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Mi ero praticamente addormentata sulla spalla di Jacob, senza accorgermi usavo il suo braccio come peluche, il film stava quasi al termine e nessuno accennava a disturbarmi per prestare attenzione allo schermo, poco dopo sentii spostamenti accanto a me segno che ACE o Ziu si erano alzati dal loro posto, la televisione stava ancora mandando il film ma si vedeva che la stanchezza stava prendendo il sopravvento e si preparavano ad andare a dormire; ero ancora accoccolata sul divano, le mie braccia avvolte intorno a quello di Cobi, mi svegliai aprendo lentamente gli occhi, che puntai prima sullo schermo spento poi sulle mie braccia, notando il fascio di muscoli del braccio di Jacob, alzai lo sguardo assonnata pensando di trovarlo addormentato anche lui, invece mi fissò dritto negli occhi, «Scusa ti ho usato come cuscino...» bisbigliai lasciando la presa dal suo braccio, ma così lo lascia alzare dal suo posto tirandomi su e prendendomi in braccio a mo di sposa, «Non mi davi fastidio» mi disse mentre io mi aggrappavo attorno al suo collo con le braccia per evitare di cadere, l'appartamento era completamente al silenzio, segno che tutti i membri erano già a dormire, così Jacob mi portò nella mia stanza senza preoccuparsi del giudizio degli altri cinque. Mi appoggiò delicatamente sul mio letto, perfettamente al centro, con la schiena appoggiata al cuscino, «Mi puoi aspettare un attimo...?» lo guardai confusa e annuii, nel mentre che lui uscii dalla camera, io mi andai a cambiare, indossando il mio pigiama pulito, avrei dovuto pensare anche di fare il bucato o forse sarei rimasta senza vestititi utilizzabili, tornai sul mio letto e Jacob non accennava ancora a farsi vivo nella mia stanza, proprio mentre ero sul punto dell'addormentarmi, la porta si aprì ed entro Cobi, con in dosso un pigiama nero di seta lucida, mi ero messa sotto le coperte con l'idea che se ne fosse dimentica, «Pensavo ti fossi addormentato, rimanevo qui sveglia tutta la notte se no...» lo osservai mettendo il broncio, aveva chiuso la porta prima di sedersi accanto a me, «Non lo farei mai!» disse con un'espressione che mi fece sciogliere il cuore, ma per metà mi venne da ridere, soffocai la risata mentre lui si intrufolava sotto le coperte, lo fissai perplessa, «Cosa fai?!» bisbigliai un po' alterata, «Dormo, cosa dovrei fare?» si era accomodato per bene nel mio letto, «Perché nel mio letto?» stropicciai le coperte, avvicinandomi pericolosamente al suo viso, «Perché voglio stare vicino a te...» mi afferrò e mi tirò a se, finendo sul suo petto, oltre il morbido della seta sul mio viso, quel contato con il mio orecchio mi fece sentire anche il suo battito cardiaco, dire che andava in un modo regolare era falso, mi sistemai prendendo una posizione più comoda senza staccami da lui, «Cobi, sei agitato?» dissi sussurrando e passando una mano sul tessuto scuro del suo pigiama, a quel tocco lo sentii sussultare, «...no, cioè...» cercò di mettere insieme le parole ma si zittì, e io bloccai la mia mano sul suo busto, avrei pensato fosse una conferma alla mia domanda, poi sentii una leggera pressione sul mio capo, era la sua mano, mi stava accarezzando i capelli dolcemente, conciliava troppo il sonno, «Cobi...» dissi di nuovo con un tono di voce basso, «Uhm...» senti soltanto, alzai lo sguardo sul suo viso e lui fece lo stesso abbassandolo sul mio, e senza aggiungere una parola in più mi avvicinai alle sue labbra, ci avevano interrotto in quello che stavo per fare dopo la cena di quella sera quindi volevo prendermi quello che mi ero lasciata scappare, non avevo mai preso l'iniziativa per baciare qualcuno. Le mie labbra gli lasciarono un bacio leggero, dolce e che ne chiedeva ancora, ma non mi prolungai molto, non sapevo come l'avrebbe presa, al che mi sorprese la sua reazione, dopo il mio gesto; mi prese il viso tra le mani e se lo avvicino di nuovo facendomi sgranare gli occhi, la luce era davvero minima, e sentii solo la pressione delle sue labbra sulle mie, chiusi gli occhi lentamente avvolgendo le mie braccia intorno alla sua vita, le labbra mi si schiusero leggermente, presi un respiro e un attimo dopo mi ritrovai con la sua lingua che chiedeva il permesso all'andare oltre, d'impulso, senza esitazione, glie lo lasciai e quel bacio si trasformo in qualcosa di più desideroso e frenetico.

