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La metro era troppo affollata e rumorosa, iniziavo ad avere un leggero mal di testa e così mi appoggiai al petto di Jacob mettendogli le braccia attorno alla vita, il dolore infatti si affievolì, cercavo di concentrarmi più sul suo battito che del vociare fastidioso del vagone, la mano di Cobi mi si posò sull'altro orecchio coperto dai capelli e con il pollice mi accarezzava leggermente, i miei occhi erano puntati fuori; era un tratto di metro all'esterno, mi ricordavo solo di un'altra linea in Italia che aveva quella particolarità, la metro verde dell'ATM di Milano il tratto per andare verso Assago, peccato che quel ricordo non era un ricordo felice. Mi strinsi a Cobi, ma, mi resi poi conto che era già ora di scendere, mi stavo trovando così bene tra le sue braccia in un posto affollato ma allo stesso tempo ero isolata. Mentre scendevo dalla metro sconsolata attaccata al braccio di Jacob, smisi di pensare ai ricordi legati a casa, non volevo passare la mia prima uscita ufficiale con la depressione addosso, passai la mia mano lungo il braccio di Cobi e lo presi per mano, iniziando a guardarmi in giro per vedere qualche negozio di vestiti, «Dove vuoi andare?» disse guardando dritto avanti a se, feci lo stesso per qualche secondo poi mi girai verso di lui, «Sai che non lo so» risi, guardandolo, si girò verso di me levandosi la mascherina e mi lasciò un bacio sulla fronte, rimanendo per qualche secondo in quella posizione. «Inizia a fare un po' di caldo, magari potrei recuperare qualche maglietta o vestito...» dissi, pensai poi all'ambiente dell'ufficio e della mia nuova mansione, «...forse un completo da ufficio...» ci ripensai ancora, «...come si vestono i Manager di un'agenzia K-pop?» mi girai verso di lui con un espressione pensierosa e confusa, mi levò la mascherina per vedere bene la mia espressione, «Iniziamo con un bel vestito...» mi sussurrò, guardandomi con u filo di malizia, prendendomi per il braccio e tirandomi verso le vie di Ganganm della moda, non sapevo tutti i distretti e le zone delle varie attività quindi mi lasciai guidare volentieri da Jacob. Passammo davanti a una vetrina che mi fece bloccare all'istante, c'era esposto un vestito nero in stile rock-punk, non avevo mai visto un negozio così bello, mi ricordavo di quando andavo al Crabby Kids il mio negozio EMO -Punk - Gothic - Metal preferito, sorrisi alla vista dell'abito, che in se era una gonna con bretelle e una camicia a quadri rossa e nera, «E' questo il genere che ti piace?» domandò così avvicinandosi a me, girai la testa verso di lui con uno scatto, «Si, adoro lo stile Rock, Punk, Metal e Gothic!» i miei occhi si erano illuminati, lo pregavano di entrare in quel negozio, con un paio di passi ci avvicinammo meglio alla vetrina, guardai i prezzi e ne fui sollevata erano abbordabili per il mio portafoglio, sorrisi e tirai Cobi per un braccio, entrando all'interno del negozio.

Il negozio si divideva davvero molto bene, c'era una zona con solo vestiti gothic, accanto il punk e un reparto solo per harness, cinture e choker, la commessa si avvicino e con un leggero inchino si presento per aiutarmi a cercare ciò che avevo bisogno, «Come posso esserti utile?» chiese gentilmente diretta a me, accanto a me Jacob mi bisbigliò all'orecchio una cosa che mi fece imbarazzare un poco e senza rendermene conto avevo già aperto bocca, «Avete qualcosa da matchare per coppie?» il mio viso era leggermente rosso, ma davvero avevo fatto quella richiesta? La ragazza stava cercando qualcosa, e ci chiese di seguirla, c'era un'intera parte di articoli per coppie, rimasi davvero stupita, «Questo posto è meraviglioso...» ero quasi senza parole, la donna ci mostrò alcuni outfit da abbinare ma non avevo ancora avuto approvazione da Cobi, «Me lo hai proposto tu...» indicai alcuni degli abbinamenti che effettivamente non convincevano anche me, la commessa alzò lo sguardo su Jacob, «Ma tu...» lo squadro da testa a piedi poi riprese, «...sei Jacob dei VAV?!» esclamò, io ero già pronta a scappare e o alternativa a sotterrarmi, mi prese per mano annuendo, «Si sono io» mi teneva saldamente mente diceva quella frase, «Allora, vediamo...» ci sorpassò e recuperò degli outfit matchati che mi fecero quasi perdere il respiro, non mi controllai dalla voglia di provarlo, così da precipitarmi nel camerino per cambiarmi.

