Titans Saga: Identità

12 4 1
                                    

~Starfire~
-Hal? Stai bene?- corsi verso di lui preoccupata -Come stai, tesoro?
Da quando mi ero unita ai titans mi ero informata sulle tecniche di primo soccorso e su ogni modo per aiutare qualcuno in difficoltà, volevo essere in grado di aiutare chiunque, eppure quella situazione mi era nuova.
-La cosa più simile che mi viene in mente è un attacco di panico o un meltdown... forse ci sono troppi stimoli, ti porto fuori.
Lo sollevai e volai velocemente fuori dal centro commerciale, raggiungendo un punto all'ombra del tetto.
Dopo qualche secondo Hal si calmò ed anche il mio cuore smise di battere troppo dall'ansia.
-Hal, cos'è successo?
-Il mio nome non è Hal...
-Ti è tornata la memoria?
-Solo una scena.
-Vuoi parlarmene?
-C'era un bambino in un museo, era solo e spaventato. Era scappato nell'edificio perché fuori pioveva e non aveva un posto in cui stare. Una volta entrato però era rimasto affascinato dalle grandi statue davanti ai suoi occhi. Una figura lo vide, ma non lo cacciò, decise di avvicinarsi a lui con gentilezza.
Una dolce voce femminile gli raccontò tutto della statua che stava guardando. Il bambino disse qualcosa e lei si spaventò per un attimo, ma poi si avvicinò.
Poi riesco a ricordare delle frasi, lei gli chiese "Posso conoscere il tuo nome, piccolo ******", il bambino rispose "nome? Nessuno mi chiama, perciò non ne ho uno." La donna guardò una statua e lesse il nome dell'uomo che l'aveva restaurata. "Il tuo nome adesso è Mattia, significa regalo da un Dio". Poi il ricordo si interrompe.
-Wow... beh abbiamo due grandi notizie, sappiamo il tuo vero nome e sappiamo che una donna si è effettivamente presa cura di te.
-Già... chissà se è stata una madre amorevole che mi ha cresciuto o se è stata solo una persona di passaggio... e se invece fosse stata lei a togliermi i ricordi ed in realtà fosse una criminale? Ho così tante domande...
-Ehi- gli strinsi le mani -Con calma, Mattia. Fino a ieri non conoscevi neanche il tuo nome, è un passo in avanti. Con il tuo nome Batman potrà sicuramente scoprire chi sei.
-Speriamo...
-Ti va di andare a casa ora?- sollevai le buste della spesa -Riesci a volare o devo portare anche te?
-Non ho bisogno che mi...- cadde a terra -Ok forse sì.
Mi caricai lui sulle spalle, presi le borse ed iniziai a volare verso casa, per fortuna io avevo la superforza e lui era abbastanza leggero.
-A casa ti riposi, va bene?
-Sì.
-Cosa vuoi fare una volta arrivati a casa?
-Giocare al nuovo gioco pokémon che abbiamo comprato.
-Come mai ti piacciono così tanto i pokémon?- cercai di distrarlo facendolo parlare.
Hal, anzi Mattia, si mise a parlare di pokémon per tutto il viaggio, ormai ero diventata un'esperta anche io.
Quando arrivammo a casa misi Mattia nel letto e raccontai agli altri ciò che era successo.
-Allora Robin, ci sono novità da Batman?- chiesi.
-Ha detto che per ora non c'è nulla che possiamo sapere, presto ci darà una missione.
-In che senso non POSSIAMO sapere? Lui sa qualcosa e non ce lo dice?
-Certo che lo sa... è Batman.
-Non può decidere lui cosa possiamo sapere persino sulla nostra vita privata- urlai -Quel ragazzo sta male, merita di sapere ciò che lo riguarda.
-Capisco che tu sia coinvolta sentimentalmente con il tuo nuovo ragazzo, ma Batman sa quello che fa, noi non conosciamo nulla su di lui, forse è pericoloso ed è bene che abbia perso la memoria.
-MA TI ASCOLTI QUANDO PARLI? Hai visto Mattia? Ti sembra pericoloso? Puoi giudicare con la tua testa per una volta invece di fare il cagnolino di Batman? Dick... una volta mi piacevi... quando eri il nostro leader e quando eri Nightwing... ma dopo la morte di Jason sei cambiato. Ora sei tornato a farti chiamare Robin, sei tornato un bambino che cerca le attenzioni e vuole compiacere il padre.
-Batman aveva ragione allora ed avrà ragione anche ora, se non vuole dirci ancora nulla su di lui ci sarà un motivo. Il caso è chiuso. Non ha niente a che fare con noi due, non lasciare che i tuoi sentimenti ti rendano irrazionale.
-I MIEI SENTIMENTI? Mi sembra che li abbia tirati in ballo tu ora. Vogliamo parlare per un attimo dei TUOI di sentimenti? Esattamente di quali? Quelli verso di me? Verso Barbara? Verso la cacciatrice? Zatanna? CI HAI PROVATO PERSINO CON HARLEY QUINN MENTRE STAVA CON IL JOKER? E qual è il bello? Sono poliamorosa, avresti potuto semplicemente parlarmene e chiedermi il permesso. Non vuoi parlare di questi sentimenti? Forse preferisci parlare dei sentimenti dei Titans, quando ti siamo stati vicini per mesi dopo il lutto e sei scappato di notte senza avvertirci per poi tornare anni dopo quando pensavamo fossi morto? Ti abbiamo organizzato un cazzo di funerale.

