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Il coltello andava a ritmo di musica sul tagliere, la pentola era pronta sul fornello con l'olio che mi serviva per iniziare a soffriggere la cipolla che avevo appena finito di tritare, così fine che ormai si era trasformata in una poltiglia, la buttai dento e iniziò a fare un dolce rumore, oltre che un profumo delizioso, presi il riso stando attenta alla dose, il che da dietro le mie spalle iniziai a sentire lamentele, «Non è poca quella quantità?» mi girai e, guardando Ziu, corrucciai di poco il viso, «Il riso del risotto si gonfia, aumentando il suo volume, se aggiunta una parte liquida.» dissi mostrando la pentola di brodo che stava accanto, presi il mestolo pulito e gli lo tirai su una spalla, dolorante si massaggiò il punto dove gli era arrivato, nel mentre il riso tostava e prendeva il suo color avorio lucido, lo sfumai delicatamente con del vino, lo stesso Valpolicella che avevamo aperto da bere, e iniziai a mescolare stando attenta che non si attaccasse al fondo, infine iniziai a versarci all'interno il brodo insieme ad un a bustina di zafferano. La cottura del risotto aveva bisogno di almeno un quarto d'ora, al che mi chiesero se servisse qualcosa, da tagliare o trattare in qualche modo particolare; presi il pezzo di grana in una mano e i funghi nell'altra, sorrisi, «Ora vi metto alla prova!» li guardai uno a uno, per primo indicai Heejun, non ci voleva nulla per tagliare i funghi, gli passai un tagliere e lo stesso coltello, appena lavato e asciugato, con cui avevo tagliato le cipolle, «Prova a non tagliarti...» gli dissi, recuperando, anzi, cercando qualcosa per grattugiare il grana, «Cerchi questa?» tirò fuori da un cassetto, St.Van,  lo strumento che avevi bisogno, la grattugia, annui e la presi dalle sue mani, ringraziandolo, poi riguardai i ragazzi, facendo attenzione anche a quello armato, e senza pensare alla reazione degli altri mi lascia andare, «Cob, mi aiuti tu?» si girarono verso di lui, che non si ricordavano di averlo mai visito con in mano un coltello, al massimo una sac à poche per decorare biscotti in qualche video per qualche evento, fissò gli altri poi guardò me annuendo, afferrò saldamente la forma del formaggi e con un movimento deciso iniziò a grattugiare il formaggio in modo eccellente, sia io che St.Van lo osservammo con stupore, io mi sarei iniziata a grattugiare le dita, pensai tonando a mescolare il risotto che aveva ormai perso la parte liquida, così da aggiungerne altra e in più i funghi che Ziu mi passò, dovevo dirlo che anche lui aveva fatto un ottimo lavoro. A quasi terminata cottura, presi il burro dal frigorifero, il formaggio, grattugiato con classe da Jacob, e altre bustine di zafferano, amavo il risotto carico di sapore; spensi il fuoco e aggiunsi gli ingredienti per la mantecatura. Il mio risotto era pronto, e stranamente anche la tavola era apparecchiata, mi ero persa via con la preparazione che qualcun altro aveva già fatto una cosa che avevo in mente di fare io, sorrisi impiattando il mio capolavoro, alla vista era meraviglioso, al gusto ancora non ci avevo ancora fatto caso; portai tutti i piatti e dopo aver servito tutti mi sedetti anche io, notando che erano tre da un lato e tre dall'altro e io a capotavola. «Beh...» li guardai tutti, «..buon appetito!» presi la forchetta e inizia a mangiare, i miei occhi si spalancarono ricordandomi dei sapori della mia infanzia, sperando fosse di gradimento anche per gli altri appoggiai la forchetta al bordo del mio piatto e alzai lo sguardo, Ayno, ACE, Lou e Ziu stavano mangiando con calma senza nessuna espressione particolare in volto, non capivo se c'era qualcosa che non andava o era semplicemente la fame a parlare, St.Van sorrideva a ogni forchettata, sembrava davvero entusiasta del mio piatto, Jacob rimase fermo a guardare il suo ancora pieno e con una semplice riga sulla superficie del risotto, rimasi ad osservare la sua espressione, ero confusa, in se il sapore era buono, alzò lo sguardo verso di me, forse perché sentito osservato, e mi sorrise, la mia preoccupazione scivolò via, dopo aver visto il suo viso compiaciuto, riprese a mangiare e io feci lo stesso; terminato mi sentii soddisfatta, avevo cucinato per i VAV, e avevano apprezzato, non ne avanzò neanche un po'. «Scusate...» sorseggiai dal mio calice prima di riprendere a parlare, «...volevo prendere anche qualcosa per dolce ma alla fine mi sono persa via...» guardai Jacob inclinando la testa, e cercando di non far capire a gli altri che il mio sguardo era puntato su di lui, «Non è importante...» disse Lou, stiracchiandosi e alzandosi, «...ci guardiamo un film?» indico la televisione, io mi alzai per sparecchiare e sistemare, gli altri seguirono a ruota Lou e si buttarono sul divano in soggiorno, tranne uno che mi ritrovai davanti con i calici in mano, «Jacob, faccio anche da sola..» accennai un sorriso, fissando la tavola dietro di lui, «Non è un problema per me...» mi superò e sistemò i bicchieri da lavare, quando la tavola si liberò da tutte le stoviglie mi misi a lavarle sempre con il suo aiuto, nel frattempo il resto dei cinque ragazzi avevano preso visione di una lista di film che si sarebbero potuti vedere al termine del mio lavoro di messa in ordine della cucina.

Trascinai per un braccio Jacob dietro la colonna che divideva la cucina dal corridoio al salotto, ero abbastanza esausta e mi appoggiai al suo petto per qualche secondo, «Grazie!» sussurrai alzando lo sguardo e puntando gli occhi nei suoi, stavo per mettermi sulle punte per raggiungere il suo viso quando dal soggiorno, una voce rocca ci chiamò, non potavano essere un po' meno impazienti? Sul mio viso si lesse dispiacere misto a rabbia e un po' di frustrazione, misi a terra i talloni e mi staccai dall'abbraccio, o almeno lo stato fisico che mi sembrava di aver preso, raggiungendo così il divano con dietro di me Cobi a distanza di sicurezza per non destare sospetti. Io, Jacob e ACE eravamo a gli stessi posti di quel pomeriggio, St.Van aveva solo preso la poltrona dall'altro lato, Ziu di fianco ad ACE, a fianco a Cobi si era messo Lou e sull'altra poltrona Ayno. Per il film lasciai libera scelta, tanto ero talmente stanca che appena partì la sigla dei titoli ti apertura la mia testa ciondolò da un lato appoggiandosi alla spalla di Jacob, cercavo di resistere ma lo trovavo davvero complicato, tirai su la testa e presi a guardare il film ma di nuovo mi appoggiai alla spalla di Cobi, ora erano gli occhi che cercavano di reggere lo schermo, ci riuscì e per un bel momento capii anche la trama, non avevo capito chi lo avesse scelto ma sicuramente aveva i miei stessi gusti in fatto di film; non più curante di ciò che mi stava circostante, presi il  braccio di Cobi intorno alle mie braccia e me lo strinsi al petto accoccolandomi sul divano cercando una posizione per continuare la visione del film.

무제 - UntitledWhere stories live. Discover now