa la gente quando canta filastrocche senza senso ai bambini.

E tra le sue carezze e parole dolci mi addormentai abbracciata a lui.

-Sogno di Charlotte-

"Charlotte, noi andiamo a prenderti il regalo resta qui" avvisò mia mamma con un sorriso e dopo avermi abbracciata e dato un bacio sulla guancia si avviò alla porta

"Ti voglio bene mamma" dissi io

"Lucas vieni a mamma andiamo a prendere il regalo a nana" disse mia mamma rivolgendosi a mio fratello, eh si mi chiamavano nana perché essendo la più piccola ero la più bassa.

"Si mamma" disse mio fratello venendomi in contro e abbracciandomi

"Ti voglio bene nana" disse per poi darmi un bacio sulla guancia e uscire e li che rimasi da sola con il mio incubo, iniziai a tremare e sentii i suoi passi da dietro.

"Amore di papà vieni qui" disse severo

"Voglio andare a giocare" dissi io cercando di non piangere sapevo che se mi vedeva piangere lui si arrabbiava e mi picchiava.

Però una lacrima riuscì a sfuggire e un colpo andò diritto sulla mia guancia che divenne rossa e bruciava.

"Ti ho detto vieni qua" disse alzando il tono e mi fece paura cosi mi avvicinai e mi tremava tutto il corpo.

Mi fece sedere sulle sue gambe e iniziò a toccarmi per tutto il corpo.

"LASCIAMI" urlai piangendo

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora