TUTTA LA VERITÀ

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Josh sta entrando in casa ed io lo sto aspettando stravaccata sul divano.
Per fortuna, non ha il privilegio di vedermi ancora nel bagno rannicchiata per terra.
Gli ho dovuto lasciare la copia delle mie chiavi, visto che ormai è una settimana e più che si ferma da me ed è più comodo per entrambi.
Nel frattempo, io sono riuscita a riprendermi un minimo, così non gli infondo strani sospetti già da subito. Devo starmene zitta, almeno fino a quando non rientreremo a casa. Non voglio rovinare la nostra serata. Certo, recitare non sarà facile, non sono un’attrice da Oscar, ma ci provo, per il mio bene e per il suo.

<<Ciao, piccola.>> mi saluta affettuosamente, lanciandomi un bacio a stampo, che ricambio volentieri. Sono felice che sia tornato da me. Mi stava iniziando a mancare un po’ troppo la sua presenza.
Josh ha il potere di farmi sentire sempre protetta. Mi sento al sicuro con lui e poi, mi fa sentire sempre la migliore in ogni cosa.
Non posso dargli una batosta simile… accidenti a me! Prendo a tormentarmi ancora in quei maledetti pensieri, rattristandomi immediatamente.
<<Ehi, tutto bene?>> mi domanda preoccupato.
Per un attimo, la sua voce mi arriva lontana e faccio fatica a riconnettermi con me stessa.
Poi, alzo gli occhi e lo guardo. Lui è sempre così premuroso con me.
<<Oh, si si… sono solo un po’ stanca.>> invento su due piedi. Devo incominciare a recitare bene la mia parte, come se fossi la protagonista di un film di Hollywood.
Josh si siede accanto a me, accarezzandomi le gambe e sento tutto il suo affetto in quel semplice gesto.
<<Sei un po’ pallida, in effetti… sicura che stai bene? Se non te la senti, possiamo rimandare la nostra cena ad uno dei prossimi giorni, quando ti sentirai meglio.>> mi dice con molto riguardo.
La sua preoccupazione mi sprona a sollevarmi con rapidità, come se fossi stata svegliata bruscamente.
<<Oh no, no! Io sto bene! Certo che me la sento, non aspettavo altro!>>
Josh resta per un po’ ad osservarmi attento, poi mi sorride. <<Va bene, piccola.>>
Si alza e mi dà un altro bacio. <<Allora io andrei a farmi una doccia al volo, intanto prepararti, ok?>> mi parla e mi guarda con una dolcezza così bella, che mi fa sentire ancora più in colpa.
Annuisco, mentre mi solleva il viso, accarezzandolo ancora un po’.
Mentre lo guardo andare verso il bagno e rinchiudersi dentro, inizio a pensare a quanta sofferenza gli causerò e che non ho mai fatto nulla di giusto per meritarmi un ragazzo come lui.

La serata è appena iniziata. Josh ha prenotato al The View, un bellissimo ristorante nella zona di Brooklyn.
Quel posto ha una vista panoramica davvero pazzesca! Rimango senza parole. Se voleva sorprendermi, c’è riuscito eccome.

Mano nella mano, ci dirigiamo verso il nostro tavolo, anzi, veniamo accompagnati da un cameriere molto gentile. Guardo Josh con una gioia tale che traspare ovunque.
<<È bellissimo questo posto.>> gli dico incantata.
Il cameriere gentile ci porta i menù ed intanto, ci versa del vino bianco.
<<Ti consiglio la tartare di gambero rosso, piccola. È afrodisiaca.>> mi dice Josh sorridente e con un tono che mi verrebbe voglia di saltargli addosso e baciarlo tutto quanto.
Dio, se questo ragazzo mi fa impazzire!
Brindiamo, facendo tintinnare delicatamente i calici, e continuo a guardarlo felice.
Nonostante la tragica notizia appena ricevuta, non rovinerò questa serata, per nulla al mondo.
<<Allora, sei felice?>> mi domanda.
Gli allungo la mano sul tavolo e lui, immediatamente, la prende nella sua.
<<Si, molto. È tutto così speciale. Grazie.>> gli rispondo con dolcezza.
<<Ti amo.>> mi sussurra, mentre accarezza delicatamente la mia mano. Beviamo un sorso di vino ed il gusto, pur essendo delizioso, mi disgusta. Quella terribile nausea, di nuovo.
No, non adesso, per favore!
Tento in tutti i modi di non pensarci per provare a calmarla. È tutto inutile.
<<Josh, vado un attimo al bagno. Scusami.>> gli dico frettolosamente.
Mi guarda per un attimo un po’ confuso, ma io devo correre subito via di li, non ho tempo di dargli ulteriori spiegazioni o sentire una sua risposta.
Mi volto, chiedo velocemente ad un cameriere la direzione giusta e riprendo a correre, ancora più veloce di prima. Devo muovermi, devo muovermi! Se sapevo che la serata sarebbe andata così, avrei fatto meglio a starmene a casa, dando un po’ di dispiacere a Josh.
Mi dispiace così tanto, aveva preparato tutto alla perfezione.

INSIDE OF MEWhere stories live. Discover now