Il nuovo Titan

La festa della mamma

~Harley~
Mentre Starfire stava lavando i capelli, io diedi un'occhiata al cellulare e poi un pugnetto sulla spalla a Mattia ancora mezzo addormentato.
-Buongiorno anche a te, per cos'era quello?
-Niente, lo sai che amo darti fastidio- gli diedi un bacio sulla guancia ed un piccolo morso -Allora, oggi è la festa della mamma.
-Ah già.
-Non mi fai gli auguri- gli sussurrai nell'orecchio.
-Che brividi, Harley non sei incinta, smettila.
-Ma hai detto che in un altro universo ho dei figli.
-Sì, in un universo due con Joker e in un altro una con Ivy, ma non è questo l'universo per fortuna.
-Allora, che fai oggi? Super pranzo con la tua super mamma.
-Ah no.
-Come no? Siete l'ideale perfetto di famiglia, hanno scritto un articolo su di voi settimana scorsa! Avete litigato?
-No, assolutamente.
-Ed allora perché non passi la festa con lei?
-Harley, io posso vederla sempre, ma farlo oggi sarebbe... un duro colpo per tutti gli orfani del nostro team.
-Non sono così tanti...
-Puoi contare i genitori vivi dei membri del team sulle dita di una mano.
-Capito... beh, è un pensiero carino da parte tua.
-I genitori "completi" ce li ha solo Blue Beetle... ah già, e te.
-Non riprendere l'argomento...
-Non lo riprenderei se sapessi che non ti importa, Harley. Nel cassetto hai le foto dei tuoi genitori e so che ogni tanto ti mandano bigliettini e tu fingi di buttarli per poi metterteli in tasca. Sono anni che non li vedi, potrebbe essere l'occasione giusta.
-Lo sai che i miei genitori non sono stati il top...
-Sono stato il primo a dire che non bisogna giudicare una criminale ma comprenderla e reintrodurla nella società, però è comprensibile che si siano scandalizzati quando ti sei unita a Joker.
-Anche prima... non sono venuti alla mia laurea.
-Non ti sto dicendo di frequentarli, ma di incontrarli una volta per chiarire i tuoi sentimenti. Quando sarai abbastanza convinta sul se odiarli o no, potrai decidere.
-E con i ragazzi?
-Se non ti vedono in casa è più facile che pensino che sei in missione piuttosto che con una famiglia che non ti hanno mai sentito nominare.
-Sono d'accordo con Mattia- tornò Stella -Guarda me e mia sorella, all'inizio avrei ucciso Mattia per aver forzato la cosa ma alla fine ha avuto ragione. Come dice lui, meglio rimanere delusa ma sapere di averci provato piuttosto che avere il rimorso tutta la vita quando sarà troppo tardi. Pensaci.
-Va bene...

Il clima a colazione era tranquillo e vivace, forse anche troppo, era come se ognuno provasse a dare il meglio di sè per distrarre gli altri.
Era assurdo pensare che tutti quei ragazzi fossero orfani di almeno un genitore o che alcuni non lo avessero mai avuto.
-E poi boom! Ho fasato dentro un muro creandomi una scorciatoia ed ho superato i ladri per poi saltare sull'auto e tirare il freno a mano- raccontava Kid Flash.
-Wally, è stato un piano inutilmente pericoloso- reclamava Kaldur.
-Ma Terra ha sistemato le cose creando della sabbia che ha impedito al veicolo di schiantarsi- aggiunse Mattia -È per questo che lavorate in gruppo, uno può fare casini se necessari, l'importante è che sia sicuro che i compagni possano rimediare senza farsi male. Ognuno fa la propria parte.
-Harley, sei stranamente silenziosa oggi- notò BeastBoy.
-Ah io...
-Gar, può capitare a tutti di svegliarsi con la luna storta- intervenne Miss Martian -Non trovi cha la tua sia una domanda insensibile?
-Allora ragazzi- Mattia si alzò in piedi -Voi non lo sapete ma oggi è una festa importante a Themyscira in cui si festeggia la dea Athena, dea dell'architettura, quindi... ho comprato una montagna di lego!
Mattia sorrideva dicendo quella che era palesemente una bugia per distrarli dalla vera festività, così io ne approfittai per uscire.

Parcheggiai la moto e sistemai i vestiti controllando di non essere disordinata.
Al posto sei soliti pantaloncini e top indossavo un lungo paio di jeans ed una giacca che mi aveva prestato Stella.