Adoravo quello che stavamo facendo, era un completo total black con catena ai pantaloni, cintura ed harness, anfibi ai piedi e il primo outfit mi conquistò, guardai Cobi, era del tutto meraviglioso, e lui si era perso a vedere come stava a me l'in...

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Adoravo quello che stavamo facendo, era un completo total black con catena ai pantaloni, cintura ed harness, anfibi ai piedi e il primo outfit mi conquistò, guardai Cobi, era del tutto meraviglioso, e lui si era perso a vedere come stava a me l'insieme, poi ci guardammo entrambi allo specchio, «Possiamo provare il prossimo?» chiesi alla commessa che annuii, «State davvero bene così...» rimasi davvero scioccata alle sue parole ma continuai e tornai nel camerino.

Ci misi un'eternità a finire di infilarmi le scarpe, le adoravo da impazzire e avevo preso anche qualche centimetro in più con quei meravigliosi tacchi, alla fine io non avevo niente di speciale addosso a parte una delle giacche di pelle più belle...

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Ci misi un'eternità a finire di infilarmi le scarpe, le adoravo da impazzire e avevo preso anche qualche centimetro in più con quei meravigliosi tacchi, alla fine io non avevo niente di speciale addosso a parte una delle giacche di pelle più belle che io avevo mai visto e indossato, Cobi invece stava davvero bene, il mix tachwear ed elegante gli stava da Dio. «Wooow» mi sfuggi di bocca tornando in camerino per il terzo outfit matchato. «Sono figo con tutto...» disse, lo sentii a stenti ma lo avevo sentito, facendomi ridere intanto che toglievo le scarpe.

La felpa come vestito non l'avevo mai provata, e quelle calze a rete erano davvero belle, sarei voluta rimanere vestita così, dovevo dire che tra i tre quello era quello con cui mi sentivo più a mio agio, «Scusa, potrei tenerlo su e pagare dopo?» ...

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La felpa come vestito non l'avevo mai provata, e quelle calze a rete erano davvero belle, sarei voluta rimanere vestita così, dovevo dire che tra i tre quello era quello con cui mi sentivo più a mio agio, «Scusa, potrei tenerlo su e pagare dopo?» chiedi alla commessa, senza esitare mi accenno un sorriso e un movimento con la testa i segno di consenso, mi sentivo davvero comoda. «Così però divento geloso se ti dovessero guardare altri...» disse Cobi, io mi avvicinai a lui, «Meglio così...» sorrisi aggrappandomi alle sue spalle, trovai uno zaino in stile gotico e lo presi per mettere i miei vestiti dentro e non andare in giro con troppe borse e rendermi un po' libera, guardai ancora intorno per vedere di acquistare ancora qualcosa ma non trovai niente di che mi saltasse all'occhio, me ne andai alla cassa sorpresa di trovare Jacob con tutti i sacchetti in mano, avevamo fatto ben tre borse, «Hai già pagato?» domandai, vedendolo pronto e in direzione ingresso per uscire dal negozio, «Certo!» disse con ovvietà, indicando la porta per uscire, «Ma non dovevi...» lo inseguii recandoci fuori e ringraziando ancora la ragazza che ci aveva servito, cercai di convincerlo per ridargli almeno la metà dei soldi ma l'unica cosa che mi chiese era un bacio, eravamo vicino a una panchina così da appoggiare le nostre spese di shopping e ci sedemmo per un po', mi sposto delicatamente un a ciocca dietro all'orecchio e mi prese con una mano sotto il mento tirandomi su il viso verso il suo facendo scontrare le nostre labbra, presa alla sprovvista gli mordicchiai il labbro, sentivo il suo sorriso affiorare e si stacco per guardarmi in faccia, «Cosa vorresti fare?» si massaggio il labbro dove gli avevo lasciato il morso, «Ti voglio mangiare!» gli esclamai in faccia schioccandogli un altro bacio sulle labbra, mi stavo divertendo e non c'era neanche l'ombra di una sasaeng, stavo bene ed ero con chi volevo essere in quel momento, e la giornata non era ancora finita.

무제 - UntitledWhere stories live. Discover now