Robin lasciò la stanza, BB mi mise una mano sulla spalla per provare a consolarmi.
Robin ormai era cambiato e i sentimenti che provavo una volta per lui erano spariti da tempo.

~Raven~
Il ritorno di Star ed Hal, anzi ora si chiama Mattia, fu turbolento.
Mattia dormiva e Starfire ebbe una pesante discussione con Dick, non ne avevano di così pesanti da quando si erano lasciati.
-Ehi Star...- mi avvicinai a lei -Come... stai?
-Raven- mi abbracciò -Sono solo stressata. Per quanto io non provi più niente per Dick, mi dispiace vederlo così e mi fa rabbia il modo in cui si comporta.
-La morte di Jason Todd, il secondo Robin, è stata dura per lui e Batman, lo sai.
-Non è una scusa. La loro sconsideratezza potrebbe far soffrire o morire altre persone. Se sono eroi devono pensare al bene degli altri membri della squadra.
-Hai ragione, Star. Da quando c'è il nuovo arrivato hai ripreso a sorridere come facevi un tempo, sono contenta che lui sia qui.
-È dolce, forte, mi fa sentire apprezzata ed importante, non mi dà mai per scontata. Sinceramente ho un po' paura che quando gli torni la memoria tutto questo finisca.
-Star, trovare una persona che non capisca il tuo valore è praticamente impossibile, le possibilità sono infinitesimali... e tu ci sei riuscita due volte con tua sorella e con Dick, probabilmente sono più le possibilità di vincere la lotteria rispetto a quello che succeda una terza volta. Scusa, sono pessima a consolare gli altri.
-No, sei fantastica. Ora scusa ma vado a riposare.
-Certo.

Dopo qualche ora qualcuno bussò alla porta della mia camera.
-Entra pure, Star- dissi.
-No, sono Mattia.
-Ah... ben svegliato. Dai, entra. È la prima volta che sento di una principessa che porta in spalla il suo cavaliere, sei decisamente contro gli stereotipi di genere.
-Allora non è vero che non hai senso dell'umorismo- rise -Quando mi sono svegliato Star era crollata sul letto e penso che abbia pianto, il cuscino era bagnato. Mi sento in colpa per averla fatta preoccupare così tanto...
-Tranquillo, non è colpa tua- sorrisi al pensiero che si preoccupasse non sapendo che la colpa era di Dick -Beh, volevi dirmi solo questo? Non sono brava a consolare.
-No, ti ho preso questo- mi diede un pacchettino.
-Wow, un regalo, per quale occasione?
-Sempre per fare amicizia.
-Vuoi comprare la mia amicizia?
-No, cioè... DAI APRILO.
Dentro il pacchetto c'erano due piccoli orecchini con dei minuscoli libri come ciondoli.
-Sono effettivamente carini, mi piacciono, grazie.
Lui sorrise.
-Ti aspetti un abbraccio?
-Se dico di "sì" me lo dai?
-Sei uguale a Starfire... va bene, vieni qui.
Lo abbracciai e lui ricambiò con molta energia.
-Star mi ha detto che vi siete baciati. Se spezzi il cuore a Starfire ti strappo l'anima e la porto a mio padre Trigon. Lo sai vero?
-Beh non potevo conoscere la punizione precisa, ma sì, mi è stato insegnato che spezzare il cuore ad una ragazza è una cosa brutta. Penso di essere stato educato bene in questo campo anche se non lo ricordo.
-Tu stai bene ora? Ti sei ripreso? Percepisco che la tua mente è agitata.
-Sì... sono un po' confuso per tutto ciò che è successo.
-Va bene...- feci un sospiro -Siediti accanto a me e ti insegnerò a meditare, ti aiuterà a calmare la mente. Una volta che abbiamo finito però te ne torni da Starfire che sta dormendo da sola, va bene?
-Sì signora.
-Bravo soldatino, ora imita i miei movimenti...

Il nuovo TitanWhere stories live. Discover now