UNA NUOVA OCCASIONE

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Il passo deciso dei tacchi delle mie decolleté di colore nero pece sta risuonando lungo un desolato ed un po' malconcio viale. Si sente solo quel suono, ed il suono del mio respiro affannoso per la fretta di arrivare e l'ansia del non so cosa trovarmi di fronte ed oltretutto, nella scomodità del mini aderente tubino bordeaux che ho voluto indossare proprio per l'occasione donandomi un'aria alquanto sexy. Devo essere provocante per piacere al capo, ma sicuramente non è molto comodo per una corsa di questo stile.

E' quasi mezzanotte, sto per raggiungere il Night, così incomincio una camminata molto sensuale ,un modo assurdo per farmi notare se mai qualcuno dovesse notarmi.
In lontananza, intravedo uno squallido casale di periferia pieno di luci colorate che impone tristemente su quel quartiere malfamato dove in alto, si fa notare al meglio una gigantesca scritta fucsia a caratteri gotici, illuminando il nome del locale " THE FIRE PHOENIX - NIGHT CLUB" .

Un grosso ragazzo afro-americano dai capelli rasta e dal fisico da body builder è stazionato davanti alla porta d'entrata. Ha un viso così serio quasi da far timore e con quel suo stesso viso da 'se provi ad avere problemi con me diventi una polpetta', controlla la situazione mantenendo saldamente le braccia incrociate al petto, quasi da far notare i suoi enormi muscoli colorati da tatuaggi in stile maori e nel mentre, mastica quasi arrogantemente una gomma.
Tutta questa disagiante atmosfera è semplicemente contornata da una musica provocante che proviene dall'interno del locale. Vorrei tornarmene indietro, correre immediatamente via, non mi sento più sicura di me stessa ma purtroppo, in quell'esatto momento in cui sto per fare marcia indietro, quel ragazzo mi vede...<<Ciao, dolcezza>>. Ecco... ci siamo, mi ha vista ed ora che cosa faccio? Gli racconto che ho sbagliato strada, che sono ubriaca e mi sono persa oppure dovrei dirgli la verità del perché sono li in quel postaccio lurido e pieno zeppo di tizi squallidi? Ricomincio con il mio solito mantra idiota che non porta mai a niente di buono "Calma Sarah, calma...", ma è proprio in quel momento che decido di fare la scelta giusta o sbagliata che sia, dopo che davanti ad i miei occhi, vorrei dire meglio, nella mia mente più inconscia, mi ritrovo quel viso sfacciato e maleducato di Noah che ride di me dopo la figuraccia con suo padre e sempre con quel suo viso da prendere a schiaffi mi dice "Stavolta te lo meriti Sarah, l'hai fatta grossa.". Mi sento di nuovo nella mia modalità ipnotica finché quel ragazzo tenta di richiamare la mia attenzione. << Hey, bellezza! Ti sei persa per caso?>>. Ed è allora che decido di darmi una scrollata, ed una calmata, decidendo di mandare al diavolo, con tutte le mie forze, quello stupido pensiero che aveva da poco invaso la mia testa, e prendo fiato, << Ciao...Scusami ero sovrappensiero... Mi chiamo Sarah, sto cercando Josh Lemaine, il proprietario.>>.
Quel ragazzo, apparentemente dal viso quasi simpatico mi sta osservando divertito ed io mi sento completamente in imbarazzo ed altamente stupida, perché solo Sarah riesce sempre a fare delle grandi figuracce, a causa del mio piccolo problema di auto-ipnotismo.
Il ragazzone intanto, porta due delle sue enormi dita sull'auricolare che tiene nell'orecchio sinistro. << Capo! Sono Karim! Muovi quel tuo fottuto culo che qua c'è una pollastra che ti cerca!>>.
Rimango sbigottita ma non voglio darglielo a vedere, se mi fossi mai permessa di parlare al mio capo in questo modo mi avrebbe già licenziata! Ah ah , ma certo... lui mi ha già licenziata!
Tento di fare uno dei miei sguardi più maliziosi mordendomi sensualmente il labbro inferiore. Karim, ecco il suo nome che ho saputo senza formali presentazioni, mi guarda in un modo così ambiguo quasi da volermi nuda solamente con gli occhi. Ed io rimango così, facendogliela credere, uno stupido gioco di sguardi e sorrisi. Devo pur iniziare a recitare questa commedia prima che diventi tragedia. Karim mi regge il gioco ed io a lui. Lui per non essere licenziato ed aver scoperto una nuova diva della lap dance ed io...Beh, io per farmi assumere, ovviamente; più sfrontata sei, meglio è e ho bisogno solo di soldi e svago in questo momento. Non voglio più pensare a cose che mi intralciano la felicità, mi sento così vuota che potrebbe anche passarmi un intero treno addosso che non sentirei nulla. Voglio vivere, purtroppo ora male, ma voglio vivere... Non lo so perché stia pensando e facendo così, forse per la delusione o forse per lui, Noah...Si, è tutto solamente per colpa sua. Ti odio Noah Stumphone! Mi hai rovinato la vita, mi ha derisa senza fermare quello che mi stava facendo tuo padre e hai lasciato che mi licenziasse. Un giorno ti ricorderai di me e ti pentirai di ciò che mi hai fatto. Fallirai anche tu, ne sono certa.

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