Il rumore delle auto fuori si faceva sempre più fastidioso, girai la testa, e non sentendomi troppo stretta anche il resto del corpo, nascondendo il viso nell'incavo del collo di Jacob e il cuscino, il fruscio delle lenzuola dietro di me mi spaventò, le braccia di Jacob mi sorpresero finendo in un calorosissimo abbraccio, si fece più vicino a me e cercai di non andare in escandescenza. Mi riaddormentai al qualche minuto dalle 8:10, ma mezz'ora dopo il contatto di qualcosa sulla fronte mi fece ridestare, Cobi mi stava dolcemente lasciando un bacio sulla fronte, stiracchiandomi leggermente alzai lo sguardo su di lui, la luce di quella mattina entrava a filo dalle tapparelle non completamente abbassate, arrivando al suo viso, uno sui suoi occhi, guardandoli incantata dal riflesso che emanavano, sorrisi inconsciamente e con il pollice della mia mano arrivai a passarlo sotto la sua palpebra, lasciando poi la mano sulla sua guancia; stavo per toglierla quando lui appoggiò la sua sulla mia, passarono cinque minuti in quella posizione, poi mi ritrovai sulla schiena, come ci ero arrivata non lo realizzai ma Cobi mi si buttò a peso morto sopra, «Ancora dieci minuti...» disse lui, con voce bassa, gli misi una mano tra i capelli e lo accarezzai, era troppo simile a un bambino in quel momento, levai la mano e lo presi tra le braccia stringendolo. Era una sensazione stupenda, non avrei mai immaginato di ritrovarmi in un momento così tenero con il ragazzo che mi piaceva. Ero talmente persa in quel momento idilliaco che non mi resi conto dei leggeri baci che mi stava dando sul collo, e quando lo realizzai il mio viso diventò bordeaux, scattai seduta nascondendo con le mani il mio rossore, la mia foga lo sposto al mio lato, lo sentii ridere, mi giri di scatto su di lui con un'espressione corrucciata, ma alla vista del suo sorriso, sbuffai e sorrisi pure io, non riuscivo proprio ad andare in collera con quel suo bel faccino, «Oggi mi accompagni a fare shopping?» lo guardai cercando di convincerlo, il suo pigiama era leggermente aperto e mi cadde l'occhio sui suoi addominali, aspettavo una risposta incantata su quel ben di Dio e cercando di trattenere la bava, cosa che credo non mi riuscì perché il suo pollice si fermo sull'angolo della mia bocca, «Certo!» si sbottono altri due bottoni, cercai di fermarlo ma non ci riuscì, ritrovandomi con le mie mani sui suoi addominali, mi scappò un: «PORCA PUTTANA!» in italiano, dalla bocca, al che me la tappai subito dopo, con la poca sanità mentale che avevo speravo che non mi avessero sentito, ma la porta si spalancò mostrando un St.Van allarmato e dietro a lui uno Ziu sconvolto, come ci ero finita in quella situazione?

무제 - UntitledWhere stories live. Discover now