Il nuovo Titan

Il cavaliere della morte pt.2

~Dante~
-Sono desolata dei problemi causati dalla maledizione del mio allievo- disse Diana dopo un giro di presentazioni ed essere stata aggiornata di tutto -Accettiamo la missione e ti accompagneremo nell'Ade.
-Rimane una pessima idea, ma suppongo sia l'unica- borbottai -Per prima cosa dobbiamo trovare l'ingresso all'oltretomba.
-Los Angeles!- disse Mattia preciso.
-Ehm... no? Non siamo in Percy Jackson.
-Dante, conosci un'entrata?- mi chiese Diana -Sono secoli che non torno là sotto.
-È solo una supposizione, ma ho sentito parlare della Grotta Alepotrypa, è una grotta in Grecia in cui sono stati trovati resti di riti funebri.
-Bravo- mi spettinò i capelli -Andiamo sul mio jet.
La seguii assieme a Mattia.
-Devi sapere che Diana ha un jet...
-Lo so, invisibile.
Devo ammettere che non mi stava particolarmente simpatico, era arrivato da qualche ora e si atteggiava a padrone di casa, provò anche a rubarmi il posto accanto al pilota.
-Siederete entrambi dietro così vi farete compagnia.
-Va bene, Diana- sbuffammo entrambi.
Il viaggio non fu molto lungo e finalmente arrivammo alla grotta, grazie all'identità pubblica di Wonder Woman non dovemmo neanche pagare l'ingresso.
La grotta non era molto grande, ma era stupenda.

-Mi raccomando non toccate nulla- ci avvertì lei -Altrimenti bloccherete l'invecchiamento di stalattiti e stalagmiti.
-Ed adesso arriva la parte difficile, ho letto notizie su questo posto ed è probabilmente il più adatto, ma non ho idea della posizione esatta.
-Come ho trovato voi troverò anche quella- Mattia chiuse gli occhi -Ormai ho compreso la peculiarità di questo universo: tu hai fatto da ponte tra il mondo greco antico e quello moderno. Grazie a te le divinità sono più forti, quindi un ingresso all'inferno è esso stesso una variazione nell'universo, posso tracciarla.
Si concentrò per qualche secondo, poi indicò in una direzione.
-Di là.
-Ma c'è una parete, non possiamo sfondarla.
-Per cosa è famosa questa grotta?
-Riti funebri.
-Hai la tua risposta, uccidici ed io uccido te. La chiave è morire, ma tu sei immortale e non puoi uccidere noi due dato che siamo legati agli dei.
-È pericoloso...
-Ha senso, fallo- disse Diana sicura di sè -So che puoi farlo.
Accarezzai il viso di Diana che si accasciò a terra, poi toccai Mattia mentre mi pugnalava.

Quando riaprii gli occhi ci trovavamo tutti e tre su una spiaggia dalla sabbia nera, pareti rocciose impedivano di vedere sopra di noi e solo piccole fiaccole illuminavano il posto.
-Ce l'abbiamo fatta- ero genuinamente sorpreso.
-Non avevo dubbi- sorrise Diana.
-Sono un genio modestamente.
Un centinaio di scheletri con ancora qualche rimasuglio di carne addosso guardavano la riva di un fiume aspettando qualcosa.
-Ma non dovremmo essere tipo gli unici "credenti"?- chiese Mattia confuso.
-Loro sono qua da secoli almeno- spiegai -Sono anime che non possono permettersi il viaggio. Non hanno le drachme.
-Gli servono monete greche? Ne ho un po'
-NO FERMO!
Come Mattia tirò fuori dalle tasche un paio di monete Amazzoni, tutti i morti si girarono verso di noi inseguendoci attratti dalla loro unica speranza di attraversare il fiume.
-Ottimo lavoro, genio- lo presi in giro.
-Hai paura di un paio di zombie?- sputò una fiammata di fuoco infernale, ma il fuoco si estinse appena lasciò la sua bocca.
-Non puoi usare poteri infernali in un inferno diverso dal tuo, idiota.
-Dobbiamo combatterli- Diana tirò fuori la spada -Mi dispiace per le loro povere anime.
-Errore mio, rimedio io.
Il ragazzo provò a generare la sua spada d'ombre ma non ci riuscì.
-Uffaaaa non posso fare niente. Vabbè sono zombie, se li taglio si riattaccano. Diana, mi presteresti la tua